Il radar c'è, ma non si vede. Indian Motorcycle lo nasconderà nel faro

Il radar c'è, ma non si vede. Indian Motorcycle lo nasconderà nel faro
Per mantenere l'aspetto classico delle sue cruiser, il costruttore americano sta sviluppando un faro innovativo che integra sensori radar per il cruise control adattivo senza compromettere il design
3 settembre 2025

Possiamo dire che i sensori radar frontali che si stanno diffondendo a partire dalle moto di alta gamma siano utili ma non altrettanto belli esteticamente. Per quanto le Case abbiano già iniziato ad integrarli sempre più nel design della motocicletta, rappresentano una sfida per i centri stile e un'insoddisfazione per l'occhio. Forse vi farà piacere sapere che Indian Motorcycle sta correndo ai ripari con una soluzione tanto elegante quanto necessaria: nascondere i sensori radar frontali all'interno del faro delle proprie moto. Riuscirà a coniugare innovazione tecnologica, sicurezza ed estetica "old school"? 

Indian Chieftain Powerplus Dark Horse
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Forma e funzione

Le cruiser moderne come la Indian Roadmaster o la Harley-Davidson Street Glide Ultra sono già cariche di tecnologia - la Roadmaster monta un touchscreen da 7 pollici per dire - ma chi le sceglie è molto attento al design che rimane forse l'elemento chiave nella scelta e pretende che queste moto mantengano un aspetto classico, almeno a prima vista.

Sviluppare un faro che nasconda efficacemente un sensore generalmente sexy quanto una racchetta da padel non solo garantirebbe alle moto Indian di rimanere esteticamente appaganti, ma metterebbe anche il marchio un passo avanti rispetto alla concorrenza. E qui casca l'asino: non si tratta solo di cruise control.

La strumentazione della Roadmaster Elite
La strumentazione della Roadmaster Elite

Visioni futuristiche per moto senza tempo

Secondo i documenti di brevetto, Indian sta esplorando l'uso combinato di radar, telecamere e algoritmi avanzati che permetterebbero a più motociclette di viaggiare in gruppo coordinato. Un sistema che ricorda tanto la fantascienza più che un viaggio alla "Wild Hogs". Anche l'eterna rivale Harley-Davidson starebbe lavorando da anni su tecnologie simili, ma finora nessun modello della Motor Company ha visto questa innovazione. Comprensibile, se si pensa a tutte le variabili in gioco durante una tipica uscita di gruppo: frenate improvvise, sorpassi azzardati, e quella volta che l'amico con il serbatoio peanut si ferma per fare benzina senza avvisare.

La Chieftain Powerplus Dark Horse in azione
La Chieftain Powerplus Dark Horse in azione

Un dettaglio che fa la differenza

Vale la pena questa fatica? Chi storce il naso davanti agli sforzi di Indian per nascondere un sensore forse non coglie il punto. È questa attenzione ai dettagli apparentemente irrilevanti che separa i grandi costruttori dai buoni. Basti pensare alla cura maniacale di Ducati nel rendere ogni moto attillata, fit, di Triumph di mettere ogni componente "giusto al posto giusto", o alla ricerca estetica di MV Agusta giusto per citare alcuni esempi chiari a tutti.

Quando vedremo questo faro intelligente su un modello di serie? Mistero. Se si limitasse al solo cruise control adattivo, potrebbe debuttare già nel 2026. Ma conoscendo Indian, è probabile che stiano pianificando qualcosa di più ambizioso. In fondo, nascondere la tecnologia dietro un'estetica classica non è solo una questione di marketing: è l'arte di far sembrare semplice ciò che semplice non è.

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