2024. Buon Anno. L'Avventura e la Misura della felicità

Piero Batini
  • di Piero Batini
Buon Anno a tutti, Lettori, Piloti, Amici, Avversari e (ex) “Nemici”, Costruiamo un Buon Anno e diamo una mano alla Felicità (di solito associata all’augurio del Buon Anno) che vive un momento difficile. Esercitiamoci al miracolo
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
26 dicembre 2023

Parigi, Francia, 26 dicembre. Buon Anno Nuovo a tutti. Di cuore, con tutto il cuore. Tra Natale e Capodanno non si sa mai se si è più in regime di bilancio o di proiezione, di soddisfazione piuttosto che di buone intenzioni. In ogni caso Buon Anno. Mi sembra un augurio onesto.

Un 2024 Felice, anche? Qui mi sembra più difficile. Mi pare che non ci si possa permettere di essere veramente felici. Sì, singolarmente, occasionalmente, perché magari si vive nel pieno o all’avvio una bella avventura, una storia o una consapevolezza sentimentale, di compimento, di passione o di avvicinamento a una grande emozione. Ma se si esce dal personale, quando l’esplorazione delle sensazioni si allarga senza confini, diventa più difficile. Io credo che, oggi, per essere legittimamente felici debbano realizzarsi alcune cose basilari. Che si interrompano massacri, conflitti e delitti di ogni genere. Che si trovi un modo infallibile e definitivo per mettere al primo posto la Pace, in tutte le sue forme e contestualizzazioni. Insomma, che l’Umanità ritrovi un po’ di umanità!

Certo, oggi sembra più un miracolo che una possibilità. Per questo accontentiamoci di un Buon Anno, che porti a un miglioramento sostanziale con un pensiero costante e vigile alla possibilità di riaprire la strada a quella Felicità da associare di nuovo all’augurio del Nuovo Anno.

Auguriamoci di credere e di lavorare ai miracoli, e con quelli di cambiare il Mondo e riportarlo sui binari della possibile condivisione, invece di continuare ad alzare muri di confine che debbano poi essere irragionevolmente difesi. Crediamo ai miracoli, impariamo a fare i miracoli. È possibile? Sarebbe un… miracolo, ma credo che sia possibile. Sta nella nostra forza di immaginare e convertire in realtà.

Scendiamo un poco e facciamo, allora, qualche esercizio di miracolo. È un buon modo per fare degli auguri, esagerati come vorremmo. Così riporto i lettori a quei settori di passione che ci legano, direi in modo assai stretto. Il Fuoristrada, i Rally, i Rally-Raid, l’Enduro, il Motocross.

Il nuovo anno ci porta insieme Africa Eco Race e la Dakar, di nuovo sovrapposti, di nuovo a confronto. Ma il confronto non c’è più, sono due Corse diventate il riferimento di modi diversi di intendere l’Avventura delle origini, che in ogni caso non c’è più. Corsa e Gran Premio del Deserto la Dakar in Arabia Saudita, Corsa e viaggio sui roadbook della Storia, Africa Eco Race. Sì, numeri e importi diversi, anche molto, d’accordo, ma chi si sente di privilegiare l’una o l’altra in termini di Qualità? Io no! Per questo auguro a entrambi gli eventi di scorrere felici e di finire in una festa.

Avanti. Voglio spingere l’esercizio al miracolo ancor più avanti. Che non vinca solo il migliore, che possano vincere tutti e ritrovare l’essenza della felicità che, nel Rally-Raid, è vincere le avversità dell’Avventura, portare a compimento l’impresa.

orrei, e augurare, che sull’unico, primo gradino dei podi di metà Gennaio salissero insieme Peterhansel e Sainz, Al Attiyah e Roma, Loeb e un brasiliano, Price, Sunderland, Brabec e Howes, Botturi e Cerutti, “Chaleco” e Cristina. Vorrei e auguro che nei dieci (qui l’esercitazione di miracolo sembrerebbe più accessibile) finissero Lucci e Schareina, Gerini e la Sanz, Amos e Ceci.

Non basta, auguri e miracoli anche al Mondo dei Rally-Rally, del WRC e delle Prove italiane, dei Piloti e dei Navigatori di mezzo Mondo che ci fanno vivere centinaia di week and da brividi con la loro straordinaria (davvero fuori dall’ordinario) bravura. Che possa vincere ancora Kalle Rovanpera, anche se è e sarà in vacanza, nell’anno del nuovo record di Sébastien Ogier festeggiato da Sébastien Loeb. Che l’affannato Elfyn Evans ritrovi grinta e forza bastante per rompere il giaccio per tutti i gallesi, che Paolo Andreucci possa incrementare un record ancora troppo acerbo.

Che, infine, ma senza mai dire basta, salgano sul podio dell’Enduro insieme Andrea Verona e Josep Garcia, e su quello del Motocross un neo recordman Tony Cairoli, un confermato Andrea Adamo e un Alessandro Lupino!

Insomma, proviamo ad augurarci un 2024 esagerato per davvero!

© Immagini Red Bull Content Pool, DPPI, ASO Media, Africa Eco Race – Alessio Corradini - PB

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