Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Spagna

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Spagna
Giovanni Zamagni
Cosa è successo a Iannone? E a Dovizioso? Marquez prenderà parte ai test? Come si spiega il divario tra Lorenzo e Rossi?
3 maggio 2015


Cosa è successo ad Andrea Iannone in partenza, scattato al rallentatore dalla prima fila e solo 11esimo alla fine del primo giro?

Risponde Iannone: «Ho fatto un grandissimo errore: prima della partenza ho inserito la mappa da bagnato invece del “launch control” (il sistema che controlla la partenza) e non sono più potuto tornare alla mappa da asciutto perché è troppo complicato farlo mentre guidi. Poi ho fatto una buona rimonta, ma oggi c’era la possibilità di stare con Marquez e Rossi, di conquistare il podio. Il mio è stato uno sbaglio demenziale: chiedo scusa alla squadra devo ai ragazzi qualcosa di importante».
 

Perché la mappa da bagnato si inserisce “facilmente”, ma non è altrettanto facile disinserirla?

In realtà, non si inserisce così facilmente: per evitare che il pilota, accidentalmente, la metta durante la gara, bisogna tenere premuto l’apposito tasto sul semi manubrio sinistro (ce ne sono cinque, di diversi colori) per quattro secondi, mentre per disinserire la modalità da bagnato bisogna quasi fermarsi: la velocità deve essere inferiore ai 5 km/h. Secondo quanto spiegato da Iannone, non viene tagliata la potenza massima, ma il motore è meno performante in accelerazione; la mappatura è comunque in grado di “leggere” e “adattarsi” alle condizioni: ecco perché, Andrea è comunque andato forte.
 


E ad Andrea Dovizioso cos’è successo?

Risponde Dovizioso: «Alla curva numero sei, per cambiare la mappa, ho fatto un piccolo errore, ma, di fatto, non ho perso posizioni, mentre quando sono arrivato all’ultima curva del secondo giro, inserendo la prima ho avuto un problema con il freno motore: la moto si è spenta e si è bloccata la ruota posteriore. Sono stato svelto a raddrizzare la GP15 e a non cadere: ancora non abbiamo capito esattamente cosa sia successo e, fortunatamente, la moto poi si è riaccesa ed è tornata a funzionare correttamente. Ho raccolto un po’ di punti per il campionato, sono sempre secondo in classifica e questo è l’aspetto positivo. Quello negativo è che qui abbiamo faticato più del solito: senza quel problema, avrei avuto il potenziale per giocarmi il quarto posto con Crutchlow».


Perché Jorge Lorenzo è andato fortissimo e Valentino Rossi, al contrario, ha faticato?

«Lui ha subito trovato il giusto bilanciamento, io non ci sono riuscito: succede» si è limitato a dire Rossi. La mia ipotesi è questa: quando si può correre con la gomma più dura, Valentino è avvantaggiato ed è più a suo agio, viceversa quando la dura non funziona e la più morbida è la soluzione vincente, il vantaggio è per Jorge e per il suo stile di guida.
 


La Suzuki ha chiuso ottava a 35”445: può essere considerato un buon risultato?

Certamente per la posizione, meno nel distacco. Come conferma Aleix Espargaro: «In generale, abbiamo il potenziale per fare meglio. Non è un problema di potenza, ma di gestione, soprattutto a livello elettronico».


Marc Marquez domani proverà nei test?

Dopo la gara, il campione spagnolo ha detto che non avrebbe provato («è meglio riposarsi e recuperare forze per Le Mans»), ma il direttore tecnico Takeo Yokoyama gli ha detto che sarebbe stato importante che testasse un forcellone inedito e Marquez ha dato il suo consenso: domani, quindi, effettuerà qualche giro.
 


Alvaro Bautista ha conquistato un altro punto per l’Aprilia: è un 15esimo posto incoraggiante?

Insomma… Bautista ha chiuso a 57”344, che divisi per 27 fanno 2”1 al giro. Decisamente tanti da recuperare.


Giri veloci in gara.

Lorenzo 1’38”735 (2 giro); Marquez 1’38”823 (2); P.Espargaro 1’39”169 (2); Rossi 1’39”186 (2); Crutchlow 1’39”444 (4); A.Espargaro 1’39”444 (2); Iannone 1’39”829 (2); Hernandez 1’39”882 (2); Dovizioso 1’40”000 (4); Smith 1’40”139 (2); Petrucci 1’40”199 (2); Redding 1’40”317 (3); Bautista 1’40”548 (3).