Le pagelle della Superbike di Misano Adriatico

Le pagelle della Superbike di Misano Adriatico
Carlo Baldi
Otto vittorie su sedici gare. La supremazia di Checa è tanto netta che nemmeno Biaggi riesce più a contrastarla. Melandri si allontana dalla vetta. Molte le cadute su di una pista da sempre molto scivolosa | C. Baldi
13 giugno 2011


Otto vittorie e tre doppiette su sedici gare. Questo l’impressionante palmares di Carlos Checa che, quando non siamo arrivati nemmeno a metà del campionato (il mondiale Superbike compirà il giro di boa proprio settimana prossima ad Aragon) sembra aver in mano il titolo mondiale 2011.
La cosa che preoccupa i suoi detrattori (ammesso che il simpatico spagnolo ne abbia qualcuno) è che mentre lui vola gli altri arrancano, alle prese con errori cadute ed infortuni. Biaggi giovedì sera aveva detto che sperava di iniziare la sua rimonta qui a Misano, ma torna a casa con una frattura ad un piede e dieci punti in più da recuperare. Melandri che conosce bene questa pista e sperava di accorciare il gap che lo separa dal pilota del team Althea, si trova ora staccato di 95 punti.
Rea, l’unico assieme a Laverty, Melandri e naturalmente a Checa ad essere salito sul gradino più alto del podio in queste prime sedici gare, salterà anche le due gare di Aragon a causa di una frattura al braccio destro ed una alla scapola sinistra. Non sta meglio Corser che sabato ha distrutto il suo casco ed il suo morale all’uscita della curva della Quercia.
Non si vede all’orizzonte un pilota che abbia la costanza di Checa e che lo possa contrastare nella corsa al titolo. La matematica e la storia però, almeno per il momento, non assegnano il titolo a Carlos visto che ad esempio nel 2009 Haga dopo sei round poteva vantare 250 punti (Checa ne ha 245) ed un vantaggio di 85 su Fabrizio e di 88 su Spies che come sappiamo vinse poi il campionato. Non tutto è perduto quindi per gli avversari del pilota della Ducati che però già ad iniziare dalla prossima gara di Aragon dovranno cercare di mettere le loro ruote davanti a quelle dello spagnolo.

Nonostante la pioggia del giorno precedente ed il caro biglietti (ma che senso ha chiedere un sovrapprezzo per le tribune per poi vederle desolatamente tutte vuote?) sono stati più di 60.000 gli appassionati che nei tre giorni hanno gremito il Misano World Circuit per confermare che lo spettacolo della Superbike piace sempre molto anche se queste ultime due gare non sono state tra le più eccitanti che si ricordino, sia per lo strapotere di Checa che per la scivolosità della pista. E a proposito di strapotere da notare come il team Althea si sia aggiudicato ben tre delle cinque gare corse questo weekend a Misano. Le altre squadre sperano che la squadra italiana non si schieri il prossimo anno anche in Supersport e nella Stock 600. E visto che parliamo di Stock complimenti a Davide Giugliano che potrebbe avere un grande futuro davanti a se.

Domenica è stata anche la giornata di Ayrton Badovini che ha lottato con Haga sin sotto la bandiera a scacchi per il terzo gradino del podio. Non ce l’ha fatta, ma Misano lo ha eletto come proprio idolo e siamo certi che il suo primo podio non tarderà a venire. In un campionato dove dominano i quarantenni un giovane italiano ci fa ben sperare per il futuro.
Nemmeno il tempo di archiviare questo secondo round italiano che i camion delle squadre stanno già partendo con destinazione Alcaniz in Spagna. Tra cinque giorni le Superbike saranno nuovamente in pista e riprenderà l’inseguimento a Checa.

Ecco i nostri voti ai protagonisti delle gare di Misano


Carlo Checa
: Dopo il podio di gara due scherzavamo con Carlos sul fatto che le uniche difficoltà le stia incontrando nel giro d’onore dopo le sue vittorie. Al Miller dopo gara uno e scivolato con la moto nel fango. Qui a Misano la sua Ducati si è spenta dopo la prima manche ed ha rotto la catena dopo la seconda. In tutti e tre i casi Carlos ha dovuto chiedere un passaggio per raggiungere il podio. Deve allenarsi di più nei festeggiamenti. A parte le battute abbiamo assistito ad altre due gare perfette dell’alfiere del team Althea che non ha lasciato spazio a nessuno dei propri avversari. Il suo vantaggio in classifica aumenta e nemmeno la pioggia e la scivolosa pista di Misano sono riusciti a fermare la sua marcia trionfale. Lui sorride e si gode questo momento magico, protetto dall’affetto e dalla stima della sua squadra e dei suoi tifosi. Al paddock show sembrava di essere in Spagna. Voto 10

Max Biaggi : Il Corsaro è ferito e battuto ma non vinto. E’ rimasto solo lui a lottare con Checa e a dare ancora un po di sale a questo campionato che sta prendendo la strada di Barcellona. In tutte e due le manche è partito forte ed ha cercato di seminare il suo avversario. Però, messo sotto pressione, ha sbagliato ancora e sempre nello stesso punto della pista (al termine del curvone veloce). Lo stesso punto dove era caduto malamente nelle libere di sabato fratturandosi il piede. I suoi errori iniziano a diventare tanti e a pesare sull’esito della sua stagione. Da un pilota forte ed esperto come lui che può inoltre disporre di una moto che non è certo l’ultima del lotto (anzi …… ) ci aspettiamo molto di più. Vogliamo sperare che il dolore al piede abbia in parte condizionato le sue due gare di Misano e ci aspettiamo che il Corsaro prima o poi si getti davvero all’arrembaggio. Voto 7,5 (mezzo punto in più per aver corso con un piede dolorante).

Ayrton Badovini : Ha infiammato Misano in gara due ed il suo primo podio in Superbike gli è fuggito per pochi metri. Ma la cosa importante è che il suo non è stato certo un exploit solitario, ma la conferma di una maturazione che lo sta portando tra i top rider della categoria. Ayrton è andato sempre a punti eccezion fatta per gara due a Phillip Island. Deve ancora migliorare un poco in prova per poter partire più avanti in griglia e restare da subito con i primi. Finalmente un italiano giovane con ottime prospettive future. Complimenti anche alla sua squadra che se Toseland non si fosse infortunato così gravemente al polso avrebbe potuto fare ancora meglio. Voto 7,5

Marco Melandri : Un'altra caduta ed un'altra casella vuota nella sua classifica. In gara uno è giunto terzo e nella seconda avrebbe probabilmente ripetuto lo stesso risultato se non fosse caduto dopo aver perso l’anteriore. La sua Yamaha poi non si è più riaccesa e non essendo rientrato al box con la propria moto Marco non è stato ammesso alla seconda fase della seconda manche, dopo la bandiera rossa. In prova era andato bene cogliendo il quarto posto in Superpole, però poi in gara non è mai riuscito a lottare con Checa per la vittoria anche a causa di una R1 che non lo aiutato ed ha sofferto per la mancanza di grip. Gli manca ancora qualcosa per essere vincente in Superbike. Voto 6

Noriyuki Haga : A volte ritornano. Dopo l’ennesimo ritiro per problemi tecnici in gara uno, nella seconda il giapponese ha tirato fuori tutto il suo orgoglio ed ha strappato il podio a Badovini. Un bagliore in una stagione opaca. La sua Aprilia privata gli crea molti problemi e si ferma spesso, ma viene da chiedersi se Nitronori abbia ancora voglia di combattere. A Misano questa voglia l’ha avuta e speriamo che il suo primo podio stagionale rappresenti una rinascita per il simpatico Noriyuki. Voto 6,5

Tom Sykes : Dopo aver vinto la seconda Superpole della sua carriera, Tom ha stazionato nelle prime posizioni in entrambe le gare, prima che una scivolata nella seconda manche lo mettesse fuori gioco. E’ l’unico pilota Kawasaki che ogni tanto si fa vedere nelle prime posizioni ed è l’unico ad aver vinto qualcosa sia con la vecchia che con la nuova Ninja. Va forte con l’asciutto e sotto la pioggia, non si da mai per vinto e dopo essere scivolato è risalito in sella ed ha portato a termine la gara. E’ da sempre sottovalutato persino dalla Kawasaki che lo scorso anno quasi lo lasciava a piedi. A noi invece piace molto. Voto 7

Leon Haslam : L’inglese della BMW ci sembra frastornato e soprattutto non riesce a venire a capo della messa a punto della sua S1000RR. La grinta non gli manca ma la forza morale inizia a vacillare. Anche a Misano Leon è partito come un missile in entrambe le manches, ma nella prima è caduto e nella seconda si è dovuto accontentare del quinto posto. Sia lui che Corser vanno forte solo nella prima metà di gara segno che gli anni passano ma i problemi in casa BMW restano gli stessi. Haslam ci sta dando la conferma definitiva che non si tratta di un problema di piloti ma di squadra. Un Leon…..in gabbia. Voto 6 (di stima)

Jakub Smrz : L’eterno incompiuto. Quello che crea in prova distrugge poi in gara. Ottimo in Superpole non riesce poi a ripetersi in gara e a Misano cade due volte. Una caduta per manche. Si è vero la pista era scivolosa, ma lo era per tutti. Voto 5

Eugene Laverty : Ripete le gare del suo compagno di squadra fatta eccezione per la Superpole dove non ha certamente brillato. La sua R1 a Misano scivola come una serpe sul sapone ed in gara due lo butta in terra. Lui però, anglosassone come Sykes, si rialza e va a raccogliere qualche punto. E’ ancora quarto in classifica, ha vinto due gare ed è al debutto in Superbike. Stagione positiva, ma weekend incolore. Voto 5,5

Johnny Rea : La stagione e la carriera di Rea stanno prendendo una brutta piega. Johnny è uno dei talenti più cristallini di questa Superbike, ma gli anni passano ed i risultati non arrivano. Colpa della sua irruenza, di una Honda che va forte solo con lui e che troppo spesso lo butta a terra. Le troppe cadute iniziano ad incidere sul fisico dell’inglese che a Misano si è rotto radio e clavicola. Viene accostato spesso alla MotoGP ma forse farebbe bene a trovarsi una moto ed una squadra più competitive in Superbike, per dimostrare di essere davvero un pilota vincente. Speriamo si riprenda presto. Voto 5
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