Dakar 2018. Alessandro Botturi: “5.540 volte grazie!”

Dakar 2018. Alessandro Botturi: “5.540 volte grazie!”
Piero Batini
  • di Piero Batini
Alessandro si è presentato agli amici. La sua moto, gli sponsor, conoscenti e simpatizzanti riuniti a Brescia, al "Seconda Classe" dell’amico Alberto. Ingresso a pagamento… da convertire in azioni per i meno fortunati. E lì si è visto quanto è amato il “Bottu”!
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
15 dicembre 2017

Seconda Classe, Brescia, Dicembre 2017. Un invito ufficiale, qualche telefonata, tanto passa parola. Alessandro presenta il suo Programma Dakar 2018. Andiamo. Più che presentarsi, non ne ha bisogno, Botturi desidera fare il punto, chiudere l’istruttoria e dare l’inizio al conto alla rovescia che porta al 6 di Gennaio a Lima, Perù. Per fare questo ha pensato di riunire un po’ di amici, andare magari a mangiare una cofanata di casoncelli e bere un bicchiere, tutti insieme. Ma si dà il caso che uno di quegli amici è tale Alberto, Marangoni mi pare. E si dà il caso che Alberto ha un bel locale in centro a Brescia, il Seconda Classe, Pub Steak House Live Music. Detto tutto. La festa tra amici, la serata e la presentazione la vuole organizzare, “sponsorizzare” lui, Alberto. E così è deve essere, nessuna obiezione ammessa, neanche da parte del quintale di muscoli.

I casoncelli, monumento gastronomico del Moto Club Lumezzane, la formazione scesa al completo dalle valli per sostenere sul campo il pupillo e figlio della Città natale, me li sono portati a casa, e la serata è andata via liscia e emozionante allo stesso tempo, come se fosse la cosa più naturale del mondo riunire la presentazione di una partecipazione alla Dakar e l’azione umanitaria concatenata all’evento.

È arrivata tanta gente, tanta che non se lo immaginava di certo né Alberto, che ha dovuto mettere alla frusta cuochi, camerieri e barman per soddisfare la “domanda”, e non se lo immaginava neanche il Gigante di Lumezzane, stravolto alla presenza di così tanti amici, conoscenti, tifosi e simpatizzanti. Amici, Campioni, avversari delle vecchie e della nuova era, i “nemici” del Botturi rugbista, poi endurista, infine “dakariano”, e assi di altri Sport, insospettabili ammiratori del fuoristrada e della Moto, ex dakariani e dakariani “attuali”, giornalisti, ciclisti, olimpionici, motociclisti “stradali” e “pistaioli”, manager e team manager. Amici. Quanti! Musica, la musica di Jury & Band, l’atmosfera eccitata, svagata e, a tratti, solenne nel ritmo della storia raccontata con estro impareggiabile da Alberto Porta, “regolatore” della serata. Amico. Sul palco la Moto, la Yamaha nata da una costola della Moto ufficiale, sviluppata e adattata alla “verve” fisica di Alessandro per essere assistita in forma privata dalla piccola, agguerrita Squadra di Botturi. I Fratelli Sant, amici e pinza a scatto della partita, e poi gli amici e discepoli che faranno la Dakar insieme al “Bottu”, Bertoldi e quel Metelli che disse un giorno “L’ho finita, non ne faccio più!” e non ha mai smesso. Come capita a tanti, tutte vittime del contagio.

Tanti amici. “Saranno un centinaio”, aveva detto Alessandro ad Alberto quando l’oste gli aveva chiesto: “Per quanti preparo?” – ma non finivano mai di arrivare, di stipare pian piano il parterre del Seconda Classe, poi il ballatoio, infine anche le scale e ogni angolo del locale. Pienone. Ognuno, all’ingresso, lasciava dieci euro e ritirava un biglietto. Più che per la consumazione per la lotteria finale e… per tenere il conto, misurare esattamente l’affluenza e il polso della serata.

E difatti a fine evento, raccontato dell’esperienza che lo attende, delle solite ansie e dell’insofferenza dell’attesa di una Gara che arriva solo una volta all’anno, dei propositi e dei pronostici, finalmente Botturi ha tirato le somme e ha scritto sull’assegno gigante cinque-mila-quattrocento. Eurini che erano destinati sin dall’inizio a un’azione buona. E che il Campione e Gigante di Lumezzane ha consegnato nelle mani del Dottor Porta, non l’Alberto della TV ma Fulvio, il primario del reparto di onco-ematologia pediatrica degli Spedali Civili di Brescia. L’intero ricavato della serata per i bambini del reparto, 5.540 euri, vuol dire che il “centinaio” proposto modestamente da Alessandro Botturi era, invece, ben tondo 540. Amici!

L’inizio della Dakar di Alessandro Botturi, numero 18 sulla lista della Perù-Bolivia-Argentina 2018, è sensazionale!

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