Collezione Clover 2012: a tutta sicurezza

Collezione Clover 2012: a tutta sicurezza
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La linea di abbigliamento Clover per il 2012 punta tutto sulla sicurezza: capi omologati EN 13595 livello 2 e nuovi materiali più resistenti e confortevoli
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15 settembre 2011


La gamma che Clover presenta per la stagione 2012 è la conferma della grande ricerca tecnica che l'azienda veneta porta avanti da oltre 30 anni.
Clover è da sempre pioniera nell'innovazione in fatto di sicurezza, basti pensare che la prima giacca al mondo con protezioni, la Ghibli, fu presentata proprio da Clover nel 1989.
Così come la prima giacca al mondo con sistema di ventilazione, presentata nel 1986 col nome di Air Forced.
Proposte da Clover anche la prima giacca impermeabile con membrana staccabile, la HP, presentata nel 1995 e la prima tuta ijn pelle, divisibile e con possibilità di combinare giacca e pantaloni di taglie diverse, la Multifit.

Ultima ma non ultima la prima giacca a 3 strati staccabili certificata secondo la norma CE EN 13595-1 Livello 2: la Tekno, presentata nel 2010.
La normativa Europea EN 13595-1 è , nel campo dell’abbigliamento motociclistico, un "marchio di qualità"  che si pone l’obbiettivo di difendere il consumatore su più versanti: certificando in base a criteri oggettivi quali prodotti sono definibili sicuri e aumentando il livello di sicurezza disponibile, attraverso requisiti molto restrittivi.
I livelli di prestazione richiesti dalla norma sono tali che, anche per il livello inferiore (Livello 1) , non è possibile ottenere la certificazione utilizzando tessuti , filati e tecniche costruttive abitualmente utilizzate nell’abbigliamento moto.
A pagina 2 trovate tutti i test che un capo deve superare per essere certificato CE EN 13595-1.


COLLEZIONE CLOVER 2011/2012

Tekno giacca e pantaloni in tessuto

Per il 2012 la giacca Tekno, omologata CE EN 13595 livello 2, si avvale di una nuova colorazione, in alternativa al classico nero, con inserti in tessuto N471 giallo fluo ad alta visibilità, in modo da poter contare anche su una sicurezza attiva del capo.
Invariate le caratteristiche tecniche: tessuto Iron 1000, imbottitura termica staccabile, imbottiture frontali e posteriori, 4 tasche, membrana Aquazone e tutte le regolazioni per un fit perfetto. La giacca Tekno pesa 2,7 Kg.
Giacca Tekno
Giacca Tekno


Da quest'anno Clover introduce anche i pantaloni Tekno: tessuto esterno con trattamento idrorepellente, imbottitura termica MicroValtherm e membrana Aquazone impermeabile e traspirante, il tutto removibile.
A garantire la vestibilità del capo troviamo i soffietti elasticizzati sulle ginocchia, la vita elasticizzata e il fondo del pantalone registrabile, oltre alle bretelle sganciabili.
I pantaloni Tekno sono dotati di zip di connessione alla giacca e sono disponibili solo in nero. Le taglia vanno dalla S alla 4XL per la giacca e dalla 46 alla 60 per i pantaloni.
La giacca Tekno costa 699 Euro. I pantaloni Tekno costano 459 Euro.


Triforce giacca e pantaloni in pelle

Anche Triforce è un DPI (Dispositivo di Protezione Individuale) omologato CE EN 13595 certificazione di livello 2.
La pelle bovina, conciata in Italia e con trattamento idrorepellente, ha uno spessore di 1.2-1.3 mm: spessore che garantisce comfort, vestibilità e morbidezza e che è reso possibile grazie alla composizione interna dei capi Triforce: "sottopelle" troviamo un nuovo materiale molto più resistente del Kevlar, ma sottile e morbido, che nei test di resistenza all'abrasione (di cui a pag. 2 parliamo nel dettaglio) permette ai capi di resistere 8,5 secondi contro i 3,5 secondi della singola pelle.
Altre caratteristiche: protezioni CE su spalle e gomiti estraibili, 2 zip di connessione Multifit, corpetto termico MicroValtherm staccabile, fodera Climacontrol, soffietti elasticizzati su spalle e gomiti, tessuto elasticizzato sulle braccia, collo a flessibilità differenziata, imbottiture su torace, schiena, maniche e spalle, inserti rifrangenti frontali e posteriori, regolazione fondo giacca a mezzo tirante e chiusura polsi con zip e velcro.
Giacca Triforce
Giacca Triforce


Stessa pelle e stesse caratteristiche tecniche anche per i pantaloni, che sono foderati con inserti elasticizzati sui polpacci e sull'interno della gamba, oltre ad avere soffietti elasticizzati su schiena e ginocchia. Le taglia vanno dalla 46 alla 58 e i colori disponibili sono bianco/nero/rosso o total black.
La giacca Triforce costa 499 Euro. I pantaloni Triforce costano 399 Euro.

RS-2 tuta in pelle

RS-2 è una tuta intera professionale, in pelle bovina con spessore 1.2-1.3 mm traforata nella parte anteriore, che si avvale della stessa tecnologia e dei materiali innovativi di cui abbiamo parlato per la linea Triforce.
Altre caratteristiche: protezioni CE estraibili su spalle, gomiti, fianchi e ginocchia, rinforzi iniettati su spalle, tessuto elasticizzato su braccia, gambe e polpacci, doppio strato di pelle sul fondoschiena, fodera Climacontrol, soffietti elasticizzati su spalle, ginocchia, gomiti e schiena e doppia zip di regolazione sul polpaccio.
Immancabili, visto l'indirizzo prettamente racing, l'appendice aerodinamica anatomica e le slider sulle ginocchia.
Le taglie vanno dalla 46 alla 58.
La tuta in pelle SR-2 costa 949 Euro.

Road giacca in tessuto

Anche la giacca Road è omologata secondo la normativa CE EN 13595, ma con certificazione di Livello 1.
Il tessuto esterno DHP 700 rende Road una giacca 3 strati, 4 stagioni e 100% impermeabile.
Giacca Road
Giacca Road


Nella parte interna troviamo le imbottiture laterali e posteriori e l'mbottitura termica MicroValtherm staccabile. Staccabile anche la membrana Aquazone impermeabile e traspirante.
La giacca è regolabile sul fondo, sul volume delle braccia e della vita e sul collo tramite regolazione micrometrica Snap Slider.
Come su tutte le giacche omologate 13595 troviamo le bretelle inguinali staccabili, indispensabili per superare i test di trattenuta del capo (ne parliamo nello specifico a pag. 2).
Le taglie vanno dalla S alla 4XL e i colori disponibili sono: nero, nero/grigio e nero/giallo fluo.
La giacca Road costa 589 Euro.

Back-Pro 4 paraschiena

in resina poliuretanica

BACK-PRO 4 rientra nella categoria di prodotti classificati come protezioni, e come tale è quindi soggetto ad una serie di parametri entro i quali il dispositivo deve garantire un elevato livello di protezione a chi lo indossa.
La normativa di riferimento per i protettori schiena è la UNI EN 1621-2.
Lo sviluppo di questo protettore per la schiena prende in considerazione non solo la normativa attuale, ma anche quelli che saranno i requisiti richiesti dal futuro aggiornamento della EN 1621-2.

Le principali caratteristiche sono la capacità di assorbimento costante indipendente dalla temperatura (la normativa attuale prevede che il test di omologazione venga effettuato a 20°C, non tiene cioè in considerazione il comportamento del materiale, che potrebbe variare in base alla temperatura).
Le resine poliuretaniche utilizzate da Clover mantengono stabile la loro struttura molecolare e inalterata la capacità di
assorbimento, sia a temperature molto inferiori ai 20 gradi, sia a temperature superiori ai 20 gradi.
Nel futuro aggiornamento della norma EN 1621-2  sono previsti test di battuta anche a temperature da -10  a +40 gradi centigradi.

La capacità di assorbimento costante, indipendente dal numero di impatti ricevuti: molti attuali protettori schiena usano al loro interno anime di polistirolo o alluminio per permettere l’assorbimento di energia da impatto.
La normativa attuale prevede che i test di battuta debbano essere eseguiti su punti diversi del protettore, ovvero non ci sarà un test di battuta eseguito più volte nello stesso punto.
Paraschiena Back Pro 4
Paraschiena Back Pro 4

Tuttavia nella dinamica d’impatto reale nessuno può garantire che il protettore non subisca ripetuti impatti nello stesso punto o in zone molto vicino allo stesso. In questo caso, i protettori schiena con un anima di polistirolo o alluminio evidenziano il loro punto critico: questi protettori fanno della deformazione strutturale loro principale capacità di assorbimento d’urto; tuttavia la deformazione in seguito all’impatto risulterà permanente, ed una volta “compressi” dall’urto, la struttura verrà  definitivamente modificata.
Questo comporterà che in caso di un secondo impatto sullo stesso punto o in un punto vicino, il protettore non sarà più in grado di assorbire l’energia secondo i valori previsti dalla normativa, poichè il materiale che ha il compito di assorbire l’energia  è stato deformato dal primo impatto.
Le resine poliuretaniche hanno invece la capacità di assorbire impatti multipli su uno stesso punto  senza pregiudicare le performance d’assorbimento d’urto.
La deformazione strutturale infatti è solo temporanea: il protettore torna immediatamente alla sua forma originale.

Altro punto fondamentale per un paraschiena è la superficie di protezione: in base alla normativa attuale non viene calcolata sull’altezza della persona che indosserà il dispositivo, ma giustamente in base alla distanza in centimetri tra il punto vita e il punto spalla.  Questo perchè l’area protettiva deve essere calcolata esattamente sulla misura della schiena del motociclista, non sulla sua altezza che prende in considerazione  parti del corpo (come ad esempio le gambe) morfologicamente diverse da persona a persona.
Questa distanza tra il punto vita e il punto spalla si chiama Waist to shoulder.
Maggiore è questa distanza, maggiore deve essere l’area protettiva.
Questa informazione obbligatoria deve essere inclusa su ogni singolo protettore.

Back-Pro 4 è disponibile con questo rapporto:
Taglia S : Waist to Shoulder 45
Taglia M: Waist to Shoulder 48
Taglia L:  Waist to Shoudler 51

Back-Pro 4 costa 109 Euro nella versione con bretelle e 89 Euro nella versione da inserto.


A pagina 2 analizziamo i singoli test a cui un capo certificato EN 13595-1 deve essere obbligatoriamente sottoposto »

 

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Sono inoltre richiesti dalla normativa tutta una serie di test chimici che hanno l’obbiettivo di verificare l’assenza nei materiali e negli accessori che compongono il DPI di qualsiasi forma di sostanza dannosa , come ad esempio i coloranti azoici.
E’ inoltre richiesto il controllo del valore PH dei materiali che vanno direttamente a contatto con l‘epidermine; tali test sono eseguiti secondo norma EN ISO 4045  (per i pellami) EN 1413 (per i tessuti) ed il valore risultante deve essere compreso nella scala dei valori tra 3.5 e 9.5.
Tutto ciò per garantire l’assoluta innoquità del DPI ed evitare possibili allergie o irritazioni cutanee.
Altro test chimico previsto dalla normativa è quello relativo alla solidità dei colori dei materiali utilizzati nella costruzione del DPI; tale test eseguito secondo norma ISO 105-E04:2008 deve resituire un valore minimo di 3 della scala dei grigi (1-5).
Completati i test meccanici e chimici, per ottenere la certificazione il DPI deve superare i vari test di trattenuta.

Test di trattenuta: questi Test hanno il compito di verificare che al momento dell’impatto con il suolo, il DPI resti nella posizione prestabilita per riuscire a fornire il grado di protezione necessario.
Il test viene eseguito applicando forze variabili al fondo della giacca e alle maniche del DPI, e sotto l’azione di queste forze, il DPI deve presentare uno scostamento minimo; in nessun caso i l DPI non deve lasciare scoperto il corpo o parti del corpo nel caso ad esempio di una scivolata su asfalto.
I test di trattenuta devono essere eseguiti anche sui protettori (obbligatoriamente certificati EN 1621-1) . Viene cioè applicata una forza di prova ai protettori, per verificare che gli stessi non si spostino troppo dalla loro posizione nel caso di una  caduta del motociclista.
Questo test garantisce che il protettore (ad esempio il protettore gomito) , resti nella sua posizione anche dopo aver subito il primo impatto contro l’asfalto\terreno, e non vada a spostarsi, rendendo di fatto inutile la funzione del protettore stesso.