KTM e Brabus ci riprovano: "avvistato" il prototipo della nuova 1400 R

Se la prima Brabus 1300 R si basava sulla 1290 Super Duke R EVO (in vendita a 21.450 euro all'epoca), la nuova 1400 R dovrebbe sfruttare la meccanica aggiornata della 1390. Parliamo di un bicilindrico a V LC8 da 1.350 cc capace di erogare 190 CV a 10.000 giri e 145 Nm di coppia a 8.000 giri, con un peso dichiarato di 200 kg in ordine di marcia.

La ricetta della precedente 1300 R aveva puntato tutto sull'esclusività estetica e sulla componetistica premium. La moto si distingueva per il ricorso massiccio alla fibra di carbonio, particolari in alluminio lavorati CNC (come le piastre di sterzo), cerchi forgiati a nove razze, scarico con doppio terminale sovrapposto e una sella riscaldabile rifinita con lo stesso schema di cuciture "Diamond Rising" tipico delle auto Brabus.

Rispetto alla Super Duke R standard, la Brabus 1300 R presentava alcune modifiche sostanziali nell'impostazione estetica: fanale anteriore singolo e rotondo (anziché lo sdoppiato KTM), cupolino ridisegnato, convogliatori laterali specifici e un trattamento cromatico che virava verso tonalità più dark ed eleganti. Dettagli che, uniti ai materiali premium, giustificavano un sovrapprezzo di quasi 18.000 euro rispetto alla base di partenza.

Il risultato era una hypernaked dal posizionamento ultra-premium, che giocava la carta dell'esclusività assoluta più che delle prestazioni pure. La meccanica rimaneva infatti sostanzialmente identica alla Super Duke R, con l'unica aggiunta delle sospensioni semi-attive WP Apex di seconda generazione.

Nel 2024 KTM e Brabus hanno chiuso la produzione della 1300 R con la Masterpiece Edition, una serie ancora più limitata di 50 esemplari disponibili nelle colorazioni Onyx Black e Diamond White con dettagli Frozen Gold. Questa versione finale ha introdotto ulteriori elementi in fibra di carbonio come protezioni per forcellone monobraccio, quadro strumenti e carene laterali, oltre al ritorno della mascherina portafaro rotonda originale.

Una mossa che ha confermato la strategia del brand: produrre numeri ridottissimi per mantenere alto il valore percepito e l'esclusività del prodotto.

La tradizione si rinnova

La collaborazione tra marchi automobilistici e case motociclistiche per creare edizioni speciali non è certo una novità. Nel corso degli anni abbiamo visto AMG con Ducati e MV Agusta, Ford con Harley-Davidson, Alpine sempre con MV Agusta, Lamborghini con Ducati. Brabus, però, aveva scelto un approccio diverso: non un semplice badge engineering, ma un progetto più organico con registrazione del marchio specifico e un'attenzione maniacale ai dettagli costruttivi.

Il fatto che ora si prepari una seconda generazione conferma che l'operazione ha avuto successo commerciale, nonostante (o forse proprio grazie a) numeri di produzione microscopici e prezzi da capogiro.

Prezzo stellare?

Resta da capire quale sarà il posizionamento della nuova 1400 R. Il prezzo della 1300 R era già stellare, ma considerando che la base di partenza - la nuova 1390 Super Duke R - ha un listino di partenza superiore alla vecchia 1290, è lecito attendersi un ulteriore aumento. Non stupirebbe vedere la nuova Brabus superare tranquillamente la soglia dei 45.000 euro.

Le foto spia mostrano prototipi con livree mimetiche, quindi è ancora presto per capire quale sarà l'impatto estetico definitivo. Quello che è certo è che Brabus e KTM punteranno ancora una volta sulla carta dell'esclusività assoluta, con numeri di produzione ridottissimi e un'attenzione maniacale ai materiali e alle finiture.

Per chi sogna di mettere in garage una hypernaked che nessun altro ha (o quasi), la 1400 R potrebbe rappresentare l'occasione giusta. A patto di avere il portafoglio adeguato e di essere abbastanza veloce nella prenotazione quando verrà aperto l'ordine online. Perché se la storia della 1300 R insegna qualcosa, è che questi gioielli vanno via in un batter d'occhio.