Michelin: gamma sport 2015

Michelin: gamma sport 2015
Francesco Paolillo
Power SuperSport Evo, PowerCup Evo e Power Slick Ultimate, tre delle nuove proposte Michelin messe alla prova sul circuito del Mugello
9 giugno 2015

Michelin non pensa solo al suo rientro in MotoGP per la prossima stagione, quando sostituirà Bridgestone nel ruolo di fornitore unico degli pneumatici in classe regina. Oltre ai piloti del Mondiale ci sono anche quelli che corrono nei vari trofei e soprattutto gli amatori. É soprattutto a loro che il costruttore francese dedica le novità 2015. Si comincia con il Power Supermoto, che come si può intuire già dal nome è dedicato alle supermotard e che ha visto i tecnici lavorare in particolare su due aspetti fondamentali, durata e performance, soprattutto in termini di grip.

Noi però abbiamo dedicato la nostra attenzione ai nuovi prodotti studiati per un utilizzo racing e stradale, e qui c'è da perderci la testa in quanto a sigle. Vediamo di fare un po’ di chiarezza. La famiglia di pneumatici sportivi Michelin comprende i Power SuperSport, i Power Cup e le Power Slick; da oggi questi tre prodotti acquistano la denominazione "Evo" e "Ultimate" a indicare le versioni 2015. Le prime sono dedicate in particolar modo agli amatori e sono omologate per l'uso stradale, mentre le Ultimate sono specifiche per l'utilizzo professionale e quindi racing, e non si possono acquistare dal gommista sotto casa.

Power SuperSport Evo

L'Autodromo del Mugello è stato scelto da Michelin quale teatro per la presentazione dinamica dei nuovi pneumatici sportivi, indossati per l'occasione da quattro vere top model: Aprilia RSV4, BMW S1000 RR, Ducati 1299 Panigale e Yamaha R1. Iniziamo per gradi e quindi ci dedichiamo alle Power SuperSport Evo, pneumatici dalle caratteristiche prettamente stradali che però non disdegnano qualche puntata in pista.

Questi sono pneumatici bimescola al posteriore, con una struttura o carcassa che sfrutta la tecnologia ACT (Adaptive Carcass Technology) che prevede una carcassa di tipo "adattivo". Che permette cioè di avere differenti rigidezze della struttura in funzione degli angoli di piega. Una rigidità inferiore nella parte centrale dello pneumatico per ammortizzare al meglio, e spalle più sostenute per contrastare i carichi e la deriva in curva. Le mescole sono studiate per garantire un tempo di riscaldamento (warm up) limitato, e buone percorrenze chilometriche, a tale scopo la mescola centrale del posteriore é meno soft di quella scelta per le spalle, che invece deve garantire maggior grip.

Da notare che la mescola centrale più rigida è disposta in maniera tale da "infilarsi" parzialmente sotto quella laterale più morbida, in maniera tale da fornire un maggior sostegno. Le misure disponibili per le Power SuperSport EVO, oltre al classico anteriore da 120/70, sono: 180/55; 180/60; 190/55; 200/55.

La destinazione 50/50 tra utilizzo stradale e in pista ha l'indubbio vantaggio di permettere alle SuperSport EVO di entrare rapidamente in temperatura, e di adattarsi alle diverse condizioni di utilizzo più facilmente. Un giro meno tirato, magari per aspettare il compagno di merende, non le mette in crisi mentre l'unica accortezza che richiedono é legata alle pressioni di utilizzo, inferiori rispetto a quelle previste per l'uso stradale.

Le SuperSport hanno un compito piuttosto impegnativo: tenere a bada le prestazioni delle mille odierne in pista. Un compito tutt'altro che facile anche per degli pneumatici specifici, figuriamoci con delle coperture studiate per dare il meglio su strada. Fin tanto che le si tratta con i guanti e si guida in maniera rotonda e pulita, le SuperSport EVO si dimostrano all'altezza e svolgono il compitino a dovere, ma se chiamiano all'ordine tutta la cavalleria delle mille presenti oggi in autodromo iniziano a mostrare qualche limite.

La spinta in accelerazione provoca una sorta di galleggiamento dell'avantreno in rettilineo, reazione peraltro solo fastidiosa ma non pericolosa, mentre i potenti impianti frenanti e soprattutto la staccata della San Donato, evidenziano uno scarso sostegno della carcassa anteriore che flette in maniera evidente. Queste caratteristiche, che su strada possono essere apprezzabili (pensiamo ad esempio alla capacità di smorzare le sconnessioni dell'asfalto e di copiarne le imperfezioni) in pista vanno limitate guidando in maniera pulita, frenando e accelerando in modo lineare. Le caratteristiche di queste gomme forse si sposerebbero maggiormente con le prestazioni delle odierne seicento, piuttosto che con le superbike targate protagoniste del test, almeno tra i cordoli di una pista.

PowerCup Evo

Lo step successivo del nostro test ha visto come protagoniste le Power Cup EVO, pneumatici omologati stradali che vedono però l'ago della bilancia spostarsi decisamente verso l'uso pistaiolo. Questo si intuisce solo guardandoli: l'ampia scolpitura delle SuperSport contrasta con il rapporto vuoto-pieno della Power Cup EVO che vede prevalere il secondo aspetto. La destinazione 95% pista, 5% strada dichiarata dai tecnici fa intendere il resto.

L'anteriore monomescola, disponibile nella classica misura 120/70 si affianca ad un posteriore bimescola (2CT) che si può acquistare in tre differenti misure, 180/55, 190/55 e 200/55. Come per il fratello SuperSport EVO, anche questo Power Cup non richiede l'utilizzo di termocoperte se si decide di sgranchirsi le ossa in pista, mentre le pressioni di utilizzo vanno adeguate e quindi abbassate.

Tutta un'altra storia, verrebbe da dire dopo poche curve in sella alla nostra moto gommata Power Cup EVO. Rimane la rapidità nello scendere in piega che già avevamo apprezzato sulle SuperSport, in questo caso ancor più evidente, e che necessita di un brevissimo apprendistato, ma l'appoggio e il sostegno offerto dalle Power Cup EVO é decisamente superiore. La stabilità in rettilineo é ottima, mentre il sostegno offerto dal pneumatico anteriore sia in fase di percorrenza che soprattutto in frenata, consente al pilota di trovare un maggiore feeling con la moto. Il grip è elevato in ogni condizione, e le perdite di aderenza del posteriore avvengono solo prendendo in mano il gas senza tanti riguardi e sotto la spinta dei duecento cavalli delle moto protagoniste del test. Con le seicento siamo certi che si potrebbe tranquillamente usare il comando del gas come un interruttore on/off.

Un particolare che ci ha piacevolmente colpiti, tradizionalmente  caratteristica dei pneumatici sportivi Michelin, riguarda la costanza di rendimento: le prestazioni e il grip della Power Cup EVO sono costanti durante tutto l'arco di utilizzo. Difficile percepire un calo prestazionale anche dopo parecchi turni. La cosa che ci é piaciuta meno é invece il feeling con l'anteriore una volta raggiunto il massimo angolo di piega. Il grip c'è, ma si ha sempre una strana sensazione, come se l'anteriore galleggiasse.

Power Slick Ultimate

L'ultimo pneumatico che abbiamo provato é stato il Power Slick Ultimate, mentre non erano disponibili il Power Cup Ultimate e le Power Slick EVO, queste ultime dedicate ai track day.

Anche in questo caso saliamo di livello, le Power Slick Ultimate rappresentano uno step ulteriore nei confronti delle Power Cup EVO, rispetto alle quali richiedono parecchio mestiere in più, oltre che l’utilizzo di termocoperte e assetti specifici delle moto. Niente più plug & play, qui le cose si fanno bene oppure non si fanno. Per lavorare al meglio le Power Slick vanno stressate per benino, e le temperature d’esercizio devono rimanere alte e abbastanza costanti.

In cambio le slick francesi ripagano con inserimenti fulminei e grip a badilate, mentre il limite è più quello del pilota rispetto a quello del pneumatico. Stabili e precise in ogni frangente le Power Slick Ultimate sono anche molto costanti sia nel rendimento e, a detta dei tecnici, anche molto resistenti all’usura. Purtroppo per noi, quest’ultimo aspetto non abbiamo avuto modo di apprezzarlo!
 

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