Razgatliuoglu ha provato la Yamaha M1 MotoGP: le sue (e le nostre) impressioni sul test

Razgatliuoglu ha provato la Yamaha M1 MotoGP: le sue (e le nostre) impressioni sul test
Carlo Baldi
Ad Aragon Razgatlioglu ha svolto una giornata di test sulla Yamaha YZR-M1. Ecco le sue impressioni, il commento di Andrea Dosoli ed il parare del suo capotecnico SBK Phil Marron
22 giugno 2022

Quando Toprak Razgatlioglu ha vinto il mondiale Superbike 2021, tra i vari premi Yamaha c’era anche quello di poter provare una M1 MotoGP. Una giornata di test che avrebbe dovuto svolgersi già lo scorso anno, ma i troppi impegni sia del pilota che della casa giapponese, l’ha fatta slittare a martedì 21 giugno, sulla pista del Motorland Aragon.

Quaranta giri in una giornata che dopo un caldo torrido, ha riservato a Toprak una fitta pioggia che ha posto fine alle prove. Nella sua prima uscita con la M1 Toprak ha percorso 12 giri e per lui è stato tutto nuovo, dalla moto alle gomme, ma come ha dichiarato il Road Racing Manager Yamaha Andrea Dosoli, il pilota turco ha imparato in fretta, e tutto si è svolto secondo le aspettative.

La squadra è intervenuta più volte sulla moto per adattarla alle richieste di Razgatlioglu, che è stato seguito e consigliato da Cal Crutchlow, che come sappiamo in passato è passato dalla Superbike alla MotoGP.

 

Le dichiarazioni di Toprak

E’ stato un test a porte chiuse e quindi nessuna foto e nessun tempo sul giro, per cui ci dobbiamo accontentare delle dichiarazioni del Campione WorldSBK 2021: “Questa per me è stata la prima giornata in sella alla Yamaha M1 MotoGP e ho avuto delle sensazioni completamente diverse rispetto a quelle che provo sulla mia R1. Più cavalli, elettronica completamente diversa e cambio seamless. Per me è stato tutto completamente nuovo. Ho imparato giro dopo giro e devo dire che dopo molti anni alla guida di una superbike non è cosa facile adattarsi ad una GP. Per fortuna con me c’era Cal Crutchlow, che mi ha consigliato e mi ha fornito un grande aiuto. Ho avuto ottime sensazioni sulla moto, specialmente sul rettilineo dove va davvero forte e, inoltre, è stato interessante sperimentare i freni in carbonio. Oggi è stato veramente caldo - ha proseguito Toprak - e  quindi abbiamo deciso di compiere brevi run di cinque o sei giri dopo quello iniziale di 12 utile per avere un primo feeling con la moto. Quando ho visto le MotoGP in pista qui ad Aragon ho visto che sobbalzavano un po', e anch'io oggi ho avuto le stesse sensazioni. Non è stato poi così male, ma devi tenere il gas aperto dato che se lo chiudi poi la moto diventa instabile. In generale è stato un test molto positivo, anche se ridotto dalla pioggia caduta nel pomeriggio. Questo non mi ha permesso di percorrere il numero di giri che  avrei voluto. Mi è piaciuto davvero tanto guidare una MotoGP e quindi rivolgo un grande ringraziamento alla Yamaha per avermi dato questa opportunità".

Il commento di chi scrive

Per chi, come il sottoscritto, ha avuto la fortuna di conoscere e seguire Razgatlioglu dal 2015, quando debuttò nelle derivate correndo e vincendo la Stock 600, non è difficile credere che si sia adattato in fretta alla M1. Il suo è un talento naturale, che gli permette di guidare qualsiasi tipo di moto.

Basti ricordare che dopo ave debuttato nel WorldSBK ed aver corso per due anni con la Kawasaki privata del team di Manuel Puccetti (con la quale ha conquistato due vittorie e 15 podi) è passato alla Yamaha e ha vinto nella gara del suo debutto sulla R1 a Phillip Island

Tutto confermato da Phil Marron, il tecnico che Toprak meglio di chiunque altro, visto che ha iniziato a lavorare con lui quando correva nel team Puccetti, e continua a farlo tuttora con la squadra ufficiale Pata Yamaha. “Dopo il primo mese nel quale abbiamo lavorato insieme - ha dichiarato qualche settimana fa Phil al sito WorldSBK - e ho visto ciò che era in grado di fare su una moto, gli ho accennato la possibilità di correre un giorno in MotoGP. Lui mi ha risposto nello stesso modo in cui ha risposto ai giornalisti la settimana scorsa e cioè che gli piace il paddock della Superbike, e che se dipendesse da lui resterebbe qui,

Gli credo quando lo dice, perché lui ha corso nella Rookies Cup ed ha quindi vissuto l’esperienza del paddock GP, e sa che quello della WorldSBK è più alla mano, rilassato. Ciò non significa che non apprezzi la GP e sono sicuro che se avrà la possibilità di correrci la coglierà. Si adatta molto velocemente a qualsiasi moto e penso che possa guidare qualsiasi cosa. Imparerebbe molto rapidamente. Inoltre ha un feeling incredibile con la gomma anteriore e quindi sono piuttosto sicuro che saprebbe come sfruttare al meglio quel pacchetto, se si presentasse l’occasione”.

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