MotoGP. Test in Qatar, seconda giornata: Suzuki e Yamaha si confermano

MotoGP. Test in Qatar, seconda giornata: Suzuki e Yamaha si confermano
Giovanni Zamagni
Come ieri e come in Malesia, le due Case con il motore 4 cilindri in linea dettano il ritmo. Un po’ meglio la Ducati, sempre in grande difficoltà la Honda. Tante cadute nel finale, quando è calata la temperatura. Oggi ultimo giorno di test prima dell’inizio del campionato
23 febbraio 2020

Fabio Quartararo torna a essere il più veloce, davanti ad Alex Rins e Maverick Vinales. Quarto un convincente Franco Morbidelli, quinto Pecco Bagnaia, ottavo Andrea Dovizioso, nono Valentino Rossi, 12esimo Danilo Petrucci. Tredici piloti in un secondo, sempre in difficoltà la Honda.

Non ci sono grosse sorprese nella seconda giornata di prove in Qatar: Yamaha e Suzuki si confermano le moto più in forma in questo momento. “Siamo tra i favoriti” non si nasconde il responsabile MotoGP Yamaha, Maio Meregalli, ai microfoni di SKY. In effetti, la classifica dice che la M1 è veloce e costante con tutti i suoi piloti: Quartararo in pole virtuale e sicuramente più a suo agio di ieri con un ottimo 1’54"038; Viñales terzo e con un ottimo passo; Morbidelli quarto e costantemente nelle prime posizioni; Rossi nono, apparentemente un po’ meno efficace, ma comunque più che competitivo.

Insomma, la M1 2020 funziona bene: in rettilineo perde ancora qualche chilometro in velocità massima, ma in tutto il resto del circuito si guida alla meraviglia. Così come la Suzuki, che Rins sembra avere perfettamente in mano. Oggi sono continuare le comparative tra il telaio vecchio e quello nuovo, con quest’ultimo che sembra ormai stato scelto da entrambi i piloti. Joan Mir oggi è un po’ più indietro in classifica (7°), ma lo spagnolo è caduto (senza conseguenze) mentre stava tentando il “time attack” finale e aveva un casco rosso nel primo settore. Insomma, anche lui è veloce.

Alex Rins
Alex Rins

Ducati, un po' meglio

In Casa Ducati, tutti e quattro i piloti hanno provato l’”holeshot” punto 2, l’evoluzione del sistema che blocca l’ammortizzatore posteriore in partenza. Tramite due pulsanti sul semi manubrio sinistro, adesso l’holeshot Ducati funziona su tutta la pista, usando un sistema uguale a quello per bloccare le sospensioni delle MTB. Jack Miller ha ammesso di stare usando questo sistema dal GP Thailandia 2019, con particolari vantaggi in accelerazione: bloccando la sospensione, non si hanno dispersioni di potenza quando si apre tutto il gas in uscita dalle curve.

Miller ha ammesso che il sistema non è così intuitivo all’inizio, ma una volta presa la mano funziona bene. Jack, inoltre, ha sottolineato come la Ducati in versione 2020 abbia riconquistato la supremazia della potenza e velocità massima. Rimane da sistemare la moto per le Michelin 2020: c’è ancora da fare, ma la situazione sembra migliorare poco a poco. Aspettiamo le valutazioni di Dovizioso e Petrucci per capire a che punto è la DesmosediciGP. Pecco Bagnaia, quinto, ha fatto un ottimo crono, ma sul passo è ancora indietro; Johann Zarco, sesto, comincia a prendere le misure alla DesmosediciGP, anche se solo per il “time attack”.

Marc Marquez
Marc Marquez

Honda in grandissima difficoltà

Sembra, invece, evidente la grandissima difficoltà della Honda: il migliore in classifica è Takaaki Nakagami, decimo, con la RC213V 2019, mentre Marc Marquez è 14esimo, dopo un’altra scivolata. Caduta anche per Cal Crutchlow, con conseguenze al braccio destro: non sembra nulla di grave, ma la botta c’è stata. Crutchlow è addirittura 21esimo, staccato di 2”140 ed è così deluso che ha perfino annullato il tradizionale incontro con i giornalisti a fine giornata. Ma il suo pensiero è noto: questa moto è difficilissima da guidare ancora di più di quella dell’anno scorso.

E per il momento Marquez (Marc) non può metterci una pezza, perché la spalla continua a creargli problemi: l’osso si sta saldando bene, il problema pare essere un nervo “toccato” durante l’intervento. Fatto sta che Marc non ha forza: un bel problema con una moto così fisica. 19esimo Alex Marquez, anche lui non al meglio fisicamente. Aleix Espargaro (una scivolata anche per lui) ha portato l’Aprilia all’11esimo posto, mentre il fratello Pol è 13esimo con la KTM: anche per la moto austriaca, le gomme Michelin 2020 creano qualche problema.

Qatar Test - La classifica del Day 2

Pos   Rider Team Fastest lap Lead. Gap Prev. Gap Laps Last lap
1   QUARTARARO, Fabio Petronas Yamaha SRT 1:54.038     52 / 65  
2   RINS, Alex Team SUZUKI ECSTAR 1:54.200 0.162 0.162 52 / 53  
3   VIÑALES, Maverick Monster Energy Yamaha MotoGP 1:54.264 0.226 0.064 53 / 68  
4   MORBIDELLI, Franco Petronas Yamaha SRT 1:54.481 0.443 0.217 55 / 70  
5   BAGNAIA, Francesco Pramac Racing 1:54.520 0.482 0.039 37 / 52  
6   ZARCO, Johann Reale Avintia Racing 1:54.565 0.527 0.045 55 / 56  
7   MIR, Joan Team SUZUKI ECSTAR 1:54.612 0.574 0.047 23 / 52  
8   DOVIZIOSO, Andrea Ducati Team 1:54.662 0.624 0.050 36 / 60  
9   ROSSI, Valentino Monster Energy Yamaha MotoGP 1:54.740 0.702 0.078 22 / 52  
10   NAKAGAMI, Takaaki LCR Honda IDEMITSU 1:54.759 0.721 0.019 30 / 43  
11   ESPARGARO, Aleix Aprilia Racing Team Gresini 1:54.762 0.724 0.003 26 / 33  
12   PETRUCCI, Danilo Ducati Team 1:54.852 0.814 0.090 23 / 49  
13   ESPARGARO, Pol Red Bull KTM Factory Racing 1:54.890 0.852 0.038 25 / 54  
14   MARQUEZ, Marc Repsol Honda Team 1:55.093 1.055 0.203 26 / 46  
15   MILLER, Jack Pramac Racing 1:55.194 1.156 0.101 11 / 42  
16   RABAT, Tito Reale Avintia Racing 1:55.352 1.314 0.158 53 / 54  
17   OLIVEIRA, Miguel Red Bull KTM Tech 3 1:55.600 1.562 0.248 20 / 53  
18   LECUONA, Iker Red Bull KTM Tech 3 1:55.644 1.606 0.044 45 / 53  
19   MARQUEZ, Alex Repsol Honda Team 1:55.725 1.687 0.081 22 / 48  
20   BINDER, Brad Red Bull KTM Factory Racing 1:55.930 1.892 0.205 19 / 57  
21   CRUTCHLOW, Cal LCR Honda CASTROL 1:56.178 2.140 0.248 26 / 27  
22   SMITH, Bradley Aprilia Racing Team Gresini 1:56.407 2.369 0.229 49 / 52