Si chiama Mi1 la nuova Bordone-Ferrari - una sigla in cui le lettere parlano senza mezzi termini delle origini - Moto Italiana - e l'uno, scaramanticamente, non viene spiegato. Ma per una moto da competizione, un numero del genere può avere ben pochi significati, e siamo sicuri che Renato Ferrari e Nicoletta Elisa Altieri Bordone, le due menti e i due cuori dietro l'operazione, sanno bene cosa stiano facendo.
Bordone-Ferrari Moto Italiana Mi1
Una moto da rally è un mezzo che pone
tantissime sfide ai progettisti: dalla distribuzione dei pesi che varia in maniera impressionante dalla partenza (quando il serbatoio è pieno) all'arrivo, passando per l'efficacia necessaria su fondi che cambiano radicalmente consistenza nell'arco di una sola speciale, per la versatilità richiesta per affrontare con la stessa sicurezza il misto stretto e le velocissime tappe nel deserto,
fino alla più impegnativa: avere la potenza necessaria per andare forte, ma durare un intero raid senza mai rompersi.
Soluzioni avanzate
Tutti questi obiettivi sono stati perseguiti tenacemente sotto la guida di Renato Ferrari da
Fernando Prades, che ha realizzato il
telaio in traliccio d'acciaio al Cr-Mo, definendone completamente le quote ciclistiche, e dalla
TM, che ha sviluppato il propulsore su precise specifiche Bordone-Ferrari, sfruttando l'infinita esperienza maturata dall'azienda pesarese in tutte le specialità dell'offroad. Fra le sue doti si annoverano una potenza al vertice e una nuova, più efficiente curva di erogazione. Innovazione anche nel settore delle Sospensioni, soprattutto al retrotreno per il quale è stato progettato
un nuovo forcellone ed un cinematismo di progressione che si avvale di un innovativo mono-ammortizzatore Donerre.
Design
Gli ingombri imposti dalle caratteristiche della ciclistica e delle sovrastrutture della Mi1 sono stati ottimizzati in funzione della distribuzione dei pesi e del baricentro della Moto. Al risultato “raw” sono stati quindi applicati studi di ergonomia e di aerodinamica, con l’obiettivo di realizzare una Moto efficiente e confortevole, “naturale” da guidare e poco affaticante. Lo step successivo, che richiama ad uno degli input originali del Progetto di Renato Ferrari, è stato quello di
racchiudere tutte le caratteristiche funzionali della Mi1 in un “guscio” ispirato ad imprescindibili, per Bordone-Ferrari Moto Italiana, valori estetici. La linea della Mi1 è stata sviluppata dal designer Rodolfo Frascoli, e l’architetto Luca Mattavelli è il responsabile della grafica e delle scelte cromatiche. Perché la Mi1 deve essere una Moto da Rally vincente (avete capito adesso il numero 1…?)
ma anche bella!
Dati tecnici MI1 Rally
Motore: TM monociclindrico 4 tempi
Cilindrata: 449 cc
Alesaggio e corsa: 97 mm x 60,8 mm x 1
Rapporto di Compressione ND
Potenza ND
Alimentazione: Carburatore Keihin diam. 41 cm
Accensione: Elettronica digitale Keihin
Avviamento: Elettrico
Frizione: Multidisco a bagno d'olio
Cambio: a 5 rapporti
Trasmissione secondaria: Catena
Tipo telaio: Traliccio in tubi di Acciaio al Cromo Molibdeno
Forcellone: Doppio braccio in alluminio
Sospensione anteriore: Forcella rovesciata Kayaba diam. 48 cm
Sospensione posteriore: Progressiva, monoammortizzatore Donerre, escursione 305 mm
Freno anteriore: Brembo a 2 pistoni da 300 mm
Freno posteriore: Brembo a 1 pistone da 240 mm
Ruote/pneumatici: 90/90-21 21" e 130/80-18 18"
Peso a secco: 130 kg
Peso in ordine di marcia: 158 kg
Lunghezza totale: 221 cm
Interasse: 1.535 mm
Altezza sella: 996 mm
Capacità serbatoio carburante: 32 l