Rossi: "Fatichiamo a trovare il bilanciamento della GP11.1"

Rossi: "Fatichiamo a trovare il bilanciamento della GP11.1"
Giovanni Zamagni
Un'altra giornata difficile, l'ennesima, per Valentino. Ecco il suo commento alle libere del GP di Germania | G. Zamagni, Sachsenring
15 luglio 2011

Punti chiave

SACHSENRING – Ecco il commento di Valentino Rossi a un’altra giornata difficile.
“Sto abbastanza bene, a parte il destro che ho preso in bocca – spiega Vale mostrando il labbro inferiore grosso e nero come se qualcuno lo avesse menato, conseguenza in realtà della caduta mattutina -. Mi fa un po’ male la spalla, che si è girata nella scivolata: speriamo non mi dia troppo fastidio. Poi ho nel gomito destro un buco così profondo che si vede quello che c’è dentro al braccio… Purtroppo si è strappata la tuta sul cordolo e ho strisciato con la pelle sull’asfalto: non si può chiudere con i punti, perché non c’è più nulla da chiudere… Mi dà un po’ di fastidio, ma sono più preoccupato per la spalla. Il taglio sul mento ce l’ho perché ho strisciato sulla ghiaia”.


La caduta è stata colpa della gomma fredda?
“In realtà avevo già fatto sette giri, ma l’anteriore era troppo dura per le temperature di questa mattina – 16 °C l’aria, 21 °C l’asfalto nda -. Inoltre noi con la Ducati abbiamo ancora più problemi degli altri a far lavorare lo pneumatico anteriore. Qui, di solito, abbiamo sempre problemi con il posteriore, ma la Bridgestone ha portato una gomma bimescola con la parte destra più morbida ed è andata bene, ma davanti siamo tutti in difficoltà: nelle libere di domani mattina bisognerà stare attenti. La mia opinione (condivisa anche da Lorenzo, nda) è che non serve cambiare le gomme, ma ne abbiamo bisogno di più per le diverse temperature: tre mescole anteriori e tre posteriori potrebbero andare bene. Non a caso, tutte le cadute, non solo qui, ma anche negli altri circuiti, avvengono nei primi cinque minuti delle libere del mattino. Bisogna fare qualcosa, è una questione di sicurezza: speriamo che tutte queste cadute smuovano un po’ la situazione. (Mentre scriviamo tutti i piloti della MotoGP si sono ritrovati nella Safety Commission per parlare di questo delicato aspetto, nda)”.


Cosa è successo invece alla GP11.1 che si è fermata 15 minuti dopo l’inizio del secondo turno di libere?
“Era semplicemente rimasto dello sporco da qualche parte (forse un sasso, nda) dopo la caduta: in questi casi, la centralina fa dei controlli e spegne il motore prima che si rompa”.


Veniamo alle prove: come mai tante difficoltà?
“Fatichiamo a trovare il bilanciamento della GP11.1. Sicuramente la moto è più stabile in accelerazione grazie al nuovo forcellone, ma non riusciamo a metterla a punto davanti, anche rispetto ad Hayden che utilizza la vecchia Desmosedici. Abbiamo bisogno di lavorare con l’asciutto, perché fino adesso, per un motivo o per l’altro, abbiamo girato pochissimo: abbiamo le idee piuttosto chiare su cosa lavorare, anche grazie ai dati della telemetria. E’ vero che le vecchie Ducati non vanno troppo male, ma è giusto continuare a lavorare su questa anche in prospettiva 2012. Purtroppo la conosciamo poco, abbiamo bisogno di tempo”.


Siete partiti dall’assetto del GP d’Italia?
“Sì, ma su questa pista perdevamo troppo grip: diciamo che adesso stiamo usando una via di mezzo tra l’assetto utilizzato in gara al Mugello e quello standard della GP11.1”.

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