Le pagelle di Assen

Le pagelle di Assen
Giovanni Zamagni
All'Università della moto Lorenzo si laurea con lode. 8 e 9 per Spies e Pedrosa. Dovizioso arriva a malapena alla sufficienza. Ultimi della classe Capirossi, Simoncelli e Hayden | G. Zamagni, Assen
28 giugno 2010

Punti chiave


PUBBLICO VOTO 10
Che belle le gare ad Assen, un posto dove la passione va ben al di là del “nazionalismo”: piloti olandesi che vanno forte non ce ne sono, ma sabato sulle tribune c’erano 97.146 spettatori, per un totale nei tre giorni di 139.809 appassionati. E il parcheggio delle moto è qualcosa di veramente spettacolare.


JORGE LORENZO 10 E LODE
Impressionante per come va forte e riesce ad amministrare al meglio anche i momenti difficili. Nei primi giri, Pedrosa e Stoner lo hanno messo sotto pressione, ma lui, consapevole di avere un bel po’ di margine, non ha fatto una piega, nonostante, teoricamente, all’inizio fosse svantaggiato dalla gomma dura. Una superiorità perfino imbarazzante.


DANI PEDROSA 9
Gran bella gara, specie considerando le difficoltà delle prove. Da applausi il sorpasso su Spies nel corso del terzo giro, ma contro un Lorenzo (e una Yamaha) così c’è poco da fare. Gli manca un po’ di costanza, ma secondo Pedrosa (e anche Dovizioso) con la Honda è impossibile essere regolari.


CASEY STONER 7
Il primo podio stagionale rappresenta certamente un passo in avanti rispetto alle precedenti gare, ma da uno come lui ci si aspetta che lotti costantemente per la vittoria, specie considerando che guida la miglior Ducati di sempre (perlomeno così dicono nel box della rossa). Nella prima parte della gara, sembrava averne molto di più di Pedrosa, ma poi, improvvisamente ha calato il ritmo, per un problema alle braccia: pare si tratti di “sindrome compartimentale” un problema che, in passato, ha costretto Lorenzo e Melandri, tanto per fare due esempi recenti, a un intervento chirurgico.


BEN SPIES 8
Gran bella gara, anche se il distacco è un po’ elevato. Spies sta facendo bene: è tosto, guida forte e sbaglia poco. Sicuramente è il miglior pilota venuto dalla SBK, agevolato da una Yamaha competitiva e relativamente facile da portare al limite.


ANDREA DOVIZIOSO 6
Una sufficienza stiracchiata per Dovi, che ha sbagliato la scelta della gomma posteriore, ha perso il confronto con Spies ed è riuscito a battere De Puniet solamente all’ultima curva. Dal compagno di squadra ha preso 12”5: troppi.


RANDY DE PUNIET 7
Prende rischi pazzeschi, sembra che debba cadere da un momento all’altro, ma se sta in piedi ottiene risultati incredibili con una Honda clienti. Davvero bravo.


NICKY HAYDEN 5
Assen è una delle sue piste preferite e ci si aspettava quindi una buona prestazione. Invece ha ottenuto solo un settimo posto, peggior risultato stagionale, caduta del Mugello a parte. Un passo indietro rispetto ai precedenti GP.


MARCO SIMONCELLI 5
Pare che abbia avuto un problema con la gomma posteriore: gli crediamo sulla fiducia.


LORIS CAPIROSSI 4
Il voto non è per la gara, perché con la Suzuki che ha può fare davvero poco, quanto per le dichiarazioni invernali, quando ha continuato a ripetere. “Quest’anno ci toglieremo delle soddisfazioni”. Delle due una: o mentiva sapendo di mentire, o ha fatto un errore di valutazione imperdonabile.


REGOLAMENTO 2
Impedire a un pilota di provare durante la stagione è come non permettere a un calciatore di usare il pallone durante la settimana. Così si arriva all’assurdo che per sostituire un infortunato bisogna ricorrere a dei collaudatori piuttosto lenti. Una regola imposta per contenere i costi, ma con tantissime conseguenze negative e pochissime positive. Se non altro, l’anno prossimo di proverà due giorni in più durante l’inverno.