Rossi: "Possiamo e dobbiamo fare meglio"

Rossi: "Possiamo e dobbiamo fare meglio"
Giovanni Zamagni
" Non sono ancora posto al 100% - spiega Rossi -, nelle piste difficili dobbiamo essere più efficaci. Qui ho avuto tanti problemi in frenata: c'è da lavorare" | G. Zamagni, Austin
21 aprile 2013

Punti chiave

 
AUSTIN – Sapeva che la gara sarebbe stata difficile e anche dopo le prove escludeva quasi categoricamente la possibilità di salire sul podio, ma nemmeno Valentino Rossi pensava di fare così fatica su questo tracciato. I numeri confermano che, questa volta, Valentino ha preso una gran paga: sesto a 16”615 da Marquez, terza Yamaha al traguardo, dietro quella di Jorge Lorenzo e Cal Crutchlow, un distacco importante anche da loro: 13 secondi da Jorge, 10 da Cal, autore anche di un dritto al quarto giro. Insomma, un GP da dimenticare.


«E stata una brutta gara. Speravo di riuscire a stare perlomeno insieme a Crutchlow e Bradl, ma non ce l’ho fatta: quindi è stata sicuramente una giornata negativa. Adesso, però, arrivano delle piste buone, a noi più favorevoli. Il mio obiettivo era conquistare un podio nelle prime due gare: ce l’ho fatta in Qatar. Qui puntavo al quarto posto, ma non ce l’abbiamo fatta: dobbiamo lavorare ancora. E, soprattutto, visto come vanno i tre davanti bisogna trovare il modo nelle piste difficili – ce ne sono 3-4 durante la stagione – di arrivare almeno nei primi cinque».


Dici che c’è ancora da lavorare: dove, in che modo?
«Sì, abbiamo ancora qualcosa da fare. Secondo me dobbiamo ancora trovare una messa a punto per me che potrebbe essere, diciamo così, una via di mezzo tra il setting che usa Lorenzo e quello che ho utilizzato io in Qatar. A Jerez ci saranno anche i test il lunedì: saranno importanti, perché riproverò il telaio e altri particolari. Ma possiamo e dobbiamo fare meglio. Dobbiamo ancora capire il miglior bilanciamento della moto, avevo tanti problemi in frenata, ulteriormente acuiti dal distacco di una piccola parte del disco. Già non ero veloce, così ho avuto ulteriori problemi e non sono riuscito ad avvicinarmi a Bradl».


Quali saranno le altre piste difficili?
«Indianapolis, Aragon, forse Valencia; ma nella altre possiamo essere competitivi. Ma se vuoi stare davanti in campionato, non devi arrivare sesto nelle piste difficili: anche se non sali sul podio, devi stargli vicino, perché loro sempre là davanti. Poi bisognerà capire il potenziale tra Honda e Yamaha, perché in Qatar eravamo andati meglio noi, ma qui loro erano più competitivi e bisognerà capire quali e quante piste saranno favorevoli alla Honda».


Credi che adesso Marquez diventerà un bruttissimo cliente da gestire?
«Sì. Intanto, oltre alla vittoria di oggi, Marquez è in testa al mondiale ed è salito due volte sul podio, come solo Lorenzo: quindi non è andato forte per caso. Sarà dura per tutti. Comunque in Qatar, Marquez l’ho “fregato”: non è impossibile arrivargli davanti».


E’ vero che domani proverai una “Nascar”?
«Sì. Sono curioso, ma più che altro dobbiamo fare un video per la Monsters: mi sa che non sarà un gran test, dovremo più che altro girare immagini. In ogni caso ne approfitto per provarla, entrare in un ovale, a 350 km/h di media (!): immagino che sarà bello. Poi “Charlotte” è una pista famosa, storica, un ovale grande: sarà divertente».