Speciale caschi: Scorpion EXO 750

Speciale caschi: Scorpion EXO 750
Carlo Baldi
Prodotto in Corea con soluzioni interessanti come l'AirFit che gonfia i guanciali. La qualità è al top, con prezzi a partire da 220 euro | di C. Baldi
25 novembre 2009


Avevamo visto i caschi Scorpion varie volte nei negozi o negli stand nelle fiere internazionali, ma non avevamo mai avuto modo di testarne uno. Eravamo quindi curiosi di mettere alla prova uno dei caschi marchiati Scorpion che sino ad ora ci avevano attratti più che altro per l’accattivante estetica e per la singolare caratteristica di poter gonfiare e sgonfiare le guance laterali per adattare al meglio la taglia. Al termine della nostra prova però il sistema Airfit non è stato l’unico aspetto positivo di questo casco che si è rivelato di ottima qualità e con numerosi e validi accorgimenti che lo rendono veramente un ottimo prodotto.
La scatola di colore giallo e nero è robusta e oltre ai dati principali del nostro casco riporta anche l’indirizzo dell’importatore per l’Europa (la Scorpion Sports Europe di Strasburgo in Francia) e del sito  www.scorpionsports.eu dove si possono raccogliere tutte le notizie riguardanti i caschi Scorpion, che vengono prodotti dalla ditta Sud Coreana Kido Indutrial ltd.
Molto bello e pratico anche il sacchetto porta casco con il logo Scorpion stampato su di un solo lato. L’etichetta omologativa ci rivela che il nostro casco è stato omologato come casco integrale (con mentoniera protettiva) in un laboratorio dei Paesi Bassi ed è naturalmente conformite alla vigente normativa ECE 22-05.
Inoltre un adesivo circolare posizionato sulla parte posteriore della calotta indica come il casco sia stato approvato anche dal TUV Tedesco. Un ulteriore garanzia di qualità. Un sacchetto in plastica trasparente contiene il libretto delle istruzioni in cinque lingue tra le quali anche l’Italiano. L’opuscolo è essenziale ma ben fatto e molto chiaro, con disegni che spiegano chiaramente come cambiare la visiera, smontare le imbottiture di comfort o regolare il cinturino di ritenzione. Nello stesso sacchetto troviamo inoltre la garanzia che vale tre anni dal momento dell’acquisto, due viti in plastica di scorta (servono per bloccare le placche laterali del meccanismo visiera) ed un pratico sottogola sul quale è scritto che in caso di incidente, prima di rimuovere il casco, occorre sgonfiare le guancie laterali tramite il bottone del sistema Airfit del quale parleremo più avanti.

Estetica accattivante


Esteticamente l’Exo 750 è molto bello ed evidenzia una linea della calotta molto ricercata che (almeno così riporta il libretto di istruzioni) è stata studiata nella galleria del vento. Le due prese d’aria superiori sono leggermente in rilievo e grazie alla loro forma arrotondata non sembra possano creare turbolenze. In mezzo a queste due prese d’aria ne troviamo una più grossa, regolabile su ben tre posizioni e che consente un buon ingresso di aria all’interno del casco. Assieme a quella posizionata sulla mentoniera sono quindi ben 4 le prese d’aria sulla parte frontale del casco. Infine nella parte superiore, leggermente arretrata, troviamo una aletta stabilizzatrice che ingloba due estrattori regolabili e tre fori per l’estrazione dell’aria calda. La calotta è completamente liscia fatta eccezione per due nervature di rinforzo che iniziano dalla parte centrale della mentoniera per arrivare sin quasi alla parte posteriore della calotta esterna, creando un leggero gradino su entrambi i lati che senza dubbio irrigidisce la calotta e la rende più robusta in caso di impatto.
L’abbiamo utilizzato con una naked e con una moto turistica per un totale di circa 400 chilometri, percorsi in autostrade strade provinciali ma anche nel traffico urbano. La calzata, anche se un leggermente stretta per essere una Large, è avvolgente e non ci ha procurato nessun particolare disturbo nemmeno dopo alcune ore di utilizzo.

Il sistema Airfit permette una calzata perfetta


Naturalmente abbiamo messo subito alla prova il sistema Airfit che consente di gonfiare e sgonfiare le guancie laterali, che sono montate su cuscinetti d’aria. Gonfiando le due guancie abbiamo avvertito una pressione quasi all’altezza degli zigomi e non in corrispondenza delle guancie. Il comfort non è migliorato di molto, ma senza dubbio è aumentata la sicurezza in quanto il casco è diventato molto aderente al nostro viso. La pompetta rossa posizionata proprio al centro della parte interna della mentoniera è facilmente raggiungibile, ma essendo piccola ci vogliono almeno una decina di “pompate” per avvertire una modifica nella pressione delle guancie sul viso. Per sgonfiarle invece basta premere il pulsante metallico posizionato alla sinistra della pompetta ed in pochi secondi le guancie si sgonfieranno completamente.
A nostro parere questo sistema è valido non tanto per il comfort, ma per far aderire le imbottiture laterali di comfort alle guancie dell’utilizzatore, avvicinando quindi allo zero le possibilità che, in caso di caduta, il casco si possa scalzare dalla testa. Le imbottiture interne utilizzano una stoffa che la Scorpion chiama KwikWick e che è in grado di assorbire il sudore.
Sono traspiranti, smontabili e lavabili e si sono rivelate comode anche se con una spugna interna leggermente troppo rigida. Lo spazio per le orecchie è sufficiente e lascia la possibilità di udire i rumori del traffico, senza però rendere l’Evo 750 un casco rumoroso.
Ottimo il cinturino dotato di un robusto nastro nero tubolare e della chiusura a doppio anello. Trattandosi però di un casco non decisamente racing, sarebbe stata certamente più pratica una chiusura a sgancio rapido, magari con regolazione micrometrica. Il cinturino non dispone di un gancio, ma per fissare il casco alla moto si possono utilizzare i due anelli della chiusura

Le quattro prese d’aria frontali e i depressori posteriori svolgono egregiamente il loro lavoro, ed il flusso d’aria all’interno del casco è costante


Tornando al sistema di ventilazione, le quattro prese d’aria frontali e i depressori posteriori svolgono egregiamente il loro lavoro, ed il flusso d’aria all’interno del casco è costante. La presa d’aria che si sente maggiormente è quella centrale superiore, mentre è poco avvertibile quella posizionata sulla mentoniera. La visiera trasparente montata sul casco è dotata di trattamento antigraffio ed antiappannamento ed è naturalmente omologata ECE 22 05.
Il suo spessore è di mm 2. Chiude molto bene e non abbiamo mai rilevato fastidiose infiltrazioni d’aria attraverso il bordo della visiera anche perché durante la chiusura la visiera si ritrae verso la calotta. Molto buono anche il trattamento antifog (denominato Everclear) tanto che la visiera non si è mai appannata durante i nostri test, anche con le basse temperature delle mattinate autunnali.

Continua a pagina 2: scheda tecnica e pagella

 

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Il meccanismo della visiera (brevettato) svolge bene il suo compito

Parlando della visiera occorre affermare che questo casco dispone di un meccanismo molto pratico e facile da utilizzare, SpeedShift (brevetto in corso di registrazione), che non richiede l’ausilio di alcun attrezzo. Inoltre l’Evo 750 dispone di un ottimo blocco visiera, comandato da una levetta in plastica posizionata sulla parte sinistra della calotta, sopra la visiera stessa. Spostandola verso l’alto la visiera non si potrà più aprire. Un altro particolare che rende sicuro questo casco, in quanto in caso di caduta la visiera resterà solidale con la calotta e non lascerà quindi mai il viso dell’utilizzatore sprovvisto di copertura e protezione. Azionando invece la levetta verso il basso, apriremo la visiera, facendo fare il primo scatto al pratico e funzionale meccanismo che ne regola l’apertura e la chiusura. Sostituire o rimuovere la visiera è davvero semplice. Una volta aperta infatti, basta spingere i due grossi anelli laterali in senso orario e tirare contemporaneamente a se la visiera, che si potrà così estrarre dai ganci che la bloccano alla calotta.
Semplice da azionare, sicuro e senza il bisogno di attrezzi : un ottimo meccanismo visiera che dispone di ben sei scatti di apertura e chiusura.


Altrettanto semplice lo smontaggio ed il montaggio delle imbottiture interne di comfort.
Anche lo smontaggio delle imbottiture interne di comfort risulta abbastanza agevole. Occorre impugnare la prima delle due imbottiture laterali amovibili e tirarla a sè sino a quando i due bottoni che la fissano al polistirolo laterale non si saranno aperti. Contemporaneamente bisognerà estrarre la parte inferiore delle due guanciole dai fermi che le ancorano alla base della calotta interna in polistirolo. Una volta ripetuta l’operazione con l’altra imbottitura possiamo rimuovere anche la cuffia, tirando a noi sulla parte della fronte sino a che gli inserti, fissati a pressione in apposite sedi in plastica presenti sul polistirolo, non saranno stati estratti. Lo stesso procedimento vale per la parte posteriore della cuffia. Naturalmente per rimontare il tutto occorre agire in modo inverso.
Una volta smontato completamente l’interno, possiamo constatare come il nostro Scorpion disponga di una calotta interna in polistirolo stampato con materiale di colore bianco, mentre le parti laterali fanno corpo unico con la parte centrale della mentoniera. Il tutto è rivestito in poliuretano nero e racchiude i componenti che definiscono il sistema Airfit utile per gonfiare e sgonfiare i guanciali, vale a dire i cuscinetti d’aria interni, ed i tubi che collegano la pompetta ai cuscinetti ed alla valvola di sgonfiaggio.
La calotta in polistirolo bianco è composta da due pezzi. La calotta vera e propria è ad alta densità, mentre la parte superiore è solo appoggiata a quella inferiore ed è stampata con una densità più bassa. Un sistema molto valido per l’assorbimento ottimale dell’energia creata da un impatto.


La calotta esterna è in fibre composite


A questo punto possiamo visionare anche la parte interna della calotta in fibre composite che però non si vedono ad occhio nudo in quanto ricoperte da uno strato di vernice grigia che molto probabilmente altro non è che il distaccante utilizzato per poter estrarre la calotta dalla macchina da stampaggio (sistema bag moulding). La calotta è stampata molto bene ed ha uno spessore uniforme. Non è leggerissima, ma evidentemente la Scorpion ha voluto privilegiare la sicurezza ad un peso che comunque non è eccessivo, visto che il peso totale del casco è di gr 1.650, esattamente quanto riportato dall’etichetta adesiva posteriore che definisce appunto il peso del nostro casco.
Come abbiamo scritto molte volte non è tanto importante il peso del casco (che ovviamente deve restare entro certi limiti) ma è molto più importante l’equilibratura del peso del casco, che non deve pesare in avanti o lateralmente, e lo Scorpion che abbiamo testato era decisamente equilibrato, tanto che non abbiamo mai avvertito un peso eccessivo o dolori al collo, nemmeno dopo svariate ore di utilizzo.


Veniamo ora alla scheda tecnica dello Scorpion Evo 750


Come abbiamo visto, la calotta esterna è in due misure e viene stampata in fibra di vetro e kevlar. Le taglie vanno dalla XS alla XXL, il che consente di adattare questo casco alla testa della stragrande maggioranza degli utilizzatori. La calotta interna è invece in polistirolo bianco ed è composta da due pezzi. Quello superiore è stampato in bassa densità mentre il resto della calotta è di densità superiore. I polistiroli laterali sono di colore bianco ad alta densità ed inglobati nel blocco guanciali/mentoniera che racchiude il sistema di gonfiaggio/sgonfiaggio AirFit che consente di adattare al meglio il casco alla testa e al viso dell’utilizzatore. L’accoppiatura tra calotta esterna e calotta interna in polistirolo è quasi perfetta, anche se gli assemblatori Coreani hanno utilizzato qualche goccia di colla per una maggiore sicurezza. Le imbottiture interne sono completamente smontabili e lavabili ed hanno la capacità di assorbire il sudore. Sudore che però difficilmente potrà comparire sulla fronte dell’utilizzatore in quanto il sistema di ventilazione si avvale di quattro prese d’aria frontali e di cinque fori di estrazione dell’aria posizionati nella parte posteriore. Il sistema di ritenzione è dotato di una robusto nastro nero tubolare e di una chiusura a doppio anello tipo racing. La visiera ha uno spessore di mm 2 ed è trattata antigraffio ed antiappannamento (sistema Everclear). Il meccanismo visiera è semplice da utilizzare e non richiede l’utilizzo di attrezzi. Sul lato sinistro della visiera inoltre troviamo la leva per il bloccaggio o l’apertura della visiera stessa. 

Un perfetto esempio di come dall’Estremo Oriente possano arrivare sul nostro mercato dei prodotti molto validi e sicuri e non solo caschi a basso costo


Assieme al casco vengono forniti un utile paranaso in plastica fissato ad incastro nella parte interna della mentoniera ed una para aria inferiore da posizionare sempre sulla mentoniera, ma nella parte inferiore.
Il peso da noi rilevato è di grammi 1.650 esattamente come riportato dall’etichetta adesiva del peso, posizionata sulla parte posteriore della calotta esterna. Il casco viene proposto in 4 versioni monocolore e 11 con grafica (in 4 diverse grafiche).
Infine il prezzo che è di euro 219,90 per i monocolore e euro 224,90 per i monocolore metallizzati. Le versioni con grafica invece vanno da un minimo di euro 239,90 ad un massimo di euro 259,90


Conclusioni


Il duopolio detenuto da Italia e Giappone per quanto riguarda la produzione di caschi di qualità è messo in discussione.
Questo Scorpion made in Corea (la stessa nazione che produce anche i caschi HJC, i caschi più venduti negli USA) è davvero un ottimo casco. Un perfetto esempio di come dall’Estremo Oriente possano arrivare sul nostro mercato dei prodotti molto validi e sicuri e non solo caschi a basso costo. Come abbiamo sempre affermato non servono 600 o più euro per acquistare un buon casco integrale in vetroresina, comodo e sicuro, e questo Exo 750 ne è la prova tangibile. Utilizzandolo e soprattutto smontandolo e rimontandolo completamente, è stato facile comprendere tutto il know how a disposizione dei tecnici della casa Coreana che nella progettazione di questo casco non si sono ispirati ai migliori caschi già presenti sul mercato mondiale (made in Italy o made in Japan), ma hanno creato un nuovo meccanismo visiera, un nuovo sistema di bloccaggio della visiera e soprattutto hanno adottato il sistema Airfit che contribuisce a migliorare non tanto il comfort, quanto la sicurezza. Tutto in questo casco ha come obiettivo la sicurezza. Un ottimo sistema di ventilazione aumenta il comfort e previene l’appannamento che comunque è definitivamente scongiurato da un trattamento antifog della visiera che funziona molto bene. La calotta esterna in fibra composite (vetroresina e fibre aramidiche) è stampata molto bene così come quella interna in polistirolo in due pezzi e in due diverse densità. Il meccanismo visiera si aziona facilmente, e consente di rimuovere la visiera per sostituirla o anche solo per pulirla ed aumentare così la visibilità. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla leva di bloccaggio e di apertura della visiera. Un particolare che aumenta ulteriormente la sicurezza, che ha un prezzo di vendita davvero accessibile. Bastano infatti 220 euro per acquistare la versione monocolore di questo ottimo prodotto, mentre servono 260 euro per la versione più costosa, decorata con grafiche accattivanti e con colori e grafiche dallo stile personale che si differenzia dagli altri caschi.
 

I nostri voti (da 1 a 10) :

Estetica 8
Grafica e colori 8
Silenziosità e aerodinamicità 8
Imbottiture interne di comfort 9
Sicurezza e qualità dei materiali 9
Sistema di ventilazione 9
Qualità e funzionalità dei meccanismi 10
Rapporto qualità/prezzo 9
Peso 8
Valutazione media: 8,7


Carlo Baldi
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