Checa vince gara uno a Silverstone

Checa vince gara uno a Silverstone
Carlo Baldi
Netta vittoria del pilota del team Althea che precede Laverty e Melandri. Un Biaggi irriconoscibile conclude decimo. Solo quattordici piloti al traguardo | C. Baldi, Silverstone
31 luglio 2011

Punti chiave

 

Carlos nelle prove aveva dimostrato di avere un passo decisamente superiore rispetto ai suoi avversari, i quali riuscivano a fare qualche giro veloce, ma non dimostravano la sua stessa costanza di rendimento. In gara uno Carlos ha faticato a portarsi in testa. Come spesso gli capita la sua partenza non era stata velocissima, tanto che nei primi giri lo spagnolo aveva dovuto battere la resistenza prima di Haga e poi di Laverty. Una volta raggiunto il primo posto, con la pista libera davanti a se, Checa ha potuto imporre il suo ritmo e per i suoi avversari non c’è stato nulla da fare. Alle sue spalle ottima prestazione di Laverty.

L’inglese era partito come un missile, ma proprio mentre sembrava che potesse allungare sugli inseguitori Checa gli è piombato addosso facendogli subito capire che non sarebbe finita come a Monza. Resta comunque una grande prestazione del giovane pilota della Yamaha che sale sul podio per la terza volta in questo campionato. Melandri conquista invece il gradino più basso del podio e vista come si era messa la gara Marco deve ritenersi soddisfatto per aver limitato i danni. Il pilota di Ravenna ha dovuto lottare molto nel gruppetto formatosi alle spalle di Laverty e nei primi giri ha fatto a sportellate con Hopkins per non perdere terreno dai due di testa.

L’aria di casa ha fatto decisamente bene a Haslam, quarto davanti alla wild card di lusso John Hopkins. Hopper era partito bene, ma ha poi perso terreno e non è stato mai in lotta per la vittoria. Buona la prestazione di Guintoli davanti ad un Lascorz davvero sorprendente se si considera che nelle prove lo spagnolo della Kawasaki era sempre nelle ultime posizioni della classifica. Dopo le eccezionali prestazioni fornite in prova, finalmente Berger coglie un buon risultato anche in gara e giunge ottavo davanti a Corser e ad un Badovini che non era certo al massimo della forma dopo la caduta di ieri in Superpole.

Ed arriviamo a Biaggi. Il Corsaro ha concluso undicesimo quella che è senza dubbio stata la peggior gara della stagione. Partito male, Max ha dovuto lottare in un gruppone di cinque-sei piloti mostrando subito di non essere nelle condizioni di poter competere nemmeno nel gruppo degli inseguitori. Le traiettorie di Max erano spesso diverse da quelle dei suoi avversari segno evidente di problemi di assetto. Il suo undicesimo posto finale è dovuto alle cadute di Haga ed Aitchison ed al ritiro del suo compagno di squadra Camier, perché in caso contrario Biaggi sarebbe arrivato addirittura più indietro. Una gara da dimenticare in fretta, che è costata a Biaggi ben venti punti nei confronti di Checa e undici nei confronti di Melandri, che ora lo tallona in classifica a soli dodici punti. Questa pista non piace al pilota dell’Aprilia che però in gara due dovrò escogitare qualcosa almeno per limitare i danni.

Il dodicesimo posto di Toseland segna il suo definitivo ritorno alle corse dopo il brutto infortunio nelle prove private di Aragon. Rolfo porta a casa tre punti ed anche la wild card Kirkham ne raccoglie due, visto che sono giunti al traguardo solo quindici piloti. E veniamo appunto alle cadute ed ai ritiri che hanno influito non poco sul risultato di questa prima manche di Silverstone. Iniziamo da Camier che ha visto sfumare nel finale un podio che si era conquistato con tanta grinta. La sua RSV4 ha avuto un problema nel corso del quindicesimo giro e l’inglese è riuscito comunque a tagliare il traguardo anche se in ultima posizione. Un vero peccato. Ma andando per ordine, il primo a prendere la via dei box è stato Fabrizio che è scivolato nel corso del primo giro. Successivamente si è ritirato Smrz per problemi meccanici.

Brutta la caduta di Lowes, vittima di un high side. Haga che stava facendo una grande gara, è scivolato mentre era ancora in lotta per il podio. Pochi giri dopo scivolava anche Aitchison che era in ottava posizione e stava quindi conquistando un ottimo risultato con la Kawasaki del team Pedercini. L’ultima caduta era quella di Lai che stava per conquistare un punticino mondiale. Alle 16,30 ora italiana il via alla seconda gara della giornata e visto cosa è successo nella prima vi consigliamo di non perdervela.

 

 

Classifica


1. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 38'06.477
2. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 38'09.781
3. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 38'11.259
4. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 38'13.593
5. John Hopkins (Samsung Crescent Racing) Suzuki GSX-R1000 38'17.534
6. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 38'28.376
7. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38'28.785
8. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 38'29.211
9. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 38'31.968
10. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 38'32.202
11. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38'32.321
12. James Toseland (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 38'52.055
13. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 38'58.127
14. Jon Kirkham (Samsung Crescent Racing) Suzuki GSX-R1000 39'03.787
15. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 39'42.934
RT. Fabrizio Lai (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 25'55.384
RT. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 21'23.662
RT. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 19'05.488
RT. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 13'49.436
RT. Alexander Lowes (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 10'46.507
RT. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 2'06.045