MotoGP Motegi. Lorenzo davanti nella FP2, Pedrosa fratturato

MotoGP Motegi. Lorenzo davanti nella FP2, Pedrosa fratturato
Giovanni Zamagni
Miglior tempo per Jorge Lorenzo, davanti ad Andrea Dovizioso e Maverick Viñales. Quarto Marc Marquez, settimo Valentino Rossi, brutta caduta per Dani Pedrosa: frattura della clavicola destra
14 ottobre 2016

C’è il sole a Motegi e la temperatura è decisamente più mite rispetto a ieri: ci sono le condizioni per guidare bene. Lo fa Andrea Dovizioso, grande protagonista della prima giornata di libere: miglior crono nelle FP1, secondo nelle FP2 a soli 53 millesimi da Lorenzo, risalito nel finale con la gomma nuova montata, come sempre, da tutti i protagonisti. Ma la velocità di Dovizioso e della Ducati è indipendente dalla copertura utilizzata negli ultimi giri: su una pista con tante accelerazioni, Andrea è sempre stato davanti con una Desmosedici dotata di appendici alari mai così grandi, a conferma che lo sviluppo continua, al di là dei regolamenti.

Rispetto al turno del mattino, il Dovi si è migliorato di mezzo secondo, ma quello che lascia ben sperare è la sua costanza. («Molto bene, abbiamo confermato la nostra velocità anche con le gomme usate. Bisogna gestire bene l’anteriore, che qui viene messo particolarmente in crisi»). Rimanendo in casa Ducati, 14esimo il neo compagno Hector Barbera, sostituto dell’infortunato Andrea Iannone: lo spagnolo è stato tra i pochi a non migliorarsi nel pomeriggio (al mattino era decimo). Buon ottavo posto per Danilo Petrucci, a 1”021 dalla vetta («Non male l’approccio, subito veloci su una pista dove nel 2015 avevo sofferto. Peccato solo non essere riuscito a migliorare alla fine con la gomma nuova»).

Equilibrio Honda-Yamaha-Suzuki

Sostanzialmente, sembra esserci un grande equilibrio: sette piloti in meno di quattro decimi (0”381) con Yamaha, Ducati, Suzuki e Honda nelle prime quattro posizioni, con distacchi minimi. Lorenzo, qui velocissimo in prova nel 2015, ha disputato una nuova sessione, girando sempre con le stesse gomme, fino all’attacco finale. Lorenzo sembra in palla, così come lo è Valentino Rossi, al di là dell’influenza di ieri. Valentino, fino a metà turno, ha insistito con la dura anteriore, con tempi però poco incoraggianti. Poi, quando ha montato la media anteriore, come i principali rivali e come il compagno di squadra, è tornato davanti, per un settimo tempo finale non esaltante come posizione, ma buono per il distacco contenuto.

Pedrosa, che botta!

Purtroppo, però, la notizia della giornata è l’ennesimo infortunio di Dani Pedrosa, lanciato in aria da un “high-side” alla curva in discesa dopo il lungo rettilineo e caduto violentemente sull’asfalto. Dani si è rialzato, ma tenendosi la spalla destra, facendo subito temere il peggio, purtroppo confermato dalla TAC: la prima diagnosi parla di frattura della clavicola. Livio Suppo, team principal HRC, ha fatto sapere che Dani tornerà in Spagna stanotte per farsi operare alla clavicola destra, perché la frattura è scomposta. Al momento è certo che salterà il GP del Giappone, ma non si fanno previsioni per l’Australia, anche se è più probabile un suo ritorno in Malesia. A Motegi potrebbe venire sostituito dal collaudatore Hiroshi Aoyama.

A terra – ma per lui si parla solo di una banalissima scivolata a bassa velocità – anche Marc Marquez, quarto, ma molto costante: la Honda è decisamente cresciuta in accelerazione. Bene la Suzuki: Maverick Viñales, dopo FP1 un po’ complicate, è andato fortissimo nelle FP2.

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