Test MotoGP a Sepang, Andrea Dovizioso: "Alla fine ci siamo (quasi) arrivati"

Test MotoGP a Sepang, Andrea Dovizioso: "Alla fine ci siamo (quasi) arrivati"
Giovanni Zamagni
Piuttosto preoccupato dopo la giornata di ieri, il ducatista ha ritrovato il sorriso: “Abbiamo migliorato la messa a punto e siamo più efficaci con le gomme. Ma è tutto da verificare. Viñales è il più veloce e costante, poi Rins. Ancora non sono completamente a mio agio con le Michelin 2020”
9 febbraio 2020

SEPANG - La preoccupazione di sabato si trasforma in consapevolezza di avere dei problemi, ma anche di non essere così lontano come potrebbe sembrare. Andrea Dovizioso e la sua squadra hanno lavorato duro per recuperare dopo una giornata difficile: i test si chiudono con un Dovi moderatamente soddisfatto.

 

"Sì, sono contento, abbiamo migliorato la messa a punto e il 'feeling' con le gomme. E’ vero che questi pneumatici hanno più grip, ma cambia il modo di guidare. Io e Miller siamo stati i soli a fare il tempo con la media: un altro aspetto positivo”.

C’è ancora qualcosa che ti preoccupa?

“Non so come si comporterà la gomma in gara, probabilmente non lo sa nessuno: facendo tanti giri consecutivi, sembra che cali parecchio, ma è tutto da verificare. Ci vorrebbero più test: con il grip che c’era in questi giorni sull’asfalto, i tempi che si vedono non sono reali”.

Chi ti è sembrato più a posto?

“La simulazione migliore l’ha fatta Viñales, poi c’è Rins, ma non è facilissimo interpretare questi test”.

Alla fine, qual è il bilancio?

“Sono stati tre giorni un po’ complicati, ma ci siamo arrivati. Il tempo sul giro conta poco: ho fatto il mio miglior crono alle 12, quando era molto caldo. Le gomme sono particolari, non sono ancora fluido come vorrei. Sepang è un buon circuito per fare delle comparative, ma le condizioni sono estreme”.

Le gomme cambiano così tanto?

“Sì, e bisogna adattarsi. E’ vero che c’è più grip, ma in trazione, mentre ce n’è meno al massimo angolo di piega. Inoltre spinge molto sull’anteriore, creando qualche difficoltà: credo ci sia margine di miglioramento”.

Andrea Dovizioso, Ducati
Andrea Dovizioso, Ducati

 

Yamaha e Suzuki sembrano beneficiarne...

“Analizzando questi tre giorni è emerso questo: Viñales e Rins hanno dimostrato di avere il passo anche dopo 8/9 giri consecutivi. Maverick è l’unico che ha fatto una vera simulazione, andando molto forte negli ultimi 10 giri. Ma è tutto da confermare”.

Hai fatto 10 giri insieme a Petrucci.

“Sì, per essere il più vicino possibile alle condizioni gara, perché cambia se hai davanti un altro pilota. Ho fatto 5 giri davanti io e 5 Danilo, raccogliendo dati importanti. La gomma è calata parecchio, ma credo che in Qatar capiremo qualcosa di più. Ci siamo avvicinati ai rivali, e quando vai a fare il passo, come succede il terzo giorno, emergono meglio le differenze. La nostra moto è quella che abbiamo usato nei test 2019 a Valencia e a Jerez: sicuramente abbiamo ancora un po’ di margine, ma a fare la differenza sarà soprattutto la gestione delle gomme”.

Secondo Alberto Puig, Suzuki e Yamaha sono quelle cresciute di più in questo inverno: sei d’accordo?

“Suzuki non lo so, Yamaha sicuramente ha lavorato durante l’inverno, ma è sempre difficile capire quanto i miglioramenti siano dovuti alla moto e quanto al corretto sfruttamento della gomma”.