BSA Hornet del 1967: all'asta un bellissimo esemplare di desert racer

Umberto Mongiardini
Un'icona delle moto da off road degli anni '60 restaurata e riportata agli antichi fasti, e ora all'asta a Los Angeles
24 gennaio 2019

Dopo la notizia di qualche settimana fa, in cui vi annunciavamo l’intenzione di Classic Legend Private Limited, che per il 60% è controllata dal colosso dell'automotive Mahindra & Mahindra, di far risorgere il marchio BSA, portandone in Inghilterra non solo la produzione ma anche tutta la parte progettuale, vi presentiamo una bellissima BSA Hornet del 1967, messa oggi all’asta da Bonhams, a Los Angeles.

La BSA Hornet è stata sviluppata sulla stessa piattaforma A65 del modello Lightning della Casa motociclistica britannica, per soddisfare la richiesta che arrivava dagli Stati Uniti, dove chiedevano una moto per le gare nel deserto in grado di competere contro la Triumph TR6C e la Norton P11.

La BSA vendette la Hornet in due versioni diverse: la Spitfire Hornet del 1964 e del 1965, e la Hornet nel 1966 e nel 1967.
Le moto da fuoristrada di quegli anni erano in gran parte mezzi da strada adattati all’utilizzo off road con l’utilizzo di pneumatici tassellati, manubri larghi e rinforzati, scarico alto senza silenziatore e la rimozione di qualunque cosa non fosse prettamente necessaria, come faro, tachimetro e tutti gli altri orpelli inutili alla guida in fuoristrada: queste moto ovviamente non potevano circolare su strada, ma spesso i proprietari le dotavano di tutte le componenti mancanti e aggiungevano gli scarichi silenziati, così da poter ottenere la targa per farlo. 

Ad oggi, non sono tante le BSA da deserto ad essere sopravvissute alle fatiche della sabbia, e la Hornet che vedete qui è una ex moto da corsa che è stata restaurata molto accuratamente, così da essere il più fedelmente possibile al modello originale: quindi niente parafango anteriore, strumentazione e chiave di accensione, e per accenderla c’è un interruttore.
Il sistema di accensione originale dava spesso problemi ed è stato sostituito con un’unità moderna della Boyer e sono stati installati dei silenziatori nei tubi di scarico.

Il serbatoio è stato riverniciato in rosso e vi sono state applicate le decalcomanie BSA, il serbatoio dell'olio riporta invece gli adesivi con "doppie bandiere". Questo esemplare è attualmente equipaggiato con pneumatici da flat track, manubrio largo e un frontale pulito grazie alla mancanza del faro e della strumentazione. 
La sua stima? Tra i 4.400 e i 6.200 euro.

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