AIMExpo 2014, la principale fiera USA della moto

È cresciuto il numero degli espositori ed è raddoppiato lo spazio espositivo, ma il bilancio globale non è ancora del tutto positivo. La sala principale era quasi deserta e la sensazione generale è che si possa fare di più. Importante invece la partecipazione delle Aziende italiane, presenti in diversi stand
22 ottobre 2014
Anche la seconda edizione della fiera americana AIMExpo, l’appuntamento di riferimento per il mercato USA, va in archivio.
È cresciuto il numero degli espositori (oltre 500) ed è raddoppiato lo spazio espositivo, si sono visti diversi VIP, tra cui Kevin Schwantz, Ken Roczen e il nostro Alex Salvini, ma il bilancio globale non è ancora del tutto positivo. Nelle giornate dedicate agli operatori la sala principale era quasi deserta e, nonostante Yamaha abbia fatto debuttare alcuni nuovi modelli in anteprima mondiale e Kawasaki, Ducati, Kymco e Suzuki abbiano mostrato per la prima volta alcune novità agli appassionati americani, la sensazione generale e che si debba e si possa fare di più per fare decollare questo evento.
 
Mancavano alcune Case fondamentali, come Honda, Triumph, BMW, KTM ed Harley Davidson (che tra l’altro esponeva alla Biketoberfest a Daytona nello stesso weekend - a circa un’ora di auto da Orlando). Mi ha sorpreso invece la partecipazione delle Aziende italiane, non solo raggruppate nel padiglione ITALIA, ma anche presenti in diversi altri stand disseminati per la fiera.
 
Se avete qualche minuto libero e non soffrite il mal di mare date un’occhiata al video che ho realizzato indossando una GoPro all’altezza del petto: parte è stata girata nei giorni operatori, parte quando la fiera era aperta al pubblico.



Pietro Ambrosioni