Rossi: "La festa è finita"

Rossi: "La festa è finita"
Giovanni Zamagni
Valentino si rammarica per non aver rinviato la conquista del titolo di Marquez. “Ci ho provato fino alla fine, ma ne aveva di più. Buona gara, ma bisogna provare a vincere uno degli ultimi 3 GP”. Il commento di Lorenzo e Dovizioso | G. Zamagni, Motegi
12 ottobre 2014

MOTEGI – Contento a metà: Valentino Rossi è soddisfatto per aver conquistato il decimo podio stagionale e per essere andato forte dal primo all’ultimo giro, ma da campione qual è, non si dà pace per essere stato battuto dal compagno di squadra e da Marc Marquez.


«E’ stata la gara di più alto livello della stagione, perché abbiamo girato costantemente sotto il primato della pista, senza che nessuno commettesse errori. Sono andato molto forte fino alla fine e questo significa che abbiamo fatto un buon lavoro nel box, che la M1 era veramente competitiva. Mi spiace, però, che Lorenzo mi abbia battuto e di non essere riuscito a tenere aperto il campionato fino all’Australia: ovviamente non sarebbe cambiato nulla per l’esito finale, ma adesso la festa è finita…».


Dopo che ti ha superato, Marquez aveva preso un piccolo margine, ma nel finale ti sei riavvicinato: hai sperato di riuscire a prenderlo?

«Sì, ma la verità è che lui aveva ancora qualcosa nel taschino ed è riuscito a mantenere un po’ di margine. Pedrosa alla fine era il più veloce e anch’io spingevo tanto, ma non è stato sufficiente per battere Marquez».


Adesso sei secondo in campionato a pari punti di Pedrosa e con tre punti in più di Lorenzo: come lo vedi il finale di stagione?

«Siamo tutti e tre veloci, in questo momento moto e squadre sono al massimo livello: non sarà facile mantenere la posizione. Sicuramente il più pericoloso è Jorge, ma io non penso solo al secondo posto nel mondiale, voglio anche provare a vincere».


Cosa dici di Marquez?

«Gli faccio grandi complimenti, ha vinto in ogni condizione: si merita il titolo. Per me, però, era stato ancora più impressionante nel 2013, perché è difficilissimo vincere al debutto. Alla fine dell’anno scorso ci si chiedeva quanto avrebbe potuto migliorare nel 2014: sfortunatamente è migliorato tanto, nello stile di guida, nel modo di accelerare. E’ aggressivo come lo era nel 2013, ma sembra che abbia sempre la situazione sotto controllo. Credo che abbia la possibilità di vincere tanti titoli».
 


LORENZO: “NON GUARDO AL PASSATO”

«E’ stata una gara dura, difficile, la più intensa del 2014 per il ritmo tenuto da tutti i piloti. Valentino è partito forte, poi ha rallentato un po’ e ho cercato di passarlo più velocemente possibile, perché sapevo che Marquez sarebbe stato veloce. E’ bello vincere in casa della Honda: la mia seconda parte di stagione è davvero buona. Peccato per l’inizio, per i due errori madornali commessi nelle prime due gare: ma non ho rimpianti, non mi guardo mai indietro. C’erano delle ragioni – fisiche e tecniche -, ma la Yamaha ha fatto un gran lavoro e adesso siamo veloci. Marquez, a parte Misano e Aragon, è stato quasi perfetto, aggressivo, ma anche consistente: gli faccio grandi complimenti».

DOVIZIOSO: “I FATTI MI DANNO RAGIONE”

«Spesso vengo accusato di non essere ottimista, ma io sono realista: la Ducati è migliorata più di quanto mi aspettassi dall’inizio dell’anno, ma rimane la differenza con Honda e Yamaha. Alla fine ho chiuso a 14” dal primo, ma non conta granché, perché negli ultimi giri ho rallentato, perché avevo troppo distacco da chi mi stava davanti (Pedrosa) e molto margine su chi mi inseguiva (Iannone). E’ stato comunque un GP positivo, non solo per la pole: il ritmo dei primi è stato infernale e noi non siamo lontani. Certo, dopo le prove ti illudi un po’, e un quinto posto non è granché, ma la realtà è questa».