Metzeler Sportec M5 Interact™

Metzeler Sportec M5 Interact™
Francesco Paolillo
Il nuovo Sportec M5 Interact™ amplia la famiglia Metzeler che adotta la tecnologia della cintura a zero gradi a tensionamento variabile. Ecco come si comporta nella nostra prova
8 marzo 2010

Zona di tensione

Non si ferma lo sviluppo della famiglia Interact, dopo il Roadtec Z6 Interact™, pneumatico prettamente sport-touring e il Racetec Interact™, pensato per l'utilizzo racing, ecco arrivare il terzogenito: Sportec M5.

Pensato per un utilizzo sportivo, ma stradale, è adatto a qualsiasi genere di moto, dalle naked leggere alle motard, dalle sportive alle granturismo. Il nuovo pneumatico Metzler, inoltre, non si tira indietro quando si parla di pista e di utilizzo estremo.
Il lavoro che c'è dietro ad un pneumatico come lo Sportec M5 è davvero titanico. Un prodotto che possa adattarsi e mantenere prestazioni di alto livello nelle condizioni climatiche più disparate, che risulti performante anche quando ti vien voglia di sfogare la tensione in pista e si “chiude la vena”, e che per di più riesca ad adattarsi a svariati generi di moto, rappresenta una sfida per chi lo deve sviluppare. É anche vero che quando riesci a mettere insieme tante e tali elementi, la soddisfazione è tangibile, e di soddisfazione e sorrisi sotto i baffi, in questi giorni ne ho visti tanti tra gli uomini del marchio con l'Elefantino. Sicuri del loro prodotto, anche nei confronti diretti con la concorrenza, i tecnici Metzeler hanno portato all'estremo il concetto cintura d'acciaio a zero gradi a tensionamento variabile già vista sul Roadtec e sul Racetec. Questa tecnologia ha dato la possibilità di far “interagire” (Interact) quella che è la carcassa del pneumatico, con la parte che poggia sull'asfalto, e la mescola di cui è composta.

Senza dover ricorrere all'utilizzo delle multi-mescole, che hanno dei vantaggi ma anche alcuni svantaggi (basti pensare agli scalini che vanno via via formandosi tra i due materiali di densità diversa con il passare dei chilometri e relativa usura) alla Metzeler hanno trovato una vena aurea di prima categoria e la stanno sfruttando fino in fondo.

Il comportamento del pneumatico varia ai vari angoli di piega, in funzione della diversa tensione applicata ai cavi metallici che lo attraversano in senso longitudinale (120 bandine disposte sottopelle...anzi sottogomma). Tale tensione, che viene applicata in fase di costruzione e fissata grazie alla vulcanizzazione della gomma che si insinua tra i vari cavi metallici, rimane costante per tutta la vita del prodotto.

Se nel Roadtec Z6 la parte centrale del battistrada è “sostenuto” da cavi particolarmene tesi, che garantiscono una maggiore rigidità e quindi indeformabilità, che ne migliora la resa chilometrica, mentre sulle spalle la tensione cala per copiare al meglio l'asfalto, nello Sportec il concetto non cambia, ma viene applicato in maniera diversa.

Alta tensione


La fascia centrale della gomma, è sempre attraversata da cavi ad alto indice di tensione, particolare che garantisce percorrenze chilometriche di valore e moderata deformabilità, mentre nella fascia intermedia “la tensione cala”, caratteristica che si sposa in maniera ottimale con una maggiore capacità di copiare l'asfalto (aumentando la superficie di contatto) e di scaldare la mescola del battistrada aumentando il grip. Spalle rigide e sostenute, grazie ad elevate tensioni dei cavetti annegati alle estremità degli Sportec M5, garantiscono una migliore performance agli elevati angoli di piega.
Naturalmente la ottime caratteristiche e le prestazioni elevate di questo pneumatico non sono da collegare esclusivamente alla tecnologia applicata alla carcassa, bensì ad un insieme, nel quale mescola e disegno del battistrada sono elementi di grande importanza. Il primo ha visto fissare la percentuale di silice a 55% (per fare un esempio nel Roadtec Z6 tale percentuale è pari a 65% , 30% per lo Z3) percentuale ottimale per garantire caratteristiche e prestazioni ottimali anche su asfalti bagnati. Per quanto riguarda il disegno degli intagli, questo è caratterizzato dall'inusuale forma a “pi greco”, che manco a dirlo è uno degli elementi che compongono la formula del cerchio perfetto, profilo che ha dato ottimi risultati nelle prove di drenaggio dell'acqua e soprattutto consente un aumento della superficie d'appoggio in rettilineo, quantificabile in un 10%, che migliora le caratteristiche di trazione.
Divertente la presenza di 5 indicatori di inclinazione presenti sul pneumatico posteriore, che misurano le “capacità” di piega. Posizionati ad angoli di circa 25°, 30°, 35°, 40° e 45°, andranno a scomparire con il passare dei chilometri.

Ammazza l'elefante


Per i più “competitivi”, sappiate che oltre il 45° è stampato l'elefantino Metzeler, quindi se siete dei veri piegatori...dovete ammazzare, o meglio dovete cancellare, almeno la testa del simbolino Metzeler!

Di tutto di più


Per fare contenti tutti quanti, in primis Salvo Pennisi il responsabile della sperimentazione pneumatici, il giorno della presentazione dinamica a Portimao, le condizioni meteo sono di estrema variabilità. Niente di meglio per un prodotto che vanta caratteristiche di adattabilità di gran pregio. Tradotto: pista bagnata ma in miglioramento per la mattinata, e percorso misto umido-asciutto per il dopo pranzo.

I cinque turni a nostra disposizione sulla impegnativa pista portoghese, non fanno che confermare quanto scritto sulla cartella stampa, e soprattutto quanto “sbandierato” con orgoglio durante la presentazione.

Tante supersport e superbike tutte insieme sono sempre un piacere per gli occhi, e soprattutto rappresentano anche il miglior test ride per un pneumatico. Aprilia, BMW, Honda, Kawasaki, KTM, Suzuki, Triumph e Yamaha, erano schierate con le loro top di gamma nei box dell'autodromo.
Il feeling con le nuove Sportec M5 Interact™ è immediato, anche in presenza di asfalto bagnato. Solidità e appoggio sicuro caratterizzano l'anteriore, che trasmette con imbarazzante precisione quanto sta avvenendo tra pneumatico e asfalto. Molto lineare la discesa in piega e soprattutto consistente la sensazione di appoggio e grip, da ricollegare sia alle ottime risposte della carcassa, che alle doti di tenuta della mescola.

Dietro tutto bene


Eccellente anche il comportamento del pneumatico posteriore, che seppur stressato a dovere dalle cavallerie imbarazzanti delle migliori superbike, ha mostrato sia un ottimo grip in piega, ma soprattutto grande trazione in uscita di curva (con 180 CV a spingere e chiazze di umidità è un bel risultato).
Con il passare dei turni, ma soprattutto con la pista che finalmente ha cominciato ad asciugarsi, i ritmi sono saliti, e soprattutto hanno iniziato a cadere le prime teste (quelle degli elefantini posizionati sulle spalle). Questo cambiamento costante delle condizioni dell'asfalto ci ha fatto apprezzare le doti dell'M5, che ha seguito pari passo il miglioramento delle condizioni con un miglioramento esponenziale delle prestazioni.

Su e giù per le colline


Il test su strada ha visto come protagoniste numerose naked di ultima generazione, con alcune ospiti di pregio: KTM SMT e Kawasaki ZZR 1400.
Dopo chilometri di saliscendi e dopo aver percorso strade che alternavano asfalti perfetti ad altri sconnessi e cosparsi di sabbiolina e umidità, la cosa che è emersa è che la duttilità e le capacità di adattamento dello Sportec M5 Interact™sono tangibili, le puoi toccare con mano. Un pneumatico che riesce ad adattarsi e soprattutto a migliorare il comportamento di moto estremamente diverse (pensate solo ad un paragone tra la Street Triple ed una ZZR 1400!) è un gran pneumatico. Tranquillizzare e smussare gli spigoli di un avantreno reattivo come quello di una leggera naked seicento, ed allo stesso tempo garantire solidità di appoggio ed una discesa in piega rotonda e lineare ad una maxi GT, sono davvero due cose diametralmente diverse, che però a questo Metzeler riescono bene.

Ultimo giro

Rientrati in autodromo siamo riusciti a strappare un ultimo turno in pista, questa volta perfettamente asciutta, in modo tale da poter mettere realmente alla frusta le Sportec nelle condizioni ottimali d'uso. Venti minuti tirati, e nessuna caduta di stile. 

Composte e rigorose, queste Metzeler riescono a coniugare alla perfezione l'utilizzo quotidiano, con il Track Day il fine settimana. Inoltre quanto ci è stato riferito durante la presentazione riguardo il consumo e la durata, è stato confermato dal test. Osservando le spalle delle gomme che equipaggiavano le moto più performanti, non si poteva fare altro che apprezzare l'usura regolare e soprattutto limitata, del battistrada.

Il nuovo Sportec M5 Interact™ è disponibile nelle misure: 120/70ZR17 per l’anteriore e 180/55ZR17, 190/50ZR17 e 190/55ZR17 per il posteriore; sostituirà gradualmente l’intera gamma Sportec M3. Per il mese di aprile 2010, è previsto l'arrivo dell’anteriore 120/60ZR17 e il posteriore 160/60ZR17.

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