MotoGP. Fabiano Sterlacchini: “Dorna ha voluto livellare le prestazioni, non KTM” [VIDEO]

Giovanni Zamagni
Il direttore tecnico della Casa austriaca risponde a Gigi Dall’Igna, che aveva dichiarato: “Aprilia e KTM sono state scorrette”: “Noi avremmo voluto che tutto rimanesse come nel 2023, abbiamo solo espresso un’opinione”. Sterlacchini parla del 2023, del 2024, dei piloti, di Acosta, di Pedrosa e di tanto altro. Anche di Rossi in Ducati nel 2011…
22 dicembre 2023

Dopo tanti anni in Ducati (dal 2001 al 2020), l’ingegnere Fabiano Sterlacchini da metà 2021 è passato in KTM, come direttore tecnico della MotoGP. Un percorso tutt’altro che semplice, ma la crescita della RC16 è evidente e nel 2023 è stata, secondo la classifica, la seconda miglior moto dopo Ducati.

Sterlacchini e i suoi uomini lavorano incessantemente per rendere ancora più competitiva una MotoGP che nel 2023 ha anche introdotto il telaio in carbonio e altre soluzioni molto interessanti. L’ingegnere italiano, da circa 25 anni nelle competizioni, è stato ospite di una diretta con Livio Suppo dove ha risposto a tantissime domande, da Casey Stoner a Valentino Rossi, dalla Ducati alla KTM, fino ad arrivare alle tante discusse concessioni. Trovate la video intervista su YouTube, qui riportiamo le valutazioni più interessanti di Sterlacchini.

KTM 2023

“Il punto di svolta è stato quando abbiamo provato il motore nuovo nei test di febbraio a Sepang, con commenti piuttosto positivi sulla guidabilità. C’è stato un importante miglioramento di motore e aerodinamica, mentre ritengo il telaio in carbonio qualcosa di più marginale: rappresenta un passo in avanti, ma non ha portato a un cambiamento significativo di risultati. Siamo arrivati secondi nel mondiale costruttori e Binder è il primo pilota non Ducati in classifica: il bilancio è positivo. C’è l’amaro in bocca per non aver vinto la gara della domenica: ci siamo andati vicino almeno quattro volte, ma non ce l’abbiamo fatta. Ho un po’ di invidia per Aprilia che ha vinto due gare”.

Piloti

“Ci hanno provato, forse in qualche situazione si poteva fare qualcosa di più, a Silverstone avremmo potuto vincere se avessimo gestito diversamente il fine settimana. Quindi sì, i piloti avrebbero potuto fare qualcosa in più, ma anche noi avremmo potuto fare di più. Ducati ha otto piloti, è statisticamente più facile che ce ne sia uno che vada particolarmente forte su una pista: facendo vedere agli altri i dati, tutti possono crescere. Ritengo Brad un pilota fortissimo, deve ancora completare il suo percorso. Miller è stato molto utile a inizio stagione, ha fatto vedere che certi tempi si potevano fare. In un certo periodo dell’anno ha perso un po’ la direzione, anche perché gli abbiamo fatto fare un po’ di prove di messa a punto. Nel finale di stagione ha ritrovato una buona velocità”

Pedrosa

Quanto ha inciso Dani sullo sviluppo? Moltissimo. Si lavora veramente bene con lui: è un piccolo ingegnere dentro a un pilota. Dobbiamo ringraziarlo veramente per il suo lavoro. Quando ha disputato le due wild card (Jerez e Misano, nda) ci ha dato conferme importanti: dopo la gara in Spagna l’ho ringraziato personalmente, perché la sua prestazione ci ha fatto prendere una grande consapevolezza. Ha fatto capire a tutti che si potevano ottenere certi risultati”.

Pedro Acosta

Secondo Livio Suppo, KTM avrebbe dovuto mettere subito Pedro Acosta nella squadra ufficiale, spostando in Gas Gas Miller.

“Bisogna fare molta attenzione: è fondamentale essere motivati in questo sport. Facendo così rischiavamo di mettere fine alle motivazioni di Miller. Io non so se questa possibilità sia mai stata presa in considerazione - il mio compito è fare una moto più competitiva possibile, non mi occupo delle scelte sportive -, ma credo sia giusto così: Pedro ha molta meno pressione, ha la possibilità di crescere, imparare, capire. Ha tempo per la squadra ufficiale. Adesso in Gas Gas ci sono tanti tecnici KTM, la qualità di Tech3 è cresciuta molto nell’ultima stagione. Si può migliorare ancora e ci stiamo lavorando. Acosta è uno veramente forte, con una mentalità vincente: non dimentichiamo che ha solo 19 anni: mi piace molto il suo atteggiamento, Pedro è molto cinico, ha una attitudine sorprendente. Nella MotoGP moderna i piloti più forti sono quelli che abbinano l’intelligenza al talento, come per esempio ha fatto Dovizioso qualche anno fa e Bagnaia adesso”

Telaio in carbonio

Clamorosamente più delicato dell’alluminio. Abbiamo dei sistemi per verificare se, dopo un incidente, abbia subito dei danni. E’ un procedimento un po’ lungo, ma ne vale la pena.

Vantaggi: il primo è il peso, la rigidezza specifica del carbonio è molto alta, 4-5 volte superiore all’alluminio. Costo? Non è così più elevato dell’alluminio, mi aspettavo una differenza più grande”.

Pressione gomme

“Non è semplice. Molti propongono di fare la misurazione a freddo, ma anche in questo caso sarebbe estremamente complesso e aleatorio. Il problema è tecnico: la gomma anteriore ha una finestra di utilizzo troppo stretta. Michelin sta sviluppando uno pneumatico per ampliare la banda di funzionamento, ma è un argomento molto complesso e complicato”.

2024

“A Valencia abbiamo testato un po’ di soluzioni, stiamo lavorando per portare evoluzioni a Sepang basate sui dati emersi. Mi aspetto una KTM al livello del 2023, anche meglio: dove saremo non dipende solo da noi. Non penso ci siano immensi margini di sviluppo, ma credo che Yamaha e Honda faranno un passo in avanti”.

Concessioni

Gigi Dall’Igna ha dichiarato: “Aprilia e KTM vogliono limitare Ducati, sono veramente scorrette”. Ecco come risponde Fabiano Sterlacchini.

“C’erano due possibilità: lasciare tutto com’era o cambiare. Noi eravamo ben contenti di lasciare tutto com’era. Ma era evidente che bisognasse dare un aiuto ai costruttori giapponesi per il bene del campionato; noi abbiamo espresso la nostra opinione, abbiamo proposto di dare qualcosa subito a Honda e Yamaha, per esempio una gomma morbida in più per il fine settimana e una in meno a Ducati che ha otto moto in pista. Eravamo convinti che questa concessione li avrebbe aiutati nell’immediato. Abbiamo proposto di limitare il numero degli pneumatici sulla base dei piloti in pista: questo da un vantaggio tecnico. Comprendo, anche se non condivido, la reazione di Dall’Igna. Non vedevamo la necessità di modificare le concessioni e abbiamo fatto queste proposte. Noi e Aprilia non abbiamo le agevolazioni di Honda e Yamaha e manteniamo le concessioni di sviluppo esistenti: l’obiettivo di Dorna è livellare le prestazioni. Non era il nostro obiettivo, noi avremmo lasciato così com’era”

Rossi/Ducati

“Ducati in quel momento non era forse sufficientemente matura per avere un pilota così ingombrante: sicuramente Valentino poteva fare meglio, ma tutto il gruppo Ducati poteva fare meglio.

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