Valentino Rossi: "Siamo preoccupati. Non siamo riusciti a risolvere i problemi"

Valentino Rossi: "Siamo preoccupati. Non siamo riusciti a risolvere i problemi"
Giovanni Zamagni
Rossi è deluso. E preoccupato. Forse addirittura un po’ frastornato. Perché le aspettative erano altre e invece ha chiuso dietro a tutti. L'unico a fare peggio è Hayden | G. Zamagni, Sepang
1 marzo 2012

SEPANG – E’ deluso. E preoccupato. Forse addirittura un po’ frastornato. Perché le aspettative erano altre, perché dopo il primo test, chiuso in quinta posizione a 1”2, in questo Valentino Rossi credeva di confermare la prima posizione dietro alle due Honda e alle due Yamaha e di ridurre il distacco dai primi. Invece, Valentino e la Ducati sono sprofondati in decima posizione a un secondo, dietro a tutte le MotoGP e davanti solo a quella del compagno di squadra Nicky Hayden. Come dire che è normale essere delusi. Preoccupati. Frastornati.

«E’ stato un test abbastanza negativo – ammette -. L’unica cosa positiva è che ci siamo avvicinati un po’, riducendo il distacco da 1”2 a 1”, ma siamo preoccupati perché abbiamo peggiorato notevolmente la posizione e tanti altri sono andati più forte di noi. Quindi è andata sicuramente peggio rispetto al primo test. A parte l’elettronica che ha fatto un passo in avanti – l’antimpennamento e il traction control mi aiutano nella guida -, per il resto non siamo riusciti a risolvere i problemi: abbiamo provato un po’ di cose ma, alla fine abbiamo dovuto desistere. Insomma, sappiamo che sarà dura: a Jerez, a fine mese, cercheremo di capire meglio dove siamo».

Se tu dovessi fare un elenco delle cose da migliorare, da dove partiresti?
«Non sono rapido in entrata di curva, non riesco a entrare forte e tenere una buona velocità di percorrenza. Poi la moto si muove troppo in accelerazione. C’è una differenza di un secondo sul giro veloce e 6-7 decimi di passo (a mio modo di vedere di più… nda): non siamo a una vita, ma siamo dietro!».

Speravi di essere più vicino a Honda e Yamaha?
«Sono stati test difficili, condizionati dal tempo e siamo anche stati un po’ sfortunati, perché oggi pomeriggio, mentre stavamo andando bene, ho avuto un problema con la moto, in particolare con la forcella. Però dobbiamo fare meglio».

Dopo il primo test avevi detto che l’entrata in curva era finalmente efficace, mentre stavolta non è così: è stato fatto un passo indietro?
«L’altra volta eravamo andati meglio e riuscivo a guidare e soffrivo più che altro in accelerazione, mentre stavolta abbiamo fatto un sacco di prove per risolvere i nostri problemi, ma sono abbastanza lento anche in entrata. C’è tanto sottosterzo, faccio proprio fatica a guidare. Sinceramente non ce l’aspettavamo, pensavamo di andare bene, invece non abbiamo trovato il giusto bilanciamento».

Il morale è basso?
«Prima di demoralizzarsi, bisogna vedere come andrà a Jerez, dove la pista è tutta diversa e ci sono temperature differenti. Però, sì, sono preoccupato».