Bollo auto e moto. Dal 2026 si cambia!

Bollo auto e moto. Dal 2026 si cambia!
Cambiano dal 2026 le scadenze per le auto e moto nuove, con il pagamento da fare entro il mese successivo all'immatricolazione
7 luglio 2025

La novità stabilisce che, per i mezzi immatricolati a partire dal prossimo anno, il pagamento del bollo non dovrà più avvenire entro i tre mesi oggi previsti, ma entro l'ultimo giorno del mese successivo all'immatricolazione. Il tributo sarà calcolato per l’intero anno. Le Regioni – trattandosi di un'imposta regionale – potranno comunque prevedere scadenze quadrimestrali per alcune tipologie di veicoli.

Per i veicoli immatricolati prima della fine del 2025, invece, non cambia nulla: restano in vigore le attuali regole, comprese le eventuali scadenze quadrimestrali, salvo diverse decisioni delle singole Regioni.

La norma non è ancora legge, ma è vicina all’approvazione. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il testo come schema di decreto legislativo nell’ambito della delega fiscale, che contiene disposizioni in materia di tributi regionali, locali e federalismo fiscale. Ora il testo è al vaglio delle commissioni competenti. Dopo il loro parere, il governo potrà eventualmente apportare modifiche prima della seconda lettura in Consiglio dei Ministri.

Una novità tecnica di rilievo riguarda la compravendita di veicoli usati, inclusi moto e scooter: i soggetti passivi dell’imposta – siano essi acquirenti, usufruttuari o titolari di un leasing – verranno identificati il primo giorno del periodo tributario e non più l’ultimo giorno utile al pagamento. Questo cambiamento, spiega la relazione tecnica, serve a evitare problemi nei passaggi di proprietà effettuati nel mese in cui è dovuto il pagamento del bollo, soprattutto tra diverse Regioni, e a ridurre richieste di rimborso e contenziosi.

La norma punta anche a garantire maggiore uniformità su tutto il territorio nazionale, un'esigenza sollevata sia dalle Regioni che dagli operatori del settore, compresi quelli del comparto moto. Per i veicoli di nuova immatricolazione – siano essi auto o moto – si prevede dunque il pagamento su base annuale, superando l’attuale sistema con scadenze diverse in base alla categoria del veicolo. Tuttavia, anche in questo caso, le Regioni potranno introdurre eccezioni e adottare il pagamento quadrimestrale.

Un’altra modifica importante riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo (le cosiddette ganasce fiscali). Finora, secondo una sentenza della Corte Costituzionale del 2017, tali veicoli erano esentati dal pagamento del bollo. Dal 2026, però, la situazione cambierà: il nuovo testo stabilisce che il tributo sarà dovuto anche durante il fermo amministrativo. Questa situazione non sarà più considerata come "perdita di possesso per forza maggiore o per fatto di terzi", né come indisponibilità legata a un provvedimento dell'autorità giudiziaria o amministrativa.

Infine, alcune semplificazioni sono previste per i commercianti di veicoli usati, sia auto che moto. La cessione di un veicolo a un rivenditore professionale interromperà l’obbligo di pagamento del bollo solo se l’atto sarà trascritto al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) entro 60 giorni. Inoltre, viene eliminato l'obbligo di compilare l’elenco quadrimestrale contenente i dati dei veicoli ceduti, semplificando così gli adempimenti burocratici sia per i venditori che per il PRA.

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