MotoGP 2017. Marquez: "Obiettivo: arrivare davanti a Dovi"

MotoGP 2017. Marquez: "Obiettivo: arrivare davanti a Dovi"
Giovanni Zamagni
Marc non si sbilancia in proclami trionfali, ma è chiaro che punta al successo. “Ho un buon passo, mi sento bene con la moto e con la gomma media posteriore. Bisogna stare attenti ai primi giri, non commettere l’errore del 2016, quando ero caduto per aver forzato troppo all’inizio”
21 ottobre 2017

PHILLIP ISLAND – La sesta pole position stagionale permette a Marc Marquez di conquistare la 44esima pole in MotoGP su 88 GP disputati in questa categoria. Come dire: il 50%, una volta ogni due gare, Marc è scattato dalla prima posizione. Pazzesco. Una superiorità in qualifica che poi, spesso, si traduce in una vittoria la domenica: anche in Australia, Marc parte da favorito.

«Sono sempre contento quando conquisto una pole e questa vale in modo particolare, perché siamo in un momento importantissimo della stagione. Con la prima gomma, dietro di me c’era un po’ di… traffico: Iannone mi aveva seguito anche ieri in FP2. Poi, prima della seconda uscita, ho giocato le mie carte (Marc ha fatto finta di entrare in pista, ha aspettato che lo facesse Iannone per non farsi seguire nuovamente, poi è partito, NDA) e ho fatto un ottimo giro da solo. Ma, soprattutto, ho un buon passo, mi sento bene con la moto e con la gomma media, anche se per la scelta definitiva bisogna valutare il meteo. Questo circuito è complicato: a volte, ti sembra di vedere delle goccioline sulla visiera, in realtà la pista è asciutta e asciuga molto velocemente dopo che si è bagnato. Diciamo che per domani l’obiettivo è salire sul podio e arrivare davanti a Dovizioso».

 

Lui parte dalla quarta fila: è un’occasione da sfruttare?

«A Motegi era nono, ma al quarto giro era già dietro di me. E’ chiaro che qui è un po’ differente, ci sono altri piloti veloci: Vinales e Zarco hanno un buon passo. Inoltre, bisogna stare attenti al calo della temperatura, che qui scende molto rapidamente».

 

Proverai a fare come l’anno scorso, a scappare subito?

«No di sicuro, visto come era andata (Marquez cadde mentre era in testa). Le Yamaha sono veloci con le gomme nuove, la gara è lunghissima: bisogna partire bene e poi capire quello che succede».

 

E’ vero che avete chiesto, per il futuro, di anticipare l’orario di partenza?

«Sì, ma lo avevamo chiesto anche l’anno scorso. Tutti i piloti sono d’accordo sul fatto che bisognerebbe partire al massimo alle 15. Più tardi diventa pericoloso».

 

Chissà se, questa volta, i piloti verranno ascoltati.

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