Melandri: "D'ora in poi saremo sempre lì davanti"

Carlo Baldi
Abbiamo intervistato Marco Melandri vincitore in Gara1 a Monza e argento in Gara2. Il pilota italiano sembra che abbia ritrovato, oltre che il sorriso, anche il giusto feeling con la sua BMW | C. Baldi, Monza
13 maggio 2013

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Nel box Tissot abbiamo intervistato Marco Melandri vincitore in Gara1 a Monza e argento in Gara2. Il pilota italiano sembra che abbia ritrovato, oltre che il sorriso anche il giusto feeling con la sua BMW.

 «Questa gara è un po' la svolta dell'inizio di campionato, Le modifiche sulla moto che abbaimo fatto qui ci hanno riportato sulla buona strada. Da qui in avanti sono sicuro che potremo lottare per le posizioni che contano ad ogni gara».


Nella seconda gara hai provato il sorpasso alla parabolica ma non c'è stato niente da fare.
«Era difficile passare Guintoli perché aveva molto motore. Quando ha sbagliato sono riuscito a passarlo alla parabolica e l'ultimo giro mi sono buttato dietro a Laverty. Ho fatto il giro al massimo e avevo chiuso il buco alla Ascari, ma per cercare di andare forte di stare vicino ho fatto scivolare la moto un po' troppo, ho aperto il gas troppo presto, ho perso un po' di velocità e non ce l'ho fatta. Credo che sarebbe stata comunque difficile per me perché ci mancava qualcosina di motore. Tornare da Monza con un primo e un secondo posto sia un risultato fantastico».


Hai ritrovato la tua moto dell'anno scorso?
«Abbiamo fatto dei passi indietro con l'avantreno e ho ritrovato le sensazioni e la fluidità di guida che mi mancava in queste prime gare e adesso sono veramente felice».


Il momento più brutto, quando alla 5 minuti dalla fine del turno di Superpole ti sei ritrovato a fare quella che era la vecchia Superpole: un giro lanciato...
«Abbiamo avuto problemi elettrici ma il team in 7 minuti è riuscito a cambiare un particolare che di solito richiede 20-25 minuti per essere sostituito. Hanno fatto un lavoro incredibile. Adesso siamo tutti supermotivati per continuare a lavorare duro».