Angel Nieto: genio, stratega e bastardo. Il ritratto di una leggenda [VIDEO]

È stato il più grande pilota spagnolo di sempre, ha conquistato 13 titoli mondiali, secondo solo ad Agostini
11 novembre 2025

È morto nel 2017 a Ibiza dopo essere stato tamponato in quad da una turista tedesca. Probabilmente non aveva il casco ben allacciato e dopo una settimana di ospedale è mancato per le lesioni alla testa. La donna è stata scagionata. Nato a Zamora nel 1947, ha iniziato a lavorare in officina a 10 anni e a 16 era già collaudatore Derby. Ha vinto sei titoli nella 50 e sette nella 125 tra il 1969 e il 1984 con Derby, Bultaco, Garelli, Minarelli e Kreidler. In totale 90 Gran Premi vinti in tre classi. Era amico del re Juan Carlos e molto superstizioso: il 13 era tabù, infatti diceva "ho vinto 12+1 titoli".

I suoi ex rivali lo hanno descritto come un genio, ma anche un opportunista. Bianchi ha raccontato che a Imola diede una botta sul braccio a De Vries per sfilargli la mano dal gas e vincere. Reggiani, suo compagno in Minarelli, ha confermato che era uno stratega straordinario: controllava il contagiri dei rivali e usava ogni trucco psicologico. Verrini, team manager, si dimise per i favoritismi che Nieto otteneva sui motori. Era soprannominato "El Cabron", termine che significa bastardo ma con affetto.

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