MotoGP. I temi del GP di Thailandia 2019

MotoGP. I temi del GP di Thailandia 2019
Giovanni Zamagni
Tra Márquez e Dovizioso sarà sfida per l’onore. Rossi, Lorenzo e Petrucci correranno invece per il riscatto
3 ottobre 2019

BURIRAM - Si corre in Thailandia per la seconda volta: nel 2018 la gara fu bella e avvincente, con Marc Marquez primo davanti ad Andrea Dovizioso e Maverick Vinales, con Valentino Rossi quarto. Un GP da ricordare per il sorpasso all’ultima curva di Marquez su Dovizioso - per il momento, l’una sfida diretta vinta da Marc su Andrea nel giro conclusivo - e, soprattutto, per quello effettuato dallo spagnolo sull’italiano nell’ultimo giro alla curva 6. Un sorpasso difficilissimo, uno di quelli che ti fa dire: “Solo lui lo può fare”. Nel 2018, la pole fu conquistata da Marquez in 1’30”088, mentre il giro più veloce in gara fu in 1’31”471 (sempre di Marquez). Prima di scendere in pista, ecco quali potrebbero essere i temi del GP.
 

MARQUEZ/DOVIZIOSO, UNA SFIDA PER L’ONORE

La conquista del titolo mondiale è ormai una formalità, ma il GP di Thailandia può diventare esaltante per la sfida tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso: per entrambi, vincere sarebbe di grande prestigio. Per Marc significherebbe la conquista del titolo, salendo anche sul gradino più alto del podio; per Andrea la certificazione di essere ancora una volta l’unico rivale del pilota della Honda. Se Dovizioso dovesse vincere, rinvierebbe di un GP la festa del rivale.
 

YAMAHA, GRANDE ASPETTATIVA

Nel 2018 la Yamaha aveva conquistato un significativo 3 e 4 posto a pochi decimi dai due piloti in lotta per la vittoria; considerando che la M1 è cresciuta nelle prestazioni rispetto all’anno scorso, c’è la teorica possibilità che possa essere grande protagonista.
 

ROSSI, LORENZO E PETRUCCI PER IL RISCATTO

Valentino Rossi, Danilo Petrucci e Jorge Lorenzo arrivano a Buriram in grande difficoltà, per motivi differenti: può essere il GP del riscatto? Rossi, dopo l’opaco ottavo posto di Aragon e la poco esaltante gara di Misano deve assolutamente trovare il modo di far lavorare la sua M1 come ci riescono Vinales e Quartararo; Petrucci deve sfruttare la pista teoricamente favorevole alla Ducati; Lorenzo deve cambiare passo. Questo non significa lottare per il podio e nemmeno per i primi cinque, ma Jorge deve essere più veloce e chiudere la gara nei dieci. Non sarà facile, considerando anche che qui non solo non ha mai corso, ma, di fatto, ha effettuato un solo turno di prove.
 

RINS DEVE CAMBIARE PASSO

Dopo lo spettacolare trionfo di Silverstone, Alex Rins è incappato in due gare negative a Misano e ad Aragon, nonostante la competitività della sua Suzuki. Rins è un pilota velocissimo ma con ancora troppi alti e bassi: arriva in Thailandia sotto esame, ma anche con la consapevolezza di poter fare bene.
 

APRILIA COME AD ARAGON?

L’Aprilia arriva in Thailandia galvanizzata dal bel risultato ottenuto ad Aragon. Qui, però, sarà difficile ripetersi: questa pista sembra fatta apposta per esaltare le difficoltà in accelerazione della moto di Noale. Bisogna riuscire a trovare una buona base fin dalle FP1.
 

MICHELIN SOTTO ESAME

Come sempre, anche il gommista Michelin è sotto esame, con la grande criticità del caldo: le temperature sono veramente elevate. 

MOTO3, TUTTO APERTO PER IL TITOLO

L’unico campionato ancora apertissimo è quello della Moto3, con Lorenzo Dalla Porta che ha 2 punti di vantaggio su Aron Canet e 29 su Tony Arbolino. Una sfida avvincente: tutto può ancora accadere e ogni gara può essere fondamentale per il risultato finale.

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