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Un recente studio comparativo ha analizzato le sanzioni in vigore nei principali paesi europei per infrazioni comuni. L’Italia, con una media di 143 euro per violazione, si piazza nella top 3 europea, subito dietro a Svizzera e Norvegia, notoriamente severe ma anche proporzionali al reddito del cittadino.
In confronto, in Germania si pagano in media 70 euro, in Francia circa 90 euro. Questo rende evidente come il regime sanzionatorio italiano sia tra i più onerosi, specialmente se confrontato con il livello medio dei salari.
Secondo i dati ufficiali relativi al 2024, Milano è in vetta con oltre 204 milioni di euro incassati da multe, Roma segue con circa 169 milioni di euro, Firenze si piazza terza, con 61,5 milioni di euro.
Altri centri importanti come Torino, Napoli e Bologna completano la classifica delle città che fanno registrare il maggior numero di sanzioni e incassi.
La sorpresa arriva analizzando il dato pro capite, ovvero quanto paga mediamente ogni abitante:
Siena 171,5 euro a testa, Firenze 170 euro, Milano 149,1 euro, Padova 111,3 euro, Verona 92,4 euro.
Ma a far discutere sono anche i piccoli comuni: a Carrodano (SP), ad esempio, con solo 465 abitanti, l’incasso annuo da sanzioni ha superato gli 800 mila euro, cioè quasi 1.700 euro per cittadino.
Perché si paga di più?
L’Italia è tra i Paesi europei con il maggior numero di autovelox: oltre 8.000 dispositivi attivi su tutto il territorio. Una presenza massiccia, spesso su strade provinciali o statali.
Nel 2024 sono entrati in vigore aggiornamenti del Codice della Strada che hanno inasprito le sanzioni, soprattutto per uso del cellulare alla guida, eccesso di velocità e sosta in aree riservate. Le multe oggi sono più alte, e la perdita di punti patente più frequente.