MotoGP. Marquez domina le prove del venerdì in Argentina

MotoGP. Marquez domina le prove del venerdì in Argentina
Giovanni Zamagni
Marquez rifila 1”083 a Dani Pedrosa, con Espargaro a completare l’ipotetica prima fila. Quinto Dovizioso, ottavo Valentino Rossi, nono Jorge Lorenzo e decimo Andrea Iannone | G. Zamagni, Termas de Rio Hondo
25 aprile 2014

Punti chiave

TERMAS DE RIO HONDO – Marc Marquez rifila 1”083 a Dani Pedrosa, con Aleix Espargaro a completare l’ipotetica prima fila. Quinto Andrea Dovizioso, ottavo Valentino Rossi, nono Jorge Lorenzo e decimo Andrea Iannone.

Si è iniziato con grandi problemi di aderenza, in un primo turno di libere poco significativo, che aveva illuso Lorenzo (primo con 0”481 di vantaggio) e la Yamaha di poter facilmente tenere testa alle due HRC, apparentemente in difficoltà nelle FP1 (Marquez 14°, Pedrosa 16°). In realtà, però, nelle libere del mattino, sia Marquez sia Pedrosa avevano girato solo con la gomma morbida posteriore ed è bastato montare la dura nelle FP2 per tornare a dominare.


MARQUEZ: VANTAGGIO ABISSALE

Come ci si aspettava alla vigilia, è stato Marquez a dettare il ritmo, facendo subito tempi da paura e infliggendo ai rivali distacchi abissali. Come conferma anche la classifica finale: Pedrosa si è avvicinato, ma si è comunque beccato più di un secondo. «Sembra stia facendo speedway» ha sottolineato Loris Capirossi, fotografando al meglio la guida del fenomeno spagnolo: derapate praticamente a ogni curva, passaggi sul cordolo interno con entrambe le ruote, movimenti continui della sua RC213V, con Marquez perfettamente a suo agio, apparentemente mai in difficoltà. Come sempre, il suo compagno di squadra ha faticato di più a prendere il ritmo, ma nel finale è riuscito ad avvicinarsi e a conquistare un secondo posto che, se non altro, gli permette di non avvilirsi troppo.


YAMAHA: LONTANE

Dopo le due Honda, ecco la Yamaha “Open” di Aleix Espargaro, che però ha sfruttato al meglio la gomma più morbida a sua disposizione: sul passo gara, la sua posizione è sicuramente meno prestigiosa. Ma, ancora una volta, colpisce come entrambe le M1 del team “satellite” Tech3 siano davanti alle due Yamaha ufficiali: Bradley Smith e Pol Espargaro sono rispettivamente sesto e settimo, mentre Valentino Rossi e Jorge Lorenzo sono ottavo e nono, staccati rispettivamente di 2”082 e 2”220 da Marquez. Come dire: tantissimo. «Dobbiamo essere bravi a rimanere vicino alle HRC» era stata la valutazione di Rossi alla vigilia, ma il primo responso è addirittura peggiore di Austin. Eppure, la giornata era iniziata bene, con il primo tempo di Lorenzo («qui sono decisamente più a mio agio che nei primi due GP» aveva commentato Jorge dopo le FP1), ma appena le Honda hanno cambiato ritmo, Rossi e Lorenzo non hanno potuto replicare, questa volta in difficoltà con la gomma posteriore.


POCO GRIP

Quello del poco grip è un problema comune, a causa di un asfalto decisamente sporco: si fa fatica a far lavorare la copertura. «Al momento tutti abbiamo problemi a finire la gara, ma la situazione dovrebbe migliorare» spiega Andrea Dovizioso, quinto, rallentato da un problema tecnico (praticamente certa la rottura del motore), a inizio turno. «Mi sono subito adattato alla pista, ma, purtroppo, abbiamo potuto girare poco» ha detto Andrea, che però è stato più fortunato del suo omonimo Iannone, scaraventato a terra dopo una decina di minuti dall’inizio della FP2 per il bloccaggio della ruota posteriore: in meno di tre GP, la sua Ducati ha già “bruciato” due propulsori”. Il pilota del team Pramac, se non altro, è riuscito a conquistare il decimo posto, con Alvaro Bautista alle sue spalle e sempre in grande difficoltà.


CLASSIFICA

 
Pos. Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time Gap 1st/Prev.
1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 325.0 1'39.313  
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 325.5 1'40.396 1.083 / 1.083
3 41 Aleix ESPARGARO SPA NGM Forward Racing Forward Yamaha 320.3 1'40.566 1.253 / 0.170
4 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 325.8 1'40.891 1.578 / 0.325
5 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 328.4 1'41.042 1.729 / 0.151
6 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 323.8 1'41.303 1.990 / 0.261
7 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 321.8 1'41.368 2.055 / 0.065
8 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 322.5 1'41.395 2.082 / 0.027
9 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 323.8 1'41.533 2.220 / 0.138
10 29 Andrea IANNONE ITA Pramac Racing Ducati 323.9 1'41.924 2.611 / 0.391
11 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 325.8 1'42.029 2.716 / 0.105
12 68 Yonny HERNANDEZ COL Energy T.I. Pramac Racing Ducati 320.2 1'42.128 2.815 / 0.099
13 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Honda 317.2 1'42.348 3.035 / 0.220
14 5 Colin EDWARDS USA NGM Forward Racing Forward Yamaha 312.5 1'42.608 3.295 / 0.260
15 69 Nicky HAYDEN USA Drive M7 Aspar Honda 311.0 1'42.621 3.308 / 0.013
16 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Avintia 308.1 1'42.739 3.426 / 0.118
17 23 Broc PARKES AUS Paul Bird Motorsport PBM 301.6 1'42.827 3.514 / 0.088
18 51 Michele PIRRO ITA Ducati Team Ducati 318.3 1'42.898 3.585 / 0.071
19 9 Danilo PETRUCCI ITA IodaRacing Project ART 306.6 1'43.106 3.793 / 0.208
20 63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Avintia 309.2 1'43.125 3.812 / 0.019
21 70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 306.5 1'43.151 3.838 / 0.026
22 45 Scott REDDING GBR GO&FUN Honda Gresini Honda 307.3 1'43.165 3.852 / 0.014
23 7 Hiroshi AOYAMA JPN Drive M7 Aspar Honda 311.0 1'43.347 4.034 / 0.182
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