Dalla Cina lo scooter elettrico con lo sterzo a snodo: si chiama Scoox Zero X7 [GALLERY]

Provate a definire lo Scoox Zero X7. Difficile, vero? Ed è proprio questo il suo "fascino" discutibile. Con dimensioni contenute di 1,86 metri di lunghezza, 77 centimetri di larghezza e poco più di un metro di altezza, questo oggetto misterioso si colloca in una terra di nessuno tra motocicletta e scooter elettrico.

Il passo di 1,30 metri crea proporzioni da giocattolo, ottimo per infilarsi tra le auto imbottigliate nel traffico. La configurazione a posto singolo dice chiaramente: "porta solo te stesso, gli amici arrangiati". Ma la vera follia sono le pedane: larghe all'anteriore come uno scooter sportivo, centrali e a scomparsa al centro come una moto. Praticamente gli ingegneri di Scoox non riuscivano a decidere cosa stavano progettando, così hanno messo tutto. Il risultato? Un Frankenstein delle due ruote dove puoi scegliere se guidare rilassato come su una Vespa o sportivo come su una classica moto (con un decimo della potenza, però).

Preparatevi a trattenere l'entusiasmo: lo Scoox Zero X7 monta un motore elettrico Bosch da 3000 watt, che tradotto in linguaggio comprensibile significa appena 4 cavalli di potenza. Sì, avete letto bene. Quattro. Il tosaerba di vostro nonno probabilmente ne ha di più.

Certo, Scoox ci tiene a precisare che è perfettamente adeguato per l'uso urbano, e in effetti per infilarsi tra i semafori della città va benissimo. La velocità massima dichiarata è di circa 90 km/h, quindi tecnicamente potreste anche azzardarvi in tangenziale.

Il motore Bosch è la scelta più sensata di tutto il progetto: qui c'è affidabilità. Ma poi arriva la doccia fredda: Scoox non ha ancora rivelato capacità della batteria, autonomia reale e tempi di ricarica. Non è chiaro nemmeno se le batterie siano estraibili.

Il particolare sistema di sterzo

Qui le cose si fanno davvero strane. Lo Scoox Zero X7 abbandona la tradizionale forcella telescopica per adottare uno sterzo a snodo, una soluzione che nelle due ruote è rara come un unicorno.

In pratica, la ruota anteriore non si ancora a una forcella tradizionale, ma ha un suo asse di rotazione separato nel portamozzo. Se state pensando "per quale motivo?", non siete i soli. Questo tipo di architettura promette in teoria maggiore rigidità torsionale, tutto bellissimo almeno sulla carta. In realtà nessuno l'ha ancora provato su strada, quindi potrebbe essere un colpo di genio o un modo elaborato per complicare inutilmente le cose.

La storia delle moto è piena di soluzioni "innovative" finite nel dimenticatoio dopo pochi anni. Questo sterzo a snodo entrerà nella Hall of Fame dell'ingegneria o sarà semplicemente un bell'esperimento? Le scommesse sono aperte.

Design

La carenatura laterale parte dall'alto, vicino al faro, e scorre ininterrotta fino a oltre la ruota posteriore. Stretta sopra, larga sotto, crea un profilo che veramente accattivante. Le linee sono pulite e minimaliste che il mezzo sembra più un oggetto decorativo che un veicolo da guidare. Certo, tutto questo look futuristico protegge componenti meccanici ed elettronici, e magari aiuta anche l'aerodinamica, per quanto serva. Una cosa è certa: parcheggiato in strada, questo Zero X7 attirerà tanti sguardi.

In mezzo a tutta questa follia progettuale, ecco un'idea brillante: il sedile regolabile in altezza. Esatto, proprio come sulla vostra bicicletta. Sblocchi, alzi o abbassi, riblocchi. Semplice, geniale, funzionale. Questa caratteristica risolve uno dei problemi più fastidiosi di moto e scooter tradizionali: l'altezza della sella fissa: troppo alta per alcuni, troppo bassa per altri. Con il sistema Scoox, piloti di ogni statura possono trovare la posizione perfetta, migliorando comfort, controllo e sicurezza.

È particolarmente utile per servizi di sharing, dove utenti diversi si alternano continuamente, ma anche per famiglie che condividono il mezzo. Insomma, tra tutte le stranezze dello Zero X7, questo è un ottimo spunto. Peccato però che la sella sia per il solo guidatore.

Fonte e immagini: Motorrad