Rossi: "Facciamo troppa fatica ad individuare l’assetto di partenza"

Rossi: "Facciamo troppa fatica ad individuare l’assetto di partenza"
Giovanni Zamagni
Una giornata difficilissima anche se, assicura Valentino Rossi: “Ce ne sono state di peggiori”. Il risultato cronometrico, però, lascia poco spazio all’ottimismo | G. Zamagni, Silverstone
10 giugno 2011

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SILVERSTONE – Una giornata difficilissima anche se, assicura Valentino Rossi: “Ce ne sono state di peggiori”. Il risultato cronometrico, però, lascia poco spazio all’ottimismo: 12esimo a 3”327 nelle libere del mattino sull’asciutto, nono a 3”769 al pomeriggio in condizioni di asfalto misto asciutto-bagnato.

“Sapevamo in partenza – spiega – di avere uno svantaggio su questa pista, dove l’anno scorso io non ho corso. Come era già successo negli ultimi GP, facciamo troppa fatica ad individuare l’assetto di partenza: né io né la squadra abbiamo esperienza su questa moto e così partiamo troppo da lontano. Poi, naturalmente, la pioggia del pomeriggio non ci ha aiutato, ma, se non altro, abbiamo raccolto tanti dati sui quali lavorare.

La Desmosedici si muove tanto nella parte posteriore in entrata di curva e per questo sono lento, abbiamo poca velocità a centro curva. Di solito, poi, con l’acqua la Ducati si comporta meglio, invece oggi abbiamo faticato anche con le rain: questo significa che eravamo proprio fuori con l’assetto. Il circuito mi piace, è un pistone vecchio stile, con alcune parti veramente bellissime e altre più simili agli altri circuiti. E’ veloce, tosto, con tanti tipi di asfalto differenti e tante buche. Oggi Hayden è andato forte: evidentemente, qui si trova a suo agio, perché anche nel 2010 era stato competitivo: per noi è un bene, perché in questo team si lavora molto guardando quello che avviene nell’altra parte del box e qui può essere lui di aiuto a me, anche se abbiamo due stili di guida e due “gusti” differenti”.

Insomma, in Casa Ducati c’è un bel po’ da fare, mentre nel box Honda sono già a posto.
“La moto – spiega Stoner, imprendibile in ogni condizione – è competitiva sia sull’asciutto sia sul bagnato, anche se, naturalmente, si può ancora migliorare. Sono rimasto anch’io stupito del grande vantaggio (8 decimi, nda) che ho nell’ultimo settore del tracciato, perché mi sembrava di sbagliare un paio di curve…”.

Marco Simoncelli deve invece capire come recuperare i decimi che lo separano da Stoner. “Nell’ultimo tratto – ammette – non guido al meglio e anche dall’ultimo curvone a destra esco un po’ lento. Sto andando forte anche qui e quest’anno, studiando i miei avversari, ho imparato a essere veloce da subito: in questa categoria non puoi perdere tempo”.

Jorge Lorenzo, a un secondo sull’asciutto, a tre sul bagnato, medita una rivoluzione.
“Se non cambi niente – svela – rimani sempre nella stessa posizione. Noi non abbiamo nessuna novità di telaio e motore, bisognerà quindi intervenire radicalmente sulla messa a punto: lo faremo domani, se non pioverà”.

Decisamente soddisfatto, per una volta, Nicky Hayden.
“Questo è stato il nostro miglior venerdì di prove dall’inizio della stagione. Le condizioni erano difficili, specialmente nel pomeriggio perché la pista, con sezioni di asfalto vecchio e nuovo, in alcune aree era molto più bagnata che in altre. La moto comunque ha funzionato sempre bene. Sappiamo che è molto competitiva sul bagnato ma questa mattina siamo andati bene anche sull’asciutto. Nel secondo turno abbiamo cercato di risparmiare le gomme “rain” perché ne abbiamo quattro “set” per l’intero fine settimana e, con un meteo così incerto, è necessario tenerne due per le qualifiche e una per la gara, lasciandone di fatto solo uno per le prove libere. Spero che oggi sia l’inizio di un bel fine settimana: sia io sia la squadra ci aspettiamo risultati migliori di quelli che stiamo facendo, quindi, anche se fino a domenica sera c’è ancora un bel po’ da fare, è bello aver cominciato così bene. Sono molto soddisfatto della moto e di come abbiamo lavorato oggi”.