Beccato dall'Autovelox? Ora l’elenco è pubblico: ecco cosa puoi fare

Beccato dall'Autovelox? Ora l’elenco è pubblico: ecco cosa puoi fare
Il Ministero dei Trasporti ha reso pubblica a fine novembre la lista ufficiale degli autovelox omologati in Italia, con oltre 3.600 dispositivi censiti dagli enti locali
22 dicembre 2025

Il Ministero dei Trasporti ha pubblicato la mappa ufficiale degli autovelox omologati in Italia. Comuni e forze dell'ordine hanno dovuto trasmettere dati precisi su ogni apparecchio, inclusi marca, modello, matricola e posizione esatta, tramite la piattaforma del Mit. L'operazione risponde a pronunce della Cassazione che annullavano multe da tutor non registrati, permettendo ora agli utenti della strada di verificare online la validità di una sanzione. Da considerare che la banca dati si aggiorna in tempo reale: gli enti possono aggiungere o rimuovere strumenti rispettando i requisiti di omologazione, mantenendo così l'elenco sempre attuale.

I dati vedono prevalere nettamente il Nord, con la Lombardia in testa a quota 503 autovelox, seguita da Veneto (444), Emilia-Romagna (420) e Piemonte (379). Al Sud, Puglia ne conta solo 56 e Calabria 47, mentre il Lazio si ferma a 196, con 69 solo a Roma.

Ciò che conta è che ora le sanzioni da autovelox non registrati sul portale Mit diventano contestabili. Ecco quindi che attraverso il sito Velox.mit.gov.it è possibile verificarne l’effettiva omologazione e, nel caso non ci fosse, sarà possibile contestare la sanzione.

Certamente ciò che stride è il fatto che l’utente della strada che riceve una sanzione, in un certo senso si ritrova obbligato a verificare l’effettiva omologazione del dispositivo. Non sarebbe stato meglio “spegnere” i dispositivi vecchi, obsoleti, non omologati? Sicuramente si, ma questo non farebbe il gioco dei comuni che, zitti zitti, possono continuare a emettere sanzioni di cui probabilmente solo una parte verrebbe contestata.

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