MotoGP. Ezpeleta: “L’obiettivo resta correre 18 gare”

MotoGP. Ezpeleta: “L’obiettivo resta correre 18 gare”
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Il CEO di Dorna a 360 gradi sulla stagione europea che si apre in Portogallo, sulla possibilità di rispettare il calendario, sulla vaccinazione ricevuta dal paddock in Qatar. Poi ricorda Fausto Gresini con il quale aveva un rapporto di collaborazione
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15 aprile 2021

La stagione europea del mondiale MotoGP sta per aprirsi in Portogallo e l’attesa è tanta: si riuscirà davvero a rispettare il calendario, con la pandemia che non molla la sua presa? Le diciannove gare fissate per la stagione 2021 sono legate al dubbio: come sarà la situazione nell’ultimo trimestre dell’anno, quando il circus dovrebbe affrontare le trasferte per Giappone, Australia, Malesia e Thailandia? Carmelo Ezpeleta è positivo.

«Ciò che accadrà a ottobre - precisa il CEO di Dorna - si potrà vedere soltanto all’inizio dell’estate, magari in luglio. Io penso che faremo tutte le gare in Europa, come lo scorso anno, dunque quattordici GP. Ne restano quattro, per arrivare al nostro target di diciotto prove: se non sarà possibile andare in Giappone, Australia, Malesia e Thailandia allora possiamo contare su Argentina e Texas, che vogliono il GP. Poi c’è anche la riserva dell’Indonesia. Stiamo pensando a un programma di diciotto gare».

Gran parte della popolazione del paddock è stata vaccinata in Qatar e questo aspetto dovrebbe facilitare le cose.

«Non so esattamente quanti siano stati vaccinati, ma mi hanno detto quasi tutti. Con il massimo rispetto di chi non ha voluto farlo, credo che sia molto importante avere tante persone vaccinate, perché questo statisticamente evita il contagio e la possibilità che accada ciò che è successo a Fausto Gresini. In ogni modo non cambieremo il protocollo di sicurezza fino a quando lo decideranno le autorità».

Su Sky 208 sabato prossimo sarà trasmessa l’intervista che l’inviato Donato Grosso ha fatto ad Ezpeleta a Losail. Carmelo è grato al Qatar, tutti quelli che hanno voluto approfittare della vaccinazione hanno fatto a Losail anche il richiamo. Ma si ricorda Fausto Gresini che non tornerà più.

«L’anno scorso parlavo con Fausto almeno due volte a settimana, come facevo con tutti i proprietari dei team, e con lui non c’era GP dove non ci vedevamo almeno una o due volte. Aveva molte idee e abbiamo continuato a sentirci con costanza anche dopo la fine dello scorso Campionato. Poi un giorno mi ha confessato di non sentirsi bene, ma non immaginavo che avesse contratto il virus».

Intanto ritorna Marquez, dopo nove mesi di assenza. Ezpeleta ammette che il lungo stop è stato determinato dal rientro anticipato a Jerez.

«Però ora è facile dire che l’anno scorso è tornato troppo presto. Secondo il protocollo attuale, i medici non potevano dirgli di non partecipare al Gran Premio dell’Andalusia. Ci ha provato ed è stato lui stesso a stabilire di non sentirsi bene e di non fare la gara».

E infine Valentino? Questo sarà il suo ultimo anno in carriera?

«Valentino è una figura vitale per la MotoGP in tutto il mondo. È un ottimo pilota ed è simpatico, e questi aspetti gli hanno permesso di diventare chi è oggi. Non abbiamo mai parlato del suo ritiro… o del mio».