Intermot 2025: tutto quello che abbiamo visto in fiera a Colonia [VIDEO]

Tra maxi enduro, adventure, naked travestite da sportive e qualche novità 2026 vi portiamo a scoprire Intermot 2025
11 dicembre 2025

Due padiglioni compatti accolgono i visitatori di Intermot 2025 in un'atmosfera decisamente rilassata. La storica manifestazione tedesca, che negli anni ha visto il debutto di modelli iconici come il Monster Ducati, quest'anno si presenta in una veste più anonima. Gli appassionati possono osservare le moto con estrema tranquillità, camminando tra gli stand senza la frenesia tipica delle grandi kermesse internazionali.

Una manifestazione che punta sulla qualità dell'esperienza più che sulla quantità: molte delle moto esposte sono già state presentate in altre sedi, ma vederle dal vivo permette di apprezzarne i dettagli costruttivi. Intermot si conferma un appuntamento per chi cerca un contatto diretto con le novità del settore, anche se quest'anno il termine "novità" va interpretato in senso più ampio, includendo aggiornamenti, special edition e varianti di modelli già conosciuti.

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Intermot 2025: la nuova crossover Zontes 703T e la Triumph Street Triple RX viste da vicino [VIDEO]

Lo stand BMW Motorrad apre con il terzetto di punta: la hyper naked M1000R, la supersportiva M1000RR e la M1000XR, crossover da oltre 200 cavalli con contenuti tecnici ai vertici della categoria. Tutte e tre hanno ricevuto aggiornamenti sostanziali per il 2025, mentre la XR si presenta in nuove colorazioni per il 2026, tra cui spicca un verde perlato quasi specchiato che cattura immediatamente l'attenzione.

Sul piedistallo campeggia la Concept RR, visione futuristica di quella che potrebbe essere la prossima S1000R. Non una novità assoluta, già vista al Concorso d'Eleganza, a EICMA e guidata dal patron Marcus Flasch al Festival di Goodwood, ma la sua presenza a Intermot sottolinea l'importanza che BMW attribuisce a questo progetto.

La vera protagonista dello stand tedesco è però la BMW F450 GS, che rappresenta un passo fondamentale per la casa bavarese nel segmento delle dual sport di media cilindrata. Si presenta come una GS in miniatura, con cerchio da 19 pollici all'anteriore e 17 al posteriore, estetica muscolosa e il caratteristico becco frontale che richiama immediatamente il DNA della famiglia GS.

Degna di nota anche la R1300RS, sportiva in salsa turistica costruita intorno al bicilindrico boxer da 1300cc che ha debuttato sulla nuova GS. Riprende dalla R1300R naked il sistema DSA, che rappresenta un'esclusiva mondiale: la regolazione dinamica non solo delle sospensioni, ma anche del coefficiente della molla anteriore, quindi del precarico, adattandosi in tempo reale alle condizioni di guida.

Honda: il turbo elettrico che fa spettacolo

La casa giapponese porta a Colonia uno dei modelli che ha fatto più discutere: la Honda V3 con turbo elettrico, già vista a EICMA 2025. Il cuore pulsante è un motore V3 sovraalimentato con due cilindri anteriori e uno posteriore, sovrastato da un turbo azionato elettronicamente posizionato nella parte superiore del propulsore.

La scelta del turbo elettrico elimina il classico turbo lag mantenendo costantemente la pressione, massimizzando così le prestazioni. L'interasse contenuto, l'angolo del cannotto di sterzo piuttosto chiuso e le Michelin Power GP2 già consumate da pista lasciano intuire la vocazione prestazionale estrema di questo prototipo che potrebbe aprire nuovi scenari tecnologici.

Poi la Honda CB1000GT, crossover a quattro cilindri che entra nel segmento con una dotazione completa. Il motore è il quattro cilindri in linea derivato dalla Fireblade 2017 che eroga 150 cavalli, condensato in un'anima decisamente sportiva. Parabrezza regolabile, mappe motore e sospensioni regolabili elettronicamente, set di valigie: tutto contribuisce a farne una vera crossover con il cuore racing.

Triumph: la Street Triple RX

Tra le chicche viste finora solo digitalmente spicca la Triumph Street Triple 765 RX, che si rifà alla prima versione RX lanciata nel 2015. A prima vista sembra simile alla Street Triple standard, ma i contenuti tecnici raccontano un'altra storia.

I semimanubri clip-on con piastra di sterzo lavorata non hanno solo una funzione estetica, ma permettono di caricare maggiormente l'anteriore. Triumph con la versione RX, presente anche sulla 1200, vuole spostare l'asticella verso l'utilizzo in pista. La forcella Öhlins NIX 30 all'anteriore dialoga con l'ammortizzatore Öhlins STX40 al posteriore per garantire le migliori prestazioni possibili sul giro secco.

Stark Varg SM

Nel mondo dell'elettrico, Stark Varg presenta la versione SM della sua rivoluzionaria moto da cross. Equipaggiata con cerchi da 17 pollici, si trasforma in una vera motard omologata per l'uso stradale. La batteria da 7,2 kWh sviluppa fino a 80 cavalli con diverse mappature modificabili dalla dashboard o direttamente dallo smartphone.

La dotazione include forcella regolabile e impianto frenante con pinza a quattro pistoncini ad attacco radiale su disco da 320mm. Il peso di poco più di 120 kg per 80 cavalli e 900 Nm di coppia promette prestazioni esplosive. Particolare interessante: il freno posteriore può essere spostato al manubrio sinistro, soluzione comoda per chi viene dal mondo delle minimoto o per chi preferisce un setup più racing.

Zontes: crossover 3 cilindri

Dalla Cina arriva la Zontes 703T, sorella della versione adventure 703F. Il motore tre cilindri da 95 cavalli viene inserito in un telaio in alluminio con geometrie da vera crossover: cerchi da 17 pollici ad entrambe le estremità. Il peso dichiarato è di 206 kg in ordine di marcia, molto più contenuto rispetto ai 240 kg dell'adventure.

L'anteriore è aggressivo, con gruppo ottico full LED condiviso con l'adventure e una dashcam integrata. La dotazione tecnica non lesina: pompa radiale Brembo, coppia di pinze ad attacco radiale Brembo, dashboard completa e comandi di alto livello. Se il prezzo dovesse attestarsi intorno ai 9.000 euro, potrebbe scuotere seriamente la concorrenza nel segmento delle crossover.

Yamaha: la Ténéré è anche World Raid

Altra novità importante dal Giappone è la Yamaha Ténéré 700 World Raid, versione più turistica ed explorer della Ténéré. Segue la base della nuova Ténéré 700 con propulsore Euro5+, ma porta con sé il caratteristico doppio serbatoio che eleva la capacità totale a 23 litri, garantendo un'autonomia eccezionale per i raid di lungo respiro.

Tra le novità tecniche spicca l'ammortizzatore di sterzo e il nuovo motore Euro5 Plus che porta con sé tutta la piattaforma inerziale gestita dai sensori e dal comando Ride by Wire Yamaha Chip Control, prima gestito a cavo. Super atteso e richiesto dai clienti arriva finalmente il cruise control.

La World Raid è esposta in una colorazione bianca, rossa e nera che celebra il 70º anniversario di Yamaha, risultando particolarmente accattivante.

Royal Enfield: Himalayan Mana Black

Lo stand Royal Enfield presenta tutta la gamma, ma l'attenzione si concentra sulla Himalayan 450 Mana Black. Il nome richiama il Mana Pass, noto passo indiano difficilissimo da percorrere, e la moto si rivolge agli amanti dell'off-road più puro.

Gli accorgimenti tecnici sono evidenti: colorazione nera opaca, protezioni laterali potenziate, livrea mimetica sul serbatoio e soprattutto la sella rally che porta l'altezza da terra a 860mm, ben 15mm in più rispetto alla configurazione massima della Himalayan 450 standard. La sella è unica, senza la classica separazione, e il codino è più affusolato con pance laterali dedicate.

Kawasaki: torna la KLE500

La Kawasaki Ninja ZX-10R torna più forte che mai con omologazione Euro5 Plus e pacchetto elettronico aggiornato. Il mitico quattro cilindri in linea, super apprezzato da tutti i motociclisti, rimane il cuore pulsante, mentre l'estetica si aggiorna con le discusse alette aerodinamiche e un nuovo sistema di aspirazione anteriore.

Ma la vera sorpresa è il ritorno della KLE 650, leggenda assente ingiustificatamente da troppi anni. Torna con una moto che eredita molto dalla vecchia KLE ma in salsa moderna. La torretta anteriore richiama le moto da rally, con soluzioni aggiornate ai tempi di oggi. Sono disponibili due versioni: standard e SE.

Suzuki: nostalgia e presente

Lo stand Suzuki è un tripudio di blu e ospita alcune chicche imperdibili. In bella mostra la GSX-R 1000 utilizzata alla 8 Ore di Suzuka, con l'aerodinamica racing, fianchetti in carbonio, impianto frenante da gara, coperture slick e motore preparato. Il cupolino sovradimensionato protegge i piloti dai flussi d'aria, mentre il serbatoio modificato permette rifornimenti rapidissimi. Forcellone superbike, sospensioni modificate e scarico Yoshimura completano il quadro.

Accanto, il sogno proibito di tanti: la Hayabusa, in un'edizione speciale 2026 con livrea iconica blu. 190 cavalli, motore da 1340cc, 264 kg: i numeri della leggenda restano impressionanti.

Novità assoluta è la SV-7GX, con cui Suzuki entra finalmente nel segmento delle crossover di media cilindrata. Il bicilindrico a V deriva dalla SV 650 e deve vedersela con rivali agguerrite.

L'area nostalgia merita una menzione speciale: sono esposte le leggendarie Gixxer d'epoca che hanno fatto la storia. Spicca la GSX-R 750 del 2014, moto che oggi mancherebbe tremendamente nel mercato delle sportive come anello di congiunzione tra i super bombardoni 1000 e i pochi 600 rimasti. E poi GSX-R 1000 con i caratteristici due scarichi posteriori Akrapovic, firma distintiva di quel modello.

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