Mercato bici 2021. Vendite in lieve calo (-2%), crescono le eBike

Mercato bici 2021. Vendite in lieve calo (-2%), crescono le eBike
Marco Berti Quattrini
Difficile fare meglio dell'anno record 2020 soprattutto senza incentivi e vista la mancanza di prodotto. Continua la crescita delle eBike (+5%)
13 aprile 2022

L'Associazione Ciclo Motociclo Accessori ha presentato il suo annuale report sul mercato due ruote a pedali (scarica il documento). I numeri che riguardano il 2021 sono quasi tutti in crescita e il totale delle vendite ha quasi il record del 2020. Un risultato oltre ogni speranza se si tengono in considerazione due fattori che hanno sicuramente rallentato le vendite. Il primo è la mancanza di prodotto legata alle difficoltà globali di approvvigionamento e ai ritardi nelle consegne. Il secondo riguarda gli incentivi che sono stati erogati nel 2020 ma non nel 2021. 

Premesso questo, il calo delle vendite è stato molto contenuto, solo del 2% e con un totale di 1.975.000 biciclette si è sfiorato il tetto dei 2 milioni. Nel 2021 sono state vendute 1.680.000 bici tradizionali (-3%) e 295.000 eBike (+5%) confermando la costante crescita del segmento delle bici elettriche.  Quello della bici in Italia rimane un mercato solido e in crescita. Con 3,2 milioni di biciclette prodotte segna un +7% e anche parlando di produzione i volumi sono realizzati con le bici muscolari 2.905.000 (+5%) ma sono le eBike che crescono maggiormente con 345.000 pezzi (+25%).

Positivi, con aumenti a doppia cifra, anche i dati che riguardano l’export di biciclette muscolari (+21%) e quello delle eBike (+56%) per un valore complessivo di 418 milioni di euro (+ 45%), mentre ancora più significativo è il valore dell’export di parti e componenti, che arriva a un totale di 528 milioni di euro (+36%). Una tendenza, quest’ultima, che consolida la tradizionale eccellenza produttiva italiana di selle, gruppi, telai, ruote per bici di alta gamma.

 “Un risultato molto positivo – ha commentato Paolo Magri, presidente di ANCMA - raggiunto in assenza degli incentivi all’acquisto, che avevano contribuito al considerevole dinamismo della domanda post-lockdown nel 2020”. Quello della bici in Italia è “un elemento che – continua Magri – esige di essere valorizzato dal punto di vista culturale e per il quale continuiamo a ritenere necessario un passaggio dalla logica di incentivi all’acquisto a una visione corale di incentivi all’utilizzo fatta, ad esempio, di maggiori investimenti sulle ciclabili, sulla promozione dell’utilizzo, la sicurezza degli utenti e la promozione internazionale dell’Italia come meta cicloturistica”.