Rossi: "E' un risultato che ci dà morale"

Rossi: "E' un risultato che ci dà morale"
Giovanni Zamagni
Valentino Rossi inizia parlando dell’episodio più clamoroso, quello che, di fatto, gli ha indirettamente consentito di salire sul podio per la prima volta con la Ducati. Ma non solo... | G. Zamagni, Le Mans
15 maggio 2011

Punti chiave

LE MANS – Valentino Rossi inizia parlando dell’episodio più clamoroso, quello che, di fatto, gli ha indirettamente consentito di salire sul podio per la prima volta con la Ducati.


“Secondo me, a parte il contatto tra Simoncelli e Pedrosa è stata una gran bella gara: belle battaglie, bei sorpassi, sfide fino all’ultimo giro, sorpassi anche cattivi, come quello di Lorenzo su Dovizioso. Queste sono le gare di moto che ci piacciono da quando sono iniziate. Io non ho visto bene l’incidente, ma mi sembra che Sic non gli abbia lasciato lo spazio: mi spiace molto per Dani che si è fatto male. Forse lì Marco era più forte in frenata, ma mi è sembrato che Pedrosa non potesse più fare niente, non poteva certo scomparire: se chiudi, un po’ di spazio lo devi lasciare Credo che nel dare la penalizzazione un pochino la giuria sia stata influenzata dalle polemiche di questi giorni”.


Parliamo della tua gara: primo podio con la Ducati, che effetto fa?
“Sono contentissimo. Purtroppo perdiamo ancora in alcuni punti, soprattutto in accelerazione la nostra moto si alza, si muove, mentre le Honda fanno paura. Per questo facevo fatica dietro a Dovi, ma quando ho visto che Lorenzo cercava di allungare ho dato tutto, dovevo assolutamente provare ad andare con lui, visto che era così vicino… Lorenzo, però, ha martellato costante, ma in alcuni punti della pista ero più veloce e quindi è stata una bella lotta. Sono contento, perché battere la Yamaha era il nostro obiettivo massimo: è stata una bella sensazione perché sono andato forte, ho guidato bene. Con un po’ più di esperienza con questa moto avrei anche potuto fregare Dovizioso”.


Podio alla quarta gara: meglio o peggio di una tua ipotetica tabella?
“Stoner ha sempre detto che lui questa moto la guidava da paura, ma lui l’anno scorso il primo podio l’ha fatto ad Assen: quindi non è male… Sono contento soprattutto perché noi, quando abbiamo iniziato a novembre eravamo ultimi, sia per come andava la moto sia per la mia condizione fisica. E’ stata dura, abbiamo dovuto lavorare forte, ma siamo qui. Adesso cerchiamo di stare più vicini, di salire sul podio, di fare delle belle gare e poi cerchiamo di migliorarla”.


A cosa è dovuto il miglioramento rispetto alle prove?
“Prima del warm up abbiamo fatto delle modifiche; poi ci mancava un po’ di feeling sul posteriore in entrata e per la gara abbiamo fatto un’ulteriore modifica e nelle chicane potevo entrare più forte. Questa moto ancora non la guido come deve essere fatto e questa gara è stata molto importante per capire un po’ di cose. La GP11 non è andata male, ma sicuramente la mia motivazione e il lavoro di tutta la squadra è stato importante: è un risultato che ci dà morale”.


Domanda da bar: con la Yamaha oggi avresti fatto meglio o peggio?
“Non lo so, forse avrei fatto ancora un po’ meglio, qualche decimino al giro più veloce (e così dà una toccatina a Lorenzo, nda)”.

Fonte audio: Valentinorossi.com