Pedrosa: "Una delle gare più belle della mia vita"

Pedrosa: "Una delle gare più belle della mia vita"
Giovanni Zamagni
La prima vittoria stagionale di Dani Pedrosa – 13esima in MotoGP, 36esima della carriera – è stata una prova di forza, di talento, di determinazione e di tattica | G. Zamagni, Estoril
1 maggio 2011

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 ESTORIL – Fantastico, semplicemente fantastico. La prima vittoria stagionale di Dani Pedrosa – 13esima in MotoGP, 36esima della carriera – è stata una prova di forza, di talento, di determinazione e di tattica, a conferma che lo spagnolo della Honda è molto più forte di quello che credono in molti. Battere Jorge Lorenzo all’Estoril è già di per sé un’impresa, riuscirci con una spalla non ancora al meglio della condizione è davvero una grande impresa.
“Probabilmente è una delle gare più belle della mia vita, non pensavo di poter vincere”.


La fatica gli segna il volto, ma la soddisfazione e la consapevolezza di aver ottenuto un risultato strepitoso è superiore al dolore.
“Sono molto contento per la vittoria, ma ancora di più per le condizioni della spalla e del braccio: tutto sommato hanno funzionato bene, anche se in questi giorni ho patito tanto dolore. A una quindicina di giri dal termine ho iniziato ad avere i crampi e così, quando potevo, staccavo la mano dal manubrio (l’ha fatto anche nell’ultimo curvone da quarta marcia! Nda) e cercavo di fare un po’ di stretching”.


Però sei riuscito ad andare forte fino alla fine…
“Ero dietro a Lorenzo e aspettavo da un momento all’altro di sentire quella brutta sensazione di formicolio che mi ha accompagnato nelle gare precedenti e di perdere forza, ma così non è stato. Dopo l’operazione mi avevano detto che tutto era andato bene, ma che non mi potevano assicurare al 100% che tutto fosse a posto”.


Qual era il tuo obiettivo prima della gara?
“Qui Lorenzo va fortissimo, guida in modo incredibile: l’obiettivo era stargli attaccato il più possibile. Ma non pensavo certo di poter vincere: quando però, a pochi giri dalla fine, ho visto che ero ancora lì ho deciso che ci dovevo provare in tutti i modi. Voglio dedicare questo successo ai dottori, ai fisioterapisti, a tutti quelli che mi sono stati vicino in questo periodo. Adesso ho bisogno di un paio di giorni di riposo: sicuramente domani proverò, ma non so quanti giri farò”.

 

Hai pianto dopo aver tagliato il traguardo?
“Sì, un pochino mi sono emozionato”.


Ti sei tolto un peso?
“Sicuramente è un bel sollievo, ho anche temuto di poter perdere la stagione. Avevamo due possibili operazioni da fare: quella che abbiamo scelta non era la migliore, ma la più adatta per tornare a guidare dopo tre settimane, mentre con l’altra il recupero avrebbe richiesto tre mesi”.


Adesso sei a soli quattro punti da Lorenzo.
“Il campionato è iniziato sicuramente bene, sono sempre salito sul podio e ho vinto una gara. Vado avanti per la mia strada, il campionato è lunghissimo…”.