Berlino senza automobili? A un passo dal referendum popolare

Berlino senza automobili? A un passo dal referendum popolare
Marco Berti Quattrini
Raccolte oltre 50mila firme per chiudere il centro di Berlino alle automobili private
18 ottobre 2021

Il centro di Berlino potrebbe diventare l'area urbana senza automobili più grande al mondo. La campagna "Berlin Autofrei" vuole infatti vietare l'ingresso delle automobili private in un'area di 88 km quadrati nel centro della città tedesca. L'area delimitata dalla S-Bahn sarebbe approssimativamente come le zone 1 e 2 di Londra. Si tratta di un'area enorme, basta pensare che il centro di Milano (Zona 1) copre una superficie di poco più di 9 km e mezzo. 

Il comitato "Berlin Autofrei" ha già raggiunto le 50.000 firme necessarie affinché la proposta venga vagliata e possa passare alla fase successiva: raccogliere 170.000 firme. Dopo questo passaggio sarà messa ai voti e a decidere sarà un referendum popolare. Qualora diventasse legge chi ha necessità lavorative particolari o mobilità ridotta avrebbe una deroga al divieto di circolazione, mentre a tutti gli altri sarebbero consentiti fino a 12 viaggi in auto all'anno per esigenze particolari. 

 

Manuel Wiemann, portavoce dell'iniziativa, ha affermato che le auto “occupano troppo spazio comune e mettono inutilmente in pericolo vite umane, siano esse elettriche o diesel”. Un rapporto del 2014 commissionato dal parlamento regionale di Berlino ha rilevato che il 58% dello spazio stradale era riservato alle auto, anche se solo un terzo degli spostamenti a Berlino (e solo il 17% all'interno dell'anello della S-Bahn) veniva effettuato in auto. Solo il 3% è riservato alle biciclette, che invece  rappresentavano il 15% degli spostamenti (18% all'interno dell'anello). Le auto parcheggiate occupavano 17 kmq. Facendo i conti, in una delle città ciclabili d'Europa è stato dedicato quasi 20 volte più spazio alle auto che alle biciclette. Parlando di sicurezza il 75% delle vittime di incidenti sono pedoni o ciclisti.

Nina Noblé
, una delle fondatrici dell'iniziativa, ha dichiarato: “Riguarda come tutti noi vogliamo vivere, respirare e giocare. Vogliamo che le persone possano dormire con le finestre aperte e che i bambini possano tornare a giocare per strada. E i nonni dovrebbero essere in grado di andare in bicicletta in sicurezza e avere un sacco di panchine su cui prendere una pausa".