Romano Albesiano (Aprilia): "Nel 2016 in MotoGP, ma non lasceremo la SBK"

Romano Albesiano (Aprilia): "Nel 2016 in MotoGP, ma non lasceremo la SBK"
Carlo Baldi
Abbiamo intervistato Romano Albesiano che ci ha spiegato quali sono i progetti e gli obiettivi di Aprilia nelle competizioni. Il Reparto Corse è già al lavoro sulla nuova MotoGP, ma non diminuisce l’impegno in Superbike | C. Baldi
31 gennaio 2014

Punti chiave

 

Romano Albesiano è il responsabile del Centro Tecnico Moto, Direzione Sviluppo e Strategie di Prodotto, nonché della Direzione Tecnica e Sportiva Aprilia Racing. Un impegno difficile ma che Albesiano, nato a Carrù (CN) 50 anni fa, sta affrontando nel migliore dei modi, per niente schiacciato dalle responsabilità che questo doppio compito comporta. Laureato in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino, ha iniziato la propria carriera in Cagiva, dove si è occupato anche della 500 GP. Ha poi lavorato in Fondmetal Techonologies in qualità di capo progetto aerodinamica per le vetture Mercedes AMG nei campionati DTM e GT FIA. Rientrato in Cagiva, ricopre la posizione di responsabile del reparto R&D (Research and Development – Ricerca e Sviluppo) per i marchi Cagiva ed Husqvarna e per quest’ultima gestisce anche l’attività sportiva, aggiudicandosi due titoli mondiali. Entra a far parte del Gruppo Piaggio nel 2005, inizialmente come responsabile sviluppo Prodotto del brand Aprilia, ma quando Dall’Igna decide di trasferirsi a Borgo Panigale, gli viene assegnato il doppio compito.

 


L'intervista

Ora che hai un doppio incarico riesci a portare a termine tutti i tuoi compiti? E’ un impegno certamente non facile.

«Non sono Superman e quindi abbiamo dovuto rivedere assieme ai miei collaboratori, la suddivisione del lavoro, per poter far fronte a tutti gli impegni, soprattutto in un momento come quello attuale, nel quale stiamo preparando un rilancio del brand Aprilia che passa anche attraverso nuovi modelli. C’è tanto lavoro da fare nel settore R&D del gruppo Piaggio, un reparto con una realtà forse meno famosa ed evidente rispetto a quella del Reparto Corse, ma di uguale importanza e rilevanza. In termini di prodotto abbiamo fatto ottime cose sia con Aprilia che con Guzzi anche grazie al costante travaso di know how tra il reparto Ricerca e Sviluppo, il reparto Corse e la nostra produzione di serie. Qui a Noale c’è una grande cultura della moto ed un know how che spesso mi viene da pensare sia ormai insito nell’azienda stessa, e non solo nelle persone che vi lavorano. Le persone possono cambiare, ma la cultura e la profonda conoscenza della materia motociclistica restano un grande patrimonio di Aprilia».

 

Riuscirai a seguire anche le gare in pista? Ti vedremo di più in Superbike o in GP?

«La nostra priorità è la Superbike dove schieriamo una squadra ufficiale. Sarò presente in autodromo ogni volta che ve ne sarà la necessità. In MotoGP assistiamo il team Yoda con un accordo che ancora non è stato ufficializzato, ma che speriamo di poter annunciare presto. A loro forniremmo un pacchetto tecnico completo per i due piloti, Petrucci e Camier. Inoltre abbiamo un cliente che l’anno scorso correva con una moto propria ed una ART e che quest’anno invece schiererà due moto proprie, ma motorizzate Aprilia. Mi riferisco al team PBM di Paul Bird al quale forniremo motori, revisioni e sviluppi. Quindi sarò maggiormente presente in Superbike che non in GP in quanto nelle derivate dalla serie il nostro impegno è diretto».

Abbiamo una moto ed una squadra per i quali sta lavorando tutto il nostro reparto corse e sia Guintoli che Melandri possono puntare al titolo

 

E anche perché in Superbike volete vincere.

«Sì, è il nostro obiettivo annunciato. Corriamo per vincere. Non sarà facile perché Sykes è un pilota fortissimo, così come molti altri dei nostri avversari. La concorrenza sarà certamente temibile, ma abbiamo una moto ed una squadra per i quali sta lavorando tutto il nostro reparto Corse e sia Guintoli che Melandri possono puntare al titolo. Ci metteremo tutti il nostro impegno e quindi la vittoria è un risultato raggiungibile».

 

Oltre alla vittoria in Superbike quali sono gli obiettivi del Reparto Corse Aprilia?

«I nostri obiettivi sono molto chiari. Il primo è quello di vincere il titolo in Superbike, il secondo è quello di creare una MotoGP senza compromessi, un vero prototipo che non derivi dalla serie ed il terzo è quello di restare comunque impegnati anche nel settore Open della GP, in modo da sviluppare nuovi sistemi in funzione della nostra nuovo moto da Gran Premio».

 

Quando sarà pronta l’Aprilia MotoGP?

«Non prima di due anni. Il progetto ha già preso il via, ma riguarda una moto completamente nuova. Non avrà nulla in comune con le nostre Superbike o con le ART. Sarà un vero prototipo, una moto da corsa con un motore quattro cilindri a V, un tipo di propulsore sul quale abbiamo maturato nel tempo una grande esperienza e che disporrà della trasmissione a cascata di ingranaggi. Per ora non posso dire altro».

Resteremo in Superbike anche il prossimo anno, anche se ancora non sappiamo con quale tipo di moto

 

Quindi nel 2016 sarete impegnati direttamente in GP, ma quali progetti avete per quanto riguarda il futuro in Superbike?

«Come sappiamo nel 2015 correranno solo le Evo, ma il problema è che ancora non esiste un regolamento chiaro che riguardi le moto Evo 2015. Non sappiamo se saranno vicine alla serie o se invece saranno più simili alle attuali Superbike. Posso quindi affermare che noi resteremo in Superbike anche il prossimo anno, anche se ancora non sappiamo con quale tipo di moto. Un’incertezza che rende le cose estremamente difficili, specialmente per chi come noi vuole investire sulla Superbike e vuole farlo nel modo migliore. Senza sprecare energie ed investimenti. Si parlava di una riunione tra le case, la Dorna e la FIM per il 10 di Dicembre 2013, Una riunione che avrebbe dovuto far chiarezza proprio sui regolamenti. Invece non è successo nulla ed inoltre in Federazione le persone del comitato tecnico sono state cambiate. Io mi auguro che dall’inizio del campionato in poi ci sia una ripresa delle trattative e si stabilisca, possibilmente in tempi brevi, un regolamento sul quale basarci per un futuro che non è certo remoto».

 

Possiamo quindi smentire le voci che parlano di un Aprilia impegnata in futuro solo in MotoGP?

«Assolutamente sì. Per noi la Superbike e le gare delle derivate dalla serie hanno ed avranno sempre una grande importanza. Non dimentichiamoci che il nostro Reparto Corse lavora per le competizioni, ma soprattutto per sviluppare quel know how e quelle tecnologie che verranno poi riversate sulla produzione e sui motoveicoli che il gruppo Piaggio produce e commercializza in tutto il mondo. Siano questi moto dalle alte prestazioni, scooter o gran turismo. La tecnologia ed il know how del reparto R&D e del Reparto Corse sono al servizio di tutto il gruppo e di tutti i nostri prodotti».