Spunti, considerazioni e domande dopo il GP d'Australia

Spunti, considerazioni e domande dopo il GP d'Australia
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Nel contatto tra Marquez e Zarco qualcuno ha colpa? Petrucci?
28 ottobre 2018

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP d’Australia.

 

Quali sono state le chiavi del GP?

1) Il contatto Zarco/Marquez. Il contatto alla prima curva del sesto giro è stato un momento chiave della gara, perché ha eliminato due possibili protagonisti: Johann perché è caduto, Marc perché ha rotto la moto;


2) Il 13esimo giro. L’errore fatto da Andrea Iannone alla quarta curva del 13esimo giro è stato probabilmente determinante sull’esito del GP: Iannone era secondo e girava regolarmente sotto l’1’30”, ma al 13esimo giro ha girato in 1’31”190, retrocedendo dal secondo al quinto posto staccato di 3”017 da Vinales; al 12esimo giro, Iannone era a 1”592 dal pilota della Yamaha;


3) La consapevolezza di Vinales. Nonostante una pessima partenza – era nono alla fine del primo giro -, Maverick Vinales non ha perso la calma, sicuro di avere il passo e la moto per poter recuperare;


4) Motore Suzuki/Ducati. La grande velocità della Ducati in rettilineo è stata una delle chiave del gP, perché Iannone, ogni volta che passava al tornantino in discesa, poi veniva ripassato in rettilineo da Dovizioso (e Bautista), non riuscendo a impostare il suo ritmo;


5) La velocità di Bautista. Questa è una mia interpretazione: secondo me, vedere Alvaro così competitivo ha caricato positivamente Dovizioso, è come se gli avesse fatto capire che la Ducati non è poi così male nemmeno a Phillip Island;


6) La gomma posteriore di Rossi. Anche Dovizioso ha sottolineato come il calo di Rossi sia stato piuttosto anomalo: mai visto Valentino così arrendevole su questa pista;

 

Ma nel contatto tra Marquez e Zarco qualcuno ha colpa?

La dinamica dell’incidente è piuttosto chiara: Marquez, davanti, si è spostato leggermente a sinistra, come era suo diretto fare, mentre Zarco ha preso una doppia scia e la sua velocità è aumentata di un bel po’: l’errore del francese è stato quello di non rendersi conto di questo. Johann poi si è scusato con Marc: si può dire che è andata di lusso a entrambi, a quella velocità ci si poteva fare male per davvero.

 

La rimonta di Vinales.

1 giro: 9° a 0”966; 4 giro: 8° a 1”216; 6 giro: 5° a 0”377; 7 giro: 2° a 0”299; 8 giro: 1°.

 

Confronto Vinales/Iannone negli ultimi cinque giri.

23 giro: 1’30”986/1’30”502, Vinales +3”530; 24 giro: 1’30”944/1’29”901, Vinales +2”487; 25 giro: 1’30”734/1’30”373, Vinales +2”126; 26 giro: 1’30”868/1’30”555, Vinales +1”813; 27 giro: 1’30”954/1’30”968, Vinales +1”543.

 

Cosa è successo a Danilo Petrucci, 12esimo al traguardo?

Danilo è partito fortissimo, era primo, ma alla seconda curva è finito fuori pista per un problema tecnico. E’ ripartito, ma alla fine del primo giro era ultimo a 19”020 dal primo. Ecco cosa ha dichiarato: “Ho fatto una grandissima partenza: oggi ero rilassato, sapevo di poter fare una buona gara. Purtroppo, alla seconda curva, quando ho chiuso il gas e ho scalato una marcia, la frizione è rimasta chiusa e la ruota dietro si è bloccata. Avevo un buon passo, ho recuperato posizioni, ma abbiamo perso una buona occasione per fare bene: purtroppo succede”.

 

Cosa è successo ad Aleix Espargaro, nono al traguardo?

Aleix ha preso un pezzo della moto di Zarco, volata in aria e ricaduta sull’asfalto violentemente dopo il contatto con Marquez, sulla mano sinistra: è già tanto che sia riuscito a finire.

 

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Vinales 1’29”632 (10); Iannone 1’29”699 (10); Bautista 1’29”714 (11); Dovizioso 1’29”778 (15); Rossi 1’29”879 (11); Rins 1’30”040 (10); Miller 1’30”044 (10); Syahrin 1’30”233 (11); A.Espargaro 1’30”272 (9); Smith 1’30”364 (9).


 

Le tre più belle frasi del GP

3) Celestino Vietti: “Già mi sembrava un sogno correre nel mondiale, figurarsi finire sul podio alla seconda gara”;


2) Maverick Vinales: “Il mio messaggio alla Yamaha è questo: dovete avere fiducia in me e nelle mia guida, che è quella che mi ha portato qui e mi ha fatto vincere delle gare. Fidatevi di me, datemi una moto che funziona: sono un pilota vincente”;


1) Andrea Iannone: “Non ci sono dubbi: è merito mio se la Suzuki è così competitiva”.