Test caschi: Premier Touring 4 Allroad

Test caschi: Premier Touring 4 Allroad
Carlo Baldi
Sotto la nostra lente d'ingrandimento passa stavolta il Premier Touring 4 Allroad, un apribile che abbiamo sottoposto ad un test di oltre un mese in tutte le condizioni d'utilizzo
13 agosto 2012

Premier è uno dei marchi storici nel settore dei caschi protettivi per motociclisti, ben noto per i suoi integrali con calotte in fibre pregiate come carbonio, fibre aramidiche e titanio. Ma quella dell’azienda toscana è una gamma completa che accanto al prestigioso Dragon Titanium Evo Troy Bayliss replica propone anche apribili, caschi da cross e da trial, jet e la novità del 2012 : il Touring 4 Allroad. 

Quello che solo pochi anni fa sembrava un casco irrealizzabile ora è realtà. Un casco integrale che si trasforma in jet (e viceversa). Adatto ad ogni occasione, in grado di affrontare il traffico cittadino, ma anche di proteggerci nei nostri viaggi. Integrale in autostrada e jet in città, tutto in un solo prodotto. Abbiamo utilizzato questo casco Premier per più di un mese, durante viaggi a medio e lungo raggio ed in città, dopo di ché lo abbiamo “vivisezionato” per capire com’è stato progettato e realizzato. Ecco il nostro test.

 

La scatola del T4 Allroad è la stessa di tutti i caschi Premier. Belli i disegni tecnici che la adornano e robusti sia il cartone che la maniglia. Bicolore, nero e grigio, il sacchetto porta casco che lo contiene, con due cordini neri che ne regolano l’apertura. L’etichetta omologativa è cucita sul nastro del cinturino e la scritta E3 ci informa che l’Allroad è stato omologato in un laboratorio italiano, secondo la vigente normativa Europea 22-05. Come abbiamo più volte scritto, è importante sapere dove è stato omologato un casco in quanto, come sappiamo, un omologazione concessa da un laboratorio italiano è sempre garanzia di serietà e sicurezza in quanto frutto di svariati controlli di produzione e soggetto a possibili prelievi dal mercato.


Scarna ed essenziale la dotazione di libretti di istruzioni che sono due e pur contenendo le regole fondamentali previste dall’omologazione Europea, non spiegano però come smontare e rimontare la visiera oppure come rimuovere l’interno estraibile. Assieme ai due libretti di istruzione, troviamo anche un cartellino che ci informa che l’interno del casco è trattato con il sistema Sanitized, un adesivo con il logo Premier ed un piccolo adesivo resinato che oltre al logo riporta i colori della bandiera italiana. Il tutto è racchiuso in un sacchettino trasparente in plastica con il logo Premier in azzurro.

 

La calotta: il punto forte


Il T4 Allroad ha la calotta esterna in materiale tricomposito, vale a dire che la stratificazione della calotta prevede, oltre alla resina epossidica, l’utilizzo di tessuti di dyneema, fibre aramidiche e carbonio. La calotta è senza dubbio il punto forte di questo casco e deriva dalla più che ventennale esperienza maturata da Premier nell’utilizzo di fibre composite per la produzione di caschi per motociclisti. Da sempre Premier produce calotte in fibre composite e negli anni ha migliorato la propria tecnologia arrivando ad utilizzare persino il titanio, per rendere sempre più leggere e resistenti le proprie calotte. Per questo casco l’azienda di Lucca, pensiamo solo per un problema di costi, non ha utilizzato il titanio ma robustezza e leggerezza sono comunque garantite dall’ottimo mix carbonio-fibre aramidiche-dyneema. Una calotta già utilizzata da alcuni anni da Premier per il suo Touring 4, al quale è stato deciso di applicare la mentoniera removibile.

 

La sagoma del casco - aerodinamica e priva di sporgenze - nella vista laterale
La sagoma del casco - aerodinamica e priva di sporgenze - nella vista laterale

Aerodinamica e priva di sporgenze, questa calotta esterna contribuisce a rendere il casco silenzioso e privo di turbolenze anche a velocità sostenute. Visto che rappresenta la vera novità di questo casco, analizziamo subito il meccanismo che rende asportabile la mentoniera. Per toglierla bisogna agire sui due ganci posti lateralmente, alle estremità superiori della mentoniera stessa. Premendo le due leve verso l’interno del casco la mentoniera si sblocca e si può estrarre. Per fissarla invece basterà agire in modo inverso ed infilare i due inserti nelle fessure ai lati della calotta. Semplice ed efficace in quanto, una volta fissata, la mentoniera non si muove e resta solidale con la calotta. Non abbiamo ovviamente provato il casco in un laboratorio, ma il fatto che Premier abbia ottenuto l’omologazione di questo casco come integrale ci conferma che il meccanismo funziona.


Parlando di meccanismi passiamo a quello della visiera, che è bloccato su ogni lato del casco da una vite a brugola e da una grossa rondella. Serve una chiave a brugola da 10 per svitare la vite ed estrarla assieme alla rondella. Tolte le due viti, dobbiamo spingere verso l’interno la levetta nera in plastica, che blocca il dentino della visiera all’interno del meccanismo. Sbloccata la visiera la possiamo estrarre. La piastra del meccanismo visiera resta fissata alla calotta da una vite con testa a taglio. Per rimettere tutto a posto, bisogna prima inserire il dentino presente sulla visiera nel meccanismo nero ancora fissato alla calotta, e solo dopo potremo riavvitare la vite a brugola con la rondella. Il tutto necessita di un poco di attenzione, ma fatto una volta e compreso come agire dopo risulta tutto molto più semplice. La visiera è stampata con uno spessore di 2mm ed è dotata del trattamento antigraffio. Disponibili come optional anche visiere scure.

Ma quella esterna non è l’unica visiera presente su questo Premier che dispone anche di un pratico visierino parasole scuro. Per azionarlo si deve agire sulla levetta di colore rosso presente sulla parte sinistra della calotta, accanto al meccanismo visiera. Sollevando la levetta si abbassa la visiera interna e viceversa, abbassando la leva rossa, il visierino si solleva. Un meccanismo semplice ed efficace che agisce su uno schermo parasole che, pur abbassato completamente, non tocca mai il naso dell’utilizzatore e non produce quindi alcun fastidio.

 

Ventilazione curata


Diamo un’occhiata al sistema di ventilazione, che è composto da una presa d’aria posizionata sulla parte superiore della calotta e da due fori di estrazione presenti sulla parte posteriore nascosti da uno spoiler che ha anche il compito di stabilizzare il casco alle alte velocità. Il sistema funziona quando la mentoniera è fissata, mentre una volta rimossa la stessa, l’aria entra anche da sotto la visiera, come su tutti i caschi jet, garantendo un ottimo riciclo dell’aria. Le imbottiture interne hanno il trattamento Sanitized, sono in tessuto anallergico e completamente removibili e lavabili. Molto semplice l’estrazione della cuffia, che si rimuove staccando i due bottini rossi che lo fissano alla parte posteriore della calotta in polistirolo, mentre per staccare la parte anteriore basta agire sulle linguette in plastica nere, a loro volta fissate alla calotta in polistirolo.

Aerodinamica e priva di sporgenze, questa calotta esterna contribuisce a rendere il casco silenzioso e privo di turbolenze anche a velocità sostenute

Le due protezioni delle guance si estraggono staccando i due bottoni per parte che le fissano alle parti in polistirolo bianco che sono incastrate lateralmente nello spazio tra la calotta interna e quella esterna in fibra, e fissate anche da un bottone in metallo. Vanno tolte quindi prima le imbottiture laterali e solo successivamente potremo rimuovere i polistiroli laterali bianchi. Per fissare nuovamente gli interni dovremo ovviamente agire in modo inverso. Operazioni davvero molto semplici. E visto che abbiamo parlato della calotta interna, diamole un’occhiata da vicino per scoprire che è stampata in polistirolo nero a densità differenziata e che non ha inserti a bassa densità. Il sistema di ritenzione è composto da un cinturino dotato di un nastro nero e di una pratica chiusura micrometrica regolabile, molto facile da aprire grazie ad una linguetta rossa in stoffa, cucita alla parte femmina della chiusura stessa, tirando la quale il cinturino si apre quasi automaticamente.
Il peso da noi rilevato è di gr.1418, leggermente superiore quindi a quello dichiarato dal produttore (gr. 1350 + - 50). Le taglie vanno dalla XS alla XXL ed è disponibile in quattro diverse varianti monocolore al prezzo di € 267 al pubblico iva inclusa. Potete trovare ulteriori informazioni sul sito www.premier.it

 

Conclusioni


Funzionalità, comodità, leggerezza e robustezza sono i punti forti di questo prodotto di Premier. Poter disporre di un casco integrale che all’occorrenza può tramutarsi in un casco aperto è una bella comodità, a condizione che i meccanismi ed i materiali garantiscano la massima sicurezza. Nel caso del T4 Allroad non è solo l’omologazione ottenuta come casco integrale a tranquillizzarci, ma anche la robustezza del meccanismo che fissa e rimuove la mentoniera. Se a questo aggiungiamo una robusta calotta esterna in fibre composite ed un polistirolo completato da due grosse protezioni laterali il risultato è un sistema di sicurezza completo ed efficace. Abbiamo utilizzato il nostro Allroad per più di un mese con uno scooter, una maxi enduro ed una touring con cupolino alto. L’utilizzo, con e senza la mentoniera, sia in città che nei percorsi a medio raggio è quasi perfetto.

Il casco risulta molto comodo, ben bilanciato e con pochissime infiltrazioni d’aria. Qualche problema compare nei viaggi più lunghi o quando la temperatura (di questi tempi solo al mattino presto) è particolarmente fresca. La mentoniera infatti protegge il nostro viso come un integrale, ma non chiude all’aria nella parte inferiore come potrebbe fare un integrale vero e proprio. Con questo non intendiamo dire che l’aria che penetra dalla parte inferiore sia fastidiosa, ma con il fresco si fa sentire maggiormente rispetto ad un comune casco integrale.

Un casco prevalentemente estivo quindi, così come estivi sono tutti i caschi jet. Per chi lo voglia utilizzare nelle stagioni più fredde si consiglia un sotto casco in stoffa. D’altra parte però il T4 Allroad risulta eccezionale per chi trascorre le proprie ferie in moto e una volta raggiunta la località di villeggiatura, magari dopo un lungo viaggio, potrà rimuovere la mentoniera ed usare il casco come un comodo jet magari per raggiungere la spiaggia o per brevi spostamenti. Terminata la vacanza si potrà rimontare la mentoniera ed affrontare il viaggio di ritorno. Come abbiamo già scritto, la calotta esterna in tricomposito è leggera e resistente, mentre tutto il casco si rivela ben bilanciato e non affatica mai il collo, nemmeno negli spostamenti più lunghi. Con la mentoniera fissata la silenziosità è buona anche alle alte velocità, mentre diminuisce ovviamente nella versione jet soprattutto a causa del maggior ingresso dell’aria nella calotta, restando però comunque sempre in limiti più che accettabili. L’interno offre un comfort notevole. Se lo sceglierete della giusta taglia, vi accorgerete che il T4 fascia senza stringere e questo fa si che resti sempre solidale con la testa dell’utilizzatore, anche alle alte velocità o in mezzo ai turbini creati occasionalmente dal cupolino della moto.

La colorazione hi-viz impiegata nel test. Vi piace?
La colorazione hi-viz impiegata nel test. Vi piace?

Pur avendolo utilizzato per alcune ore, non abbiamo mai avvertito un punto di contatto con la testa o con le orecchie che si sia rivelato fastidioso. Buono il sistema di aerazione così come pratico e funzionale risulta il cinturino dotato di chiusura micrometrica. Cambiare la visiera o rimuoverla per un’accurata pulizia è meno semplice della rimozione della mentoniera, anche perché necessita dell’utilizzo di una chiave a brugola. Comunque nulla di complicato o difficile. Molto utile il visierino parasole scuro che si fa apprezzare da chi, come chi scrive, utilizza occhiali da vista e che con questo casco non avrà bisogno di visiere scure o occhiali da sole. Pratico e semplice il movimento che aziona lo schermo parasole, che abbiamo utilizzato con piacere in ingresso ed all’uscita dalle gallerie. In conclusione quindi un buon casco, pratico e sicuro, dove tutto funziona e sembra destinato a durare nel tempo. L’omologazione 22-05 (E3) ottenuta da un laboratorio italiano e soprattutto la grande esperienza dei tecnici della Premier, che ha da poco festeggiato i 25 anni di attività e che risponde sempre dei propri prodotti, sono garanzia di sicurezza e di aver speso bene i 267 euro richiesti per l’acquisto del Touring 4 Allroad. Un prezzo che ci sembra in linea con la tipologia e la qualità dei materiali impiegati.


Un’ultima cosa. Premier ci ha inviato anche una versione di questo casco con la calotta giallo fluo e la mentoniera nera. E’ una proposta che l’azienda di Lucca sta pensando di inserire nella propria collezione 2013. A noi è piaciuta molto, sia esteticamente (il contrasto giallo-nero è proprio bello) che per la sua grande visibilità, che aumenta la sicurezza passiva. Voi cosa ne pensate?

 

Leggi anche