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Darfo Boario Terme, Brescia, 27 Settembre 2025. Torna il Mondiale EnduroGP, torna in visita in Italia con il sesto week end del Campionato, quest’anno a Darfo Boario Terme, e prima di iniziare a Boario sono tutti contenti perché Pecco Bagnaia è tornato anche lui. Bel posto, lassù sopra il lago d’Iseo, e percorsi degni, non a caso siamo in una di quelle Valli che costituiscono la “rete” della culla della Regolarità. Prova generale l’Italiano di due anni fa, e ora un bel Mondiale. Peccato il tempo, ma non è grave per l’Enduro in sé, perché il sabato è stato umidificato da una pioggia pressoché incessante, aspetto meteo che ha influito anche sulle dinamiche sportive e logistiche, poiché per esempio si è dovuto fare a meno di gran parte delle Extreme perché il fiume rischiava di portarsi via i migliori Piloti del Mondo.
C’è un’atmosfera di grande, serena compartecipazione, l’ambiente è accessibile, la pressione “formale” ridotta quasi a zero. Fa bene all’anima, l’Enduro è maestro di vita. Poi, certo, sulle mulattiere, sui tronchi pronti via della giornata, su per quella linea che è un vero spauracchio “valligiano”, se le suonano di santa ragione ma, appunto, si chiama (e qui è) Sport. Agonismo di altissimo livello.
E ancora più al di sopra, è inutile dilungarsi in preamboli e girarci attorno, ci sono lui, quello spagnolo detto “Pepin” che vince ormai quasi tutto, c’è quell’Andrea che è il riflesso esemplare di questa straordinaria abilità motoristica che è l’Enduro, e Zac, il francese che arriva di rapina, entra a gamba tesa e si inserisce nel contesto come terza forza del tridente del Mondiale 2025. Stiamo parlando, lo sapete, di Josep Garcia, KTM Red Bull powered by Farioli, di Andrea Verona, GasGas Red Bull powered by Farioli, e di Zachary Pichon, powered by TM di Jarno Boano. (A dirla tutta alla “fiocina” del Campionato del Mondo EnduroGP, mancano le punte di due grandi assenti per infortuni vari: Steve Holcombe e Brad Freeman).
A Dàrf, là in Val Camonica, Brescia, il Day 1 è di due padroni: di Josep Garcia della pioggia. Meno male che la promessa di domenica, il secondo giorno del Gran Premio d’Italia, è il ritorno del sole, sennò sai che scatole finire l’estate con un Mondiale tutto bagnato? Insomma, Garcia subito e quasi tutto, si installa al comando delle operazioni al mattino e finisce in testa e vincitore dell’Assoluta (e della E1). Vince 5 Speciali delle 12 rimaste in lista dopo il “taglio” dell’Extreme, e concede poco, 1 Speciali a Verona (il Super Test del venerdì sera), 1 a Morgan Lesiardo, Triumph powered by JET by Frankie Mayr, e si beffa di Zac che, nonostante una seconda parte di giornata da autentico leone con altrettante vittorie di frazione, deve soccombere a quella che è ancora una volta la legge del più forte. Che si guardi bene le spalle, comunque, lo spagnolo, si sappia infati che in corsa al mondiale italiano c'è uno dei nostri, il "nostro" Mattia Carpi che poi vi riferirà dettagliatamente.
Si deve dire che Andrea Verona non è apparso veramente in palla, un paio di errori e una caduta, il che ne fa “tradizionalmente” uno dei favoriti del Day 2 di domenica, e che in questo senso è venuto a mancare il leit motiv del più consueto dei duelli della stagione (per non parlare della 6 Giorni di Bergamo). Ma si vede che è stata una giornata particolare anche da altri segnali, come la similare non così frizzante performance di altri Assi, quali Samuele Bernardini, Honda powered by RedMoto, o Hamnish MacDonald, Sherco powered by Azzalin. La gara è stata bella e sufficientemente selettiva, ma evidentemente non interpretata da tutti come si doveva. Morale, Pichon stacca leggermente Verona nel duello Mondiale della E2, Bernardini non si muove comunque dalla terza piazza E1 e anzi avvicina il troppo discontinuo Persson (Garcia sempre a punteggio pieno), MacDonald nemmeno si volta a guardare quanto è lontano il compagno di Squadra Magain nella corsa delle Enduro 3.
Questo non vuol dire che siano da considerarsi un’anomalia, che so, l’autorevole e limpida vittoria di Kevin Cristino, Fantic powered by Antony Specia), Enduro Junior, che allunga su Axel Semb, e neanche l’affermazione di Pietro Scardina, Fantic, idem, nella Enduro Youth. È strana, invece e per l’Enduro, la particolare aria che si respira nella Youth, in cui si ingrossa l’affaire Elgari (francesismo), e strano che subito dopo la squalifica del Pilota TM in Portogallo (una storia di cambio di moto) arrivi la contro squalifica del leader della classe Romain Dagna, KTM powered by “Belo” Orizzonte, in Italia (punzonatura del mozzo scollata). Probabilmente ci vuole un giro di vite di regolazione agli scambi dei binari prima che la locomotiva dell’Enduro rischi di deragliare. Speriamo che il promesso sole della domenica stemperi un po’ certi animi troppo irragionevolmente a bollore.
© Immagini Enduro World Championship, Future 7 Media, CIE, Beta Media, KTM, GasGas, Honda RedMoto Media, TM Team Boano, JET Racing, Triumph
Results: Round 6 - Polisport GP of Italy, Day One
EnduroGP
1. Josep Garcia (KTM) 1:04:08.10; 2. Zach Pichon (TM MOTO) 1:04:11.68; 3. Andrea Verona (GASGAS) 1:04:35.20; 4. Antoine Magain (Sherco) 1:05:55.73; 5. Morgan Lesiardo (Triumph) 1:05:58.41; 6. Theo Espinasse (Sherco) 1:06:08.54; 7. Hamish Macdonald (Sherco) 1:06:17.97; 8. Max Ahlin (KTM) 1:06:23.09; 9. Samuele Bernardini (Honda) 1:06:24.37; 10. Leo Le Quere (TM MOTO) 1:06:36.44…