AJS, studio di design per una supersportiva

AJS, studio di design per una supersportiva
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Vi presentiamo lo studio del nostro lettore Gianluigi Cicolella per un'ipotetica supersportiva che faccia rivivere la gloria del marchio AJS
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
4 giugno 2014

Gianluigi Cicolella, già selezionato a suo tempo per il nostro OJ Design Contest, è uno studente di transportation design allo IAAD di Torino. Con una gran passionaccia per le moto, a giudicare dalle sue opere; stavolta il nostro lettore si è voluto cimentare con lo studio di una supersportiva per la resurrezione del marchio britannico AJS.

 

Gianluigi ha voluto definire una moto sensuale, muscolosa e dinamica ma allo stesso tempo preziosa ed elegante. La colorazione nero/oro è un richiamo alle livree del marchio inglese del passato, così come i volumi riprendono in qualche maniera le minimali moto da corsa sfornate negli anni d'oro dall'industria britannica, con tutte le masse concentrate attorno al motore a definire un andamento curvilineo del profilo, aggressivo ed agile come quello di un felino pronto a scattare.

 

Il risultato, a nostro avviso, è ben riuscito: in questa AJS si colgono diversi elementi dei modelli più riusciti degli ultimi anni, con specifico riferimento ad alcune icone del design italiano, britannico ma anche giapponese... sotto forma della filiale italiana. Lasciamo a voi cogliere le citazioni sparse quà e là per la moto, e anche qualche tocco vintage che richiami il glorioso passato del marchio AJS.

 

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