Un giro sul tracciato di Rio Hondo

Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Un giro di pista sul nuovo circuito di Termas de Rio Hondo, che il prossimo 27 aprile ospiterà il Gran Premio dell'Argentina
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
17 aprile 2014

Punti chiave

In mezzo a qualche polemica per le questioni logistiche, c'è tanta attesa per il debutto del nuovo autodromo di Termas de Rio Hondo, che fra poco più di una settimana sarà la cornice del ritorno del Motomondiale in Argentina. Il tracciato, nato nel 2007 ma profondamente ristrutturato e ridisegnato nel 2012 con un layout studiato dall'italianissima Studio Dromo, per la quale abbiamo intervistato lo scorso anno Jarno Zaffelli. I lavori hanno avuto termine nel 2013.

 

Proprio al termine di questi lavori la commissione sicurezza della MotoGP ha avuto modo di verificare in prima persona gli standard qualitativi e di sicurezza del tracciato: quello che vi proponiamo è un video onboard girato da Franco Uncini (ex Campione del Mondo della 500 nel 1982 nonché responsabile sicurezza della MotoGP) su una Yamaha R1 che ci permette di avere un primo assaggio dell'andamento del tracciato.

 

Lungo 4.806 metri, l'Autodromo Termas de Rio Hondo ha un'andamento veloce pur mantenendo un elevato standard di sicurezza grazie a vie di fuga adeguatamente dimensionate. La larghezza del nastro d'asfalto è di 16 metri, con nove curve a destra e cinque a sinistra ed un rettilineo principale di ben 1.060 metri. Sul nuovo layout ha corso il WTCC, i cui piloti hanno prevedibilmente gradito molto il tracciato definendolo veloce e tecnico.