Monopattini elettrici, cessato allarmismo. Si cambia... ma con calma

Monopattini elettrici, cessato allarmismo. Si cambia... ma con calma
  • di Alfonso Rago
Fallisce il tentativo di ritornare alla fase di sperimentazione della micromobilità voluta da Toninelli: dopo un braccio di ferro, il sottosegretario Traversi non deposita l’emendamento che prevedeva multe salate e limiti alla circolazione dei monopattini elettrici
  • di Alfonso Rago
20 gennaio 2020

Alla fine, è stata una tempesta in un bicchiere d’acqua: ma per un’intera giornata c’è stata molta fibrillazione tra esponenti del MIT, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, e la controparte politica che aveva inserito in Legge di Bilancio l’equiparazione tra biciclette e monopattini elettrici.

Da una parte, il sottosegretario Roberto Traversi, del Movimento 5 Stelle, che ha cercato di inserire nel decreto Milleproproghe un emendamento teso a rendere esplicita la contrarietà che alcuni ambienti del Mit hanno spesso dimostrato riguardo alla circolazione dei monopattini. Altro che equiparazione con le bici: il tentativo era quello di tornare indietro alla fase di sperimentazione avviata da Toninelli con il decreto del giugno 2019, riportando quindi l’uso dei monopattini solo nelle aree pedonali, su percorsi ciclopedonali, piste ciclabili e strade urbane dove vige un limite massimo di velocità di 30 km/h.

Una vera bomba, ripresa con troppa fretta da molti organi di informazione come fosse cosa già fatta, mentre invece era solo un’ipotesi. Ipotesi che, ad iniziare dalla contrarietà attribuita allo stesso ministro De Micheli, ha scatenato una vera alzata di scudi.

«Se le voci  sul "passo indietr"o fossero confermate - ha scritto sui social Eugenio Comincini, il senatore di Italia Viva autore dell’equiparazione tra bici e monopattini - il MIT, oltre a decidere per una clamorosa retromarcia, che schiaccerebbe le attese di cittadini e investitori, darebbe uno schiaffo al Parlamento, rigettando una decisione chiara e netta assunta dal potere legislativo solo poche settimane fa».

La norma, inserita nella legge di bilancio, era passata con accordo politico, malgrado la contrarietà all’interno del MIT alla circolazione dei monopattini sulle strade urbane.

"Per garantire la sicurezza - ha dichiarato Legambiente in una nota ufficiale - basterebbe vietare la circolazione dei monopattini sulle strade di grande traffico: in altre parole, basta autorizzare la circolazione dei monopattini ovunque e vietarla dove è pericoloso".

Sempre Legambiente ha sollevato un altro argomento contrario all'emendamento Traversi: "Il pregiudizio sulla micromobilità elettrica è dimostrato anche dall'entità delle multe specificate nell'emendamento: i monopattini che circolano in zone vietate rischiano 800 euro di sanzione, mentre per le auto che superano i limiti di velocità in città è di soli 100. Una difformità davvero non ammissibile".

E proprio per stabilire regole certe, verrà presto convocato un tavolo di confronto: proprio come, in tempi non sospetti, ci aveva annunciato Eugenio Comincini e ribadito anche l'ex Ministro Toninelli (leggi l'intervista). Insomma si può dire che abbia prevalso la linea del cambiamento morbido, quel fronte che è sì per introdurre nuove limitazioni, ma non senza aver prima aperto un dialogo con i vari attori interessati.