ISDE23 Argentina. San Juan D4. Garcia e Verona, ancora. L’Italia verso il podio

ISDE23 Argentina. San Juan D4. Garcia e Verona, ancora. L’Italia verso il podio
Piero Batini
  • di Piero Batini
Ancora una giornata di duello all’ultimo secondo, ancora una vittoria di Josep Garcia, KTM, nel “match” contro Andrea Verona, GasGas. L’Italia, seconda dietro agli USA, supera la Spagna e sale al 4° posto. Junior nella tormenta
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
10 novembre 2023

San Juan, Argentina, 11 Novembre. Giorno 4. Sceneggiatura principale perfettamente rispettata. Josep Garcia, KTM, vince un’altra giornata di gara e rafforza la propria candidatura a protagonista principale assoluto della 6 Giorni Internazionale di Enduro 2023. Non è proprio così. A voler essere precisi, sul set di San Juan gli attori protagonisti sono due, e costarring è Andrea Verona, GasGas. Se non ci fosse questo duello al sole argentino (accecante, asfissiante) l’evento… pardon, il film vivrebbe soprattutto sulla cavalcata dei Bonanza americani. È la Squadra degli USA, Taylor, Girroir e Oliveira nei primi 6, che si aggiudica la quarta giornata consecutiva (su 4, evidentemente) e procede compatta e micidiale sulla marcia verso la conquista del Trofeo. È chiaro che sulla trama grava pesantemente (6 minuti di ritardo per rimettere a posto la catena) lo strappo della pellicola per la sfortunata vicenda italiana del primo giorno, l’inconveniente patito da Bernardini, ma diremmo che è tempo di scordare l’acqua passata e guardare avanti. Che non è affatto male.

Del resto il copione della traccia principale del movie è rispettato con una certa precisione. Verona parte e vince la prima Speciale, augurandosi (e facendoci sperare) di continuare così, poi Garcia, che ha puntato la sveglia una speciale più tardi, va all’attacco, prende il sopravvento, vince le restanti cinque prove speciali e l’intera giornata di gara. Un’altra nel carniere di una prestazione straordinaria. Come del resto è quella di Verona, per inciso. Alle spalle della scena del duello, l’incredibile compattezza degli americani sempre in fila (quasi) indiana. È lo schema della squadra dal rendimento ideale per un’olimpiade dell’Enduro come la 6 giorni, schema reso in modo ancora più evidente dal risultato degli svedesi Norrbin, Semb e Ahlin ad occupare l’intero podio del Trofeo Junior.

A dirla tutta, e francamente, è lo sesso schema adottato da Cristian Rossi, oltre a Verona secondo Bernardini quarto assoluto, per un’Italia che conquista un altro secondo posto e, soprattutto, sorpassa la Spagna per salire al quarto posto. Tradotto in soldoni vuol dire che la nostra Squadra ha fatto ampiamente meglio rispetto a Francia, Spagna e Gran Bretagna. Il che è quel che si chiama rispetto dei valori in campo, a sua volta algoritmo non tradotto convenientemente nel risultato globale di Squadra per la disdetta di cui si è già ampiamente detto. Sotto il profilo del morale, la lucidità nel perseguire l’obiettivo di lottare comunque per il podio è decisamente l’argomento forte ed encomiabile.

Non dello stesso tenore è la giornata dei ragazzi del Trofeo Junior. È una situazione dall’incredibile fisionomia bifronte. Da una parte il crescendo di un Enrico Rinaldi che si erge a bandiera della Squadra e che si infila tra i grandi dell’Assoluta, dall’altra la perseverante sfortuna che accompagna la corsa di Manolo Morettini, nuovamente costretto a uno “zero” che chiude definitivamente anche sul morale del gruppo.

Siamo al quinto giorno di gara, la Sei Giorni si sposta sul terzo tracciato del “progetto” San Juan, oltre 230 chilometri e 3 inedite Prove Speciali: un cross test e due enduro test da ripetersi per due volte.

Risultati e Classifiche, qui

© Immagini FMI – KTM – GasGas - JET Racing – Sherco

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