Le pagelle del GP di Germania

Le pagelle del GP di Germania
Giovanni Zamagni
Marquez si aggiudica un 10, fantastico; 8 per Crutchlow, tenace; solo 6 per Rossi, mai protagonista; 7 a Bradl, non è un fenomeno ma si applica; 6 a Dovizioso e 4 alla Ducati | G. Zamagni
15 luglio 2013

Punti chiave


MARC MARQUEZ VOTO 10


Fantastico nella guida, nella velocità di apprendimento, nella capacità di gestire la pressione, nella naturalezza con la quale affronta ogni situazione, nella tranquillità, nella simpatia: non sembra avere niente di sbagliato. E’ un fenomeno assoluto, un pilota già completo, nonostante abbia solo 20 anni. In sintesi: perfetto.


CAL CRUTCHLOW 8


Due cadute venerdì, delle quali una violentissima. Sabato pomeriggio, al di là del secondo posto in qualifica, sembrava in grande difficoltà, lì lì per crollare da un momento all’altro, sul punto di alzare bandiera bianca. Ma Crutchlow è un duro, uno che non si arrende di fronte a nulla, commovente nella sua tenacia. Da applausi.


VALENTINO ROSSI 6


In prova aveva un ottimo passo, inferiore solo a quello di Marquez, ma in gara, al di là di una partenza a razzo, non è mai stato protagonista, superato da Bradl al primo giro (poi ripassato al nono), da Marquez al quinto, da Crutchlow al 16esimo, sempre senza che Rossi potesse rispondere agli attacchi: è chiaro che qualcosa non funzionava. Di chi la colpa?
Stefan Bradl
Stefan Bradl


STEFAN BRADL 7


Non è un fenomeno, ma, come si diceva a scuola, “si applica” senza risparmiarsi. Sul singolo giro è migliorato tanto ed è quasi a livello dei più veloci, ma deve lavorare un bel po’ sulla distanza. E’ però stato in testa per cinque giri, facendo impazzire di gioia gli 85.667 spettatori paganti. Sicuramente è in crescita.


ALVARO BAUTISTA 5


Non si vede mai, né in prova né in gara. L’unica scusante a suo favore è che non ha lo stesso equipaggiamento tecnico per freni e sospensioni dei suoi rivali.


BRADLEY SMITH 6,5


Più che dignitoso sia in prova sia in gara, anche se alla fine si becca 25” da Marquez e 23”5 dal compagno di squadra. Comunque meglio rispetto a inizio stagione.


ANDREA DOVIZIOSO 6


In prova è andato male, ma in gara, ancora una volta, ha sfruttato al meglio il potenziale della sua moto: non gli si può rimproverare nulla.


ALEIX ESPARGARO 8


La sua ART è sicuramente una CRT competitiva, ma il confronto con il suo compagno di squadra dice che è soprattutto il pilota a fare la differenza.


NICKY HAYDEN 5


Praticamente è già stato licenziato dalla Ducati: è già tanto che non tiri la moto contro il muro. Metaforicamente parlando, naturalmente.


MICHELE PIRRO 5


Da domani torna a fare il collaudatore a tempo pieno, ma, comunque, in questi GP non ha sfigurato, anche se in Germania ha faticato tantissimo.
Il team Honda HRC e Marc Marquez
Il team Honda HRC e Marc Marquez


HONDA VOTO 9


Torna alla vittoria dopo tre successi consecutivi della Yamaha: al Sachsenring è sembrata l’ottima moto di inizio stagione.


YAMAHA 9


Anche nel mini circuito tedesco ha fatto la sua bella figura.


DUCATI 4


Il discorso è sempre lo stesso: se la moto non cambia, non possono mutare i risultati. Ma l’impegno non manca: ci vuole tanta pazienza.