Autovelox irregolari, la Prefettura di Belluno archivia tutto

Autovelox irregolari, la Prefettura di Belluno archivia tutto
Dopo mesi di silenzio, confermato l’annullamento dei ricorsi. “Migliaia di verbali in Italia potrebbero essere nulli”
23 ottobre 2025

Dopo mesi di silenzio, arriva la conferma: tutti i ricorsi per eccesso di velocità presentati nel 2024 al Prefetto di Belluno sono stati archiviati. Nessuna spiegazione ufficiale, nessun decreto motivato. Una scelta che, secondo l’associazione Altvelox, segna “un punto di non ritorno” nella lunga e controversa vicenda degli autovelox italiani.

La Prefettura ha infatti lasciato scadere i termini previsti dalla legge 241/1990, facendo così scattare automaticamente il cosiddetto “silenzio-assenso”, per cui, trascorsi 210 giorni senza risposta, il ricorso si intende accolto e la multa decade. In pratica, i cittadini hanno vinto – ma senza sapere il perché.

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Nel pacchetto di multe annullate figurano quelle emesse nei Comuni di Belluno, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, Cencenighe Agordino e San Tomaso Agordino. Tutti verbali firmati dalla Polizia Locale per presunti eccessi di velocità rilevati con dispositivi elettronici non omologati o installati in strade prive dei requisiti minimi di sicurezza, come sottolinea Altvelox.
L’associazione ha denunciato il comportamento della Prefettura, che per mesi non ha fornito risposte ai cittadini. Solo a ottobre, dopo un sollecito formale, è arrivata la conferma: “Tutti i procedimenti sono stati chiusi e le contestazioni archiviate”. Tradotto: tutte le multe annullate, una dopo l’altra, senza un decreto motivato.

Secondo la legge, ogni procedimento amministrativo dovrebbe concludersi con un provvedimento espresso e motivato. In questo caso, invece, la Prefettura avrebbe optato per l’espediente del silenzio per evitare di creare un precedente ufficiale, temendo che migliaia di altri verbali in tutta Italia possano essere dichiarati nulli per motivi analoghi.

L’associazione ha già presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica chiedendo l’annullamento del decreto autorizzativo che aveva consentito l’installazione degli autovelox nel Bellunese.
Altvelox contesta la mancanza di istruttoria tecnica, l’assenza di dati oggettivi sull’incidentalità e la violazione dell’articolo 4 del decreto-legge 121/2002, che impone la preventiva individuazione dei tratti stradali a rischio da parte della Polizia Stradale.

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